RIFIUTI SPAZIALI: L’economia circolare arriva nello spazio
L’italiana D-Orbit mostra la via del riciclo ai rifiuti spaziali – e al business che è capace di generare
Rifiuti spaziali
In questo modo, il satellite non più funzionante può essere recuperato e/o riciclato a nuovo uso, invece di essere abbandonato nello spazio.
D-Orbit ha anche creato ION Satellite Carrier, un veicolo spaziale multiuso che può trasportare satelliti in orbita e rilasciarli esattamente dove devono essere per iniziare la loro missione.
Lunga vita ai satelliti
Di fatto, quello che si vuole ottenere è di prolungare la vita dei satelliti in orbita, che attualmente sono qualche migliaio ma che, entro dieci anni, saranno oltre 65mila.
D-Orbiter(D3), ideato da D-Orbit, serve proprio a questo: è una sorta di carro attrezzi per satelliti. In caso di malfunzionamento, al satellite viene agganciato un nuovo modulo che farà le veci della componente difettosa. In questo modo, il satellite continuerà a lavorare .
D-Orbiter(D3) ha un approccio cosi interessante che si inscrive in un progetto finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea. “Tra il 2025 e il 2026 ci sarà la prima operazione su un satellite e la missione sarà a guida italiana, dato che l’Italia è uno dei paesi che più hanno scommesso su questa attività”, annunciano da D-Orbit.