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TOC TOC, IL PROGETTO ETICO E INCLUSIVO DEDICATO ALLA QUARTA ETÀ

Tra design e tecnologia, Toc Toc è la soluzione che potenzia e ridefinisce la risposta ai bisogni delle persone anziane, la “quarta età”

adattamento di un articolo originariamente pubblicato su The Wom Culture

 

Aiutare la popolazione anziana più sola e fragile utilizzando design e tecnologia: è l’obiettivo di Toc Toc, progetto di tecnologia etica che offre un modo nuovo di offrire supporto alla “quarta età”, la fascia più a rischio della nostra società.
 
In un mondo nel quale, almeno in occidente,  la contrazione della natalità si accompagna a un progressivo invecchiamento della popolazione, spesso sola e fragile, immaginare nuove reti sociali di aiuto e cooperazione diventa sempre più urgente. In questo contesto si inserisce in Toc Toc, il progetto ideato dallo studio di design 21AM e EQUA Cooperativa Sociale che sfrutta l’intelligenza artificiale di Alexa
 

Il design ha per sua natura la capacità di ripensare il modo in cui viviamo, di trovare soluzioni concrete ai problemi e di immaginare il futuro. Se pensato in questa accezione e usato come strumento per migliorare la vita delle persone, può generare un impatto sociale profondo e significativo.

Da quest’idea nasce Toc Toc, un progetto di tecnologia etica dedicato alle persone anziane, la cosiddetta “quarta età”. Si tratta di un sistema che unisce esperienza sociale e innovazione digitale per rendere le nostre case luoghi sicuri dove invecchiare.  

Cos’è Toc Toc 

Toc Toc è un nuovo modello di servizio che, anche grazie all’uso etico della tecnologia, potenzia e ridefinisce la risposta ai bisogni delle persone anziane. 

E’ un inedito connubio tra assistenza e tecnologia, un progetto che parte dalla volontà di rispondere con concretezza a una domanda irrisolta, ovvero quella di permettere ai soggetti fragili e anziani di rimanere nel comfort di casa propria senza rinunciare a un’assistenza di qualità.

Scopo del progetto è quello di offrire un aiuto alle persone della quarta età, mettendole in contatto con i caregivers della Cooperativa EQUA attraverso Alexa e fornendo loro informazioni utili come iniziative sociali nella loro zona, promemoria su appuntamenti o scadenze e routine da rispettare. 

Come funziona Toc Toc 

Tramite un dispositivo Amazon Echo Show 8 con integrazione Alexa, attivabile attraverso la voce con semplici comandi come “Alexa, chiama un operatore”, le persone possono mettersi in contatto con gli operatori per conoscere iniziative interessanti previste in quartiere, così come ricevere promemoria utili su appuntamenti, scadenze e routine da rispettare.
 
Toc Toc
credit. 21AM

Partendo dal fenomeno del crescente isolamento delle persone della quarta età, Toc Toc è anche il tentativo di proporre una risposta alla solitudine degli anziani. «C’è una sottile differenza tra il fatto di progettare per qualcuno o per se stessi. Spesso, in riferimento alla quarta età, si pensa di progettare per qualcun altro. Ma quel qualcun altro siamo noi nel futuro. È per noi stessi che dovremmo progettare. Dobbiamo ragionare sul fatto tutti invecchieremo, e che oggi risolvere il problema della solitudine degli anziani è necessario e urgente. La società va in questa direzione, e abbiamo la tecnologia per sperimentare nuove soluzioni», prosegue Adam Cavallari, co-founder di 21AM e già ospite in numerose occasioni a Maker Faire Rome, dove ha presentato altri progetti di design e tecnologia etica.

Toc Toc è in fase di integrazione per diventare sempre più intelligente, con l’aggiunta di sensori ambientali allo scopo di predire e intervenire in situazioni problematiche, e sarà scalabile in base alle esigenze degli assistiti, con versioni light per i soggetti più autonomi e opzioni complete per un’assistenza strutturata.

La tecnologia etica di Toc Toc

Toc Toc è un eccellente esempio di impiego etico della tecnologia. L’idea di Toc Toc si fonda su un profondo rispetto dell’individuo: la tecnologia si plasma intorno a chi ha bisogno di assistenza e a chi la provvede. Una tecnologia etica, il cui scopo non è solo offrire un servizio, ma abbracciare e accompagnare chi ne ha bisogno, cercando di eliminare il senso di solitudine e isolamento che spesso diventa parte della quotidianità. Il progetto utilizza diverse declinazioni della tecnologia:

Sensori ambientali

Si tratta di dispositivi che analizzando diverse informazioni ambientali come la composizione dell’aria, il movimento e la distanza di soggetti in una stanza o la sua temperatura. In Toc Toc, i sensori ambientali sono interpretati come dispositivi discreti che possono fornire informazioni utili agli operatori, come ad esempio la presenza o meno di un soggetto residente all’interno dell’abitazione.

Amazon Echo Show (Alexa)

Amazon Echo Show è lo schermo intelligente realizzato da Amazon che consente funzioni semplici come visualizzare le previsioni del tempo, ascoltare musica ma anche di controllare la casa integrando dispositivi smarthome. In Toc Toc, l’Amazon Echo Show serve sia per richiedere la visita dell’operatore attraverso skill dedicate, sia per visualizzare gli appuntamenti personali e gli eventi di quartiere.

Case Manager

Sono professionisti multidisciplinari che valutano il bisogno delle persone che lo richiedono e attivano i diversi servizi socioassistenziali necessari. In Toc Toc i case manager sono i protagonisti della soluzione, che ha come principale obiettivo non far mai sentire sole le persone. La tecnologia di Toc Toc ha il fine di rendere il più possibile efficace la relazione umana tra operatore e residenti

La sperimentazione in corso

La prima sperimentazione del sistema Toc Toc è in corso presso il Villaggio Barona di Milano, dove sono stati installati diversi dispositivi che utilizzano Echo Show 8 con integrazione Alexa così da connettere le abitazioni degli anziani con un’equipe multidisciplinare di EQUA che valuta il bisogno e attiva diversi servizi socioassistenziali.

In questo caso, il progetto nasce non solo per migliorare la vita degli assistiti, ma anche per diminuire il carico di cura dei caregivers e dei familiari degli anziani, che si sentono molto più sicuri se sanno che i loro parenti sono monitorati in questo modo,  che tra l’altro molto meno invasivo di una videocamera».

Il Villaggio Barona

Il progetto del Villaggio Barona è emblematico in quanto ha sperimentato nuove soluzioni in tema housing sociale, riuscendo nella riqualificazione di un’area urbana degradata di cui ne ha ridisegnato non solo l’aspetto di periferia ma anche il contenuto sociale. Si tratta di una esperienza che ha scommesso sulla possibilità di collocare al centro della vita del quartiere una serie di realtà e di situazioni sociali tradizionalmente poste al margine.

Il Progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Attilio e Teresa Cassoni (proprietaria di un’area dismessa di circa 43.000 mq e, oggi, dell’intero intervento), un’associazione di volontariato fortemente radicata nel territorio (l’Associazione Sviluppo e Promozione – ASP) e la vicina parrocchia dei S.S. Nazaro e Celso.

In dettaglio, il villaggio si compone di: 

  • Attività di servizio alla persona (inaugurato fine 2008). Qui trovano posto le iniziative di assistenza e di accompagnamento sociale (sono circa una decina destinate a utenze diverse come anziani, bambini, immigrati, disabili fisici, persone affette da disagio psichico ecc…) oltre a una palestra aperta al vicinato.
  • Residenze sociali (inaugurate nel 2003). Le abitazioni sono 82, prevedono 4  fasce di canone di affitto agevolato e sono prevalentemente destinate a persone e famiglie in situazione di bisogno e/o che operano nei vari servizi del Villaggio. Vi trovano posto anche quattro comunità-alloggio.
  • Le attività commerciali (12) (inaugurate nel 2003) sono collocate all’interno del complesso e aperte alla città. Nelle assegnazioni sono state privilegiate attività a sostegno delle finalità del Villaggio.
  • Pensionato sociale integrato (inaugurato nel 2005). È una struttura con 120 posti letto gestita da una cooperativa sociale e suddivisa in tre sezioni: pensionato sociale integrato per studenti e soggetti deboli, foresteria/ostello, area autonomia abitativa. E’ in questo contesto che si sta sperimentando il progetto Toc Toc
  • Parco ad uso pubblico. Occupa circa 27.000 mq ed è pensato come uno spazio di connessione tra le diverse unità edificate e come raccordo tra il Villaggio ed il quartiere.

fonte: 21AM

immagine di copertina: 21 AM dalla presentazione di Toc Toc al Fuorisalone di Milano 2024

autrice: Barbara Marcotulli


 

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