IL GRUPPO DIETRO LO STANDARD BLUETOOTH VUOLE rendere i dispositivi indossabili capaci di rilevare l’esposizione al covid-19
Un’opportunità per estendere il tracciamento a tutti coloro che non possiedono uno smartphone
In un annuncio dello scorso agosto, il Bluetooth SIG (Special Interest Group) ha affermato che sta lavorando con oltre 130 aziende associate per aggiungere una funzione potenzialmente salvavita ai dispositivi indossabili.
Google e Apple hanno già sviluppato un sistema di rilevamento COVID-19 multipiattaforma basato su Bluetooth per smartphone. La proposta di Bluetooth SIG estenderebbe quel sistema ai dispositivi indossabili (ad esempio per le persone che si allenano solo con il loro Apple Watch o un dispositivo simile).
“È incredibilmente stimolante vedere la collaborazione della comunità Bluetooth nella ricerca e creazione di modi innovativi per sfruttare la tecnologia Bluetooth per affrontare la pandemia COVID-19“, ha affermato Mark Powell, CEO di Bluetooth SIG.
“Siamo grati per la dedizione e l’impegno dei membri Bluetooth e orgogliosi del loro lavoro su questo importante sforzo“.
Il Bluetooth SIG evidenzia anche che molti bambini non hanno smartphone, ma COVID-19 potrebbe presentare un rischio sia per se stessi che per gli altri inconsapevolmente nel caso di portatori asintomatici. Dotarli di un dispositivo indossabile collegato con gli smartphone dei genitori, potrebbe includerli nelle operazioni di tracciamento, che tanto possono marcare la differenza nella lotta al virus.
Chiunque sia particolarmente a rischio potrebbe essere dotato di un dispositivo Bluetooth di base a basso costo per garantire che possa essere avvisato se si trova nelle vicinanze di un caso confermato di COVID-19.
“Ci sono diversi gruppi di popolazione critici per gestire la diffusione di malattie come COVID-19 con una penetrazione relativamente bassa degli smartphone, che rappresentano una sfida alla copertura per i sistemi di notifica dell’esposizione (ENS) basati su smartphone“, ha affermato Elisa Resconi, professore di fisica presso l’Università Tecnica di Monaco e che ora guida la ricerca sugli interventi non farmaceutici contro COVID-19.
“Riteniamo che includere i dispositivi indossabili in un ENS sarebbe un metodo molto efficace per estenderne la portata e supportare questi importanti gruppi“. Ovviamente, i dispositivi senza connettività dovranno connettersi periodicamente a un dispositivo con accesso a Internet per aggiornare la rete con i loro contatti.
Proprio come avviene gia con gli smartphone, tutti i dati personali sono resi anonimi da ID univoci.
Bluetooth SIG prevede di rilasciare una prima soluzione gia nei prossimi mesi, ma non si sa ancora nulla sui dispositivi di supporto dai quali inizierà. Si spera, in ogni caso, che possa raggiungere i nostri polsi il prima possibile. La ricerca suggerisce che se il 60% della popolazione utilizza un sistema di notifica all’esposizione, la diffusione del COVID-19 potrebbe essere interrotta del tutto.
Puoi trovare ulteriori informazioni sul piano ENS di Bluetooth SIG per i dispositivi indossabili qui.
Maker Faire Rome – The European Edition si impegna da ben otto edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.
Seguici, iscriviti alla nostra newsletter:ti forniremo solo le informazioni giuste per approfondire i temi di tuo interesse.