tecnologia per combattere la criminalità
in Nigeria, l’intuizione di tre studenti constrasta il fenomeno dei furti IN appartamento
Il nome è quello di un cucciolo a quattro zampe, con la differenza che il “Fido” in questione non mangia, non dorme e non deve essere portato fuori per i bisogni.
Stiamo parlando del cane robotico creato da tre studenti nigeriani per combattere uno dei fenomeni più diffusi nel paese, quello dei furti in appartamento, e per scoraggiare il cattivo uso di adottare o acquistare un cane con il mero scopo di “fare la guardia”, esponendolo a pesanti rischi, tra i quali una vita destinata alla catena e un addestramento finalizzato a sviluppare un’aggressività spesso fuori controllo.
La robotica per la sicurezza di persone e cose
Per arginare questi comportamenti, un team di ricerca del Dipartimento di Fisica ed Elettronica della Adekunle Ajasin University, utilizzando conoscenze nel campo della robotica, ha deciso di creare un ‘Fido elettronico da guardia’, con l’obiettivo di supportare autorità locali e i cittadini ad affrontare problema della sicurezza di cose e persone.
In Nigeria, infatti, fenomeni di microcriminalità sono, sfortunatamente, piuttosto frequenti in alcune aree a causa di instabilità e presenza di forme di banditismo locali.
“Uno degli scopi principali di questo cane robotico è l’utilizzo che se ne può fare per affrontare un grande problema della nazione, ovvero la sicurezza pubblica. Con l’aiuto di questa innovazione, il proprietario del robot non deve nemmeno mettere a rischio la sua persona e uscire per vedere perché il suo cane stia abbaiando: il cane può gestire l’emergenza in autonomia”, hanno spiegato gli studenti.
Come funziona ‘Fido’
Il cane robot ha una combinazione di sensori di movimento e suono che gli consente di abbaiare allo stesso modo di un vero cane, quando percepisce un rumore anomalo o uno strano movimento.
Tutto ciò che il proprietario di casa deve fare è collegare il proprio dispositivo al robot: in questo modo sarà in grado, attraverso la telecamera, di vedere quello che Fido sta effettivamente percependo e cosa sta accadendo nelle vicinanze, senza nemmeno dover uscire dalla propria abitazione, evitando così di mettersi a rischio.
Il proprietario può anche registrare e scattare foto di tutto ciò che succede in in quel preciso momento, immagini che possono essere utilizzate come prova per una eventuale, futura denuncia.
Un progetto ‘early stage’ a caccia di investitori
Le principali sfide che la ricerca tecnologica in Nigeria deve affrontare includono l’ambiente ostile, la mancanza di accesso a finanziamenti e investitori, la scarsa qualità dei servizi Internet e l’alimentazione.
Il team che ha lavorato a Fido, però, non demorde e ha chiesto alle istituzioni pubbliche, alle organizzazioni e ai privati di investire in questa innovazione, che può sicuramente essere d’aiuto per ridurre il livello di insicurezza in alcune aree nel Paese. Investitori, fatevi avanti!
Immagine di copertina: il team di studenti che ha realizzato Fido
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