Cheshire Cat AI, lo Stregatto dell’Intelligenza Artificiale
Cheshire Cat AI o “Stregatto”, è un progetto tutto italiano, open source, che permette di creare servizi basati su Intelligenza Artificiale collegando facilmente LLM e sviluppando proprie estensioni
L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il nostro modo di interagire con la tecnologia, eppure, nel mare magnum di soluzioni offerte dai colossi tech, un progetto italiano sta facendo parlare di sé per la sua semplicità, flessibilità e potenza. Si chiama Stregatto (Cheshire Cat AI nel suo nome inglese) ed è un framework open source pensato per creare agenti conversazionali e applicazioni di intelligenza artificiale altamente personalizzabili. Ma non è solo un software: è una rivoluzione nel modo di pensare l’IA, nata da una community di sviluppatori e imprenditori italiani.
Stregatto è un framework open source che permette, facilmente, la creazione di applicazioni e agenti alimentati dall’Intelligenza Artificiale degli LLM. I Large Language Model (LLM) sono l’applicazione più in voga dell’Intelligenza Artificiale moderna.
Stregatto è un progetto tutto italiano, avviato dallo sviluppatore Piero Savastano, che ha tuttavia rapidamente raccolto una community, sempre più numerosa e internazionale, di appassionati e professionisti che contribuiscono al suo sviluppo e alla redazione di documentazione.
Iniziamo qui a conoscerlo e a sperimentarlo per poterne apprezzare le caratteristiche e toccare con mano quanto sia veloce adattarlo ai nostri progetti.
Caratteristiche principali
Stregatto si colloca nel settore dell’Intelligenza Artificiale come uno di quegli ambienti che permette di curare tutto il filone di lavoro, dall’interazione utente all’integrazione delle richieste fino all’interrogazione di svariati diversi Large Language Model, con tanto di integrazione di fonti dati esterne per applicazioni di tipo RAG (Retrieval Augmented Generation). Questo significa che Stregatto non solo “parla“, ma conosce. A differenza di altre soluzioni, Stregatto è infatti pensato per utilizzare agenti, cioè entità intelligenti che non si limitano a rispondere a domande, ma possono eseguire operazioni complesse, collegarsi a gestionali aziendali, CRM, sistemi di e-commerce e molto altro. Il framework consente di definire logiche personalizzate, eseguire query su database e perfino interagire con dispositivi fisici come i sistemi IoT.
Se collegato a una documentazione tecnica, ad esempio, può rispondere a domande specifiche utilizzando le informazioni aggiornate sui prodotti o sui servizi aziendali. Questa caratteristica lo rende perfetto per la creazione di chatbot di assistenza clienti o per realizzare agenti di supporto tecnico che rispondono con dati certi e aggiornati, evitando le tipiche “allucinazioni” dei language model tradizionali.
Stregatto non è un semplice chatbot. È un framework completo per la creazione di agenti conversazionali. In altre parole, è un semilavorato digitale che ti permette di costruire esperienze di intelligenza artificiale su misura, integrandole in piattaforme esistenti o creandone di nuove. Non si tratta di un modello di linguaggio chiuso e limitato, ma di uno strumento che può connettersi a diverse intelligenze artificiali, come GPT di OpenAI, Lama VLM e persino Gemini di Google. Questa flessibilità lo rende uno dei framework più potenti e versatili disponibili oggi sul mercato open source.
Tra le sue capacità principali spiccano in particolare:
- facilità di installazione: come vedremo, si è lavorato all’abbattimento di ogni barriera all’adozione di questo framework, in particolar modo per quanto riguarda il processo di installazione. Per questo, i suoi realizzatori hanno scelto la tecnologia di containerizzazione Docker che permette di ottenere velocemente un runtime pronto per un’applicazione;
- possibilità di espansione: il linguaggio di programmazione su cui si basa Cheshire Cat è Python, non solo uno dei principali punti di riferimento del mondo dell’Intelligenza Artificiale ma anche un formalismo estremamente agevole da approcciare anche da sviluppatori meno esperti. Grazie all’uso di Python, possiamo adottare questo framework e adattarlo ai nostri scopi con la creazione di componenti. In particolare, sono disponibili Tool, Hook e Plugin, costrutti che impareremo a conoscere in questo articolo;
- memoria: lo Stregatto tiene una memoria delle conversazioni e delle informazioni che vogliamo che impari. Questa piattaforma mette a disposizione un sistema di apprendimento con cui impara dalle nostre conversazioni e crea così un’empatia sempre maggiore con l’utente. In particolare, dispone di tre tipi di memoria. La memoria episodic ovvero basata sul dialogo casuale con l’utente, declarative alimentata con il caricamento di documenti e procedural fondata sull’uso di Tool;
- portale di amministrazione: uno degli elementi più incoraggianti per i neofiti, perché offre un pannello di gestione che ci accoglie dopo l’installazione e permette di impostare tutto ciò che ci serve per iniziare a dialogare e a ideare servizi da implementare, il tutto con un’interfaccia web visuale.
La forza nell’open source
La forza di Stregatto risiede nella sua natura open source e nell’energia della community che lo supporta. Con più di 70 collaboratori attivi e 351 fork pubblici su GitHub, il progetto è in continua evoluzione. L’approccio open permette a chiunque di scaricare il codice, utilizzarlo gratuitamente e adattarlo alle proprie esigenze.
Stregatto è, quindi, una doppia success story del nostro Paese: da un lato, esempio di come l’innovazione tecnologica possa nascere e prosperare anche nel nostro paese; dall’altro, grazie alla scelta del suo creatore, Piero Savastano, di mantenere il progetto open source, permette a sviluppatori, imprenditori e creativi di tutto il mondo di contribuire e di costruire su questa solida base tecnologica.
Grazie a questa filosofia aperta e collaborativa, Stregatto non è solo un software: è una community, un ecosistema in crescita che ha l’ambizione di cambiare il modo in cui utilizziamo l’intelligenza artificiale, portandola fuori dai laboratori e dentro la vita quotidiana delle persone e delle aziende.
Il caso Nuvola Project
Questa sua cifra distintiva open source ha infatti portato a un’adozione rapida di Stregatto in numerosi contesti, dalle startup innovative alle grandi imprese, fino a istituzioni culturali e progetti artistici. Un esempio emblematico è dato dagli artisti di Nuvola Project, che utilizzano Stregatto per creare installazioni interattive e performance dal vivo. L’intelligenza artificiale così non è più solo un assistente virtuale ma un vero e proprio partner creativo, in grado di reagire in tempo reale e di offrire esperienze immersive uniche.
Casi d’uso di Stregatto
Stregatto ha sicuramente uno dei suoi punti di forza nella semplicità di installazione e configurazione. In pochi minuti, chiunque può avere una versione completamente funzionante di Stregatto sul proprio computer o su un server cloud. Progettato come un framework modulare, Stregatto permette a chiunque di estendere le sue funzionalità tramite plugin. Questo approccio rende il sistema altamente personalizzabile e adattabile a qualsiasi esigenza aziendale o creativa.
Attualmente, la community ha sviluppato una vasta gamma di plugin per:
- Collegare lo Stregatto a CRM come HubSpot e Salesforce.
- Integrare l’IA in piattaforme di e-commerce come WooCommerce e Shopify.
- Creare esperienze vocali grazie a plugin per lo speech-to-text e il text-to-speech, rendendo l’interazione più naturale e accessibile.
- Implementare sistemi di autenticazione e permessi avanzati per garantire la sicurezza dei dati aziendali.
Grazie a questo approccio modulare, Stregatto può crescere ed evolvere insieme alle esigenze di chi lo utilizza, rendendolo un investimento sicuro e a lungo termine per qualsiasi tipo di impresa. Che si tratta di un progetto tutto italiano lo abbiamo già detto, vero? 😉
fonti: Rivista.AI I Altervista.org
immagine di copertina: Cheshire Cat AI
autrice: Barbara Marcotulli