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Contro l’obsolescenza programmata, per la sostenibilità: La scelta della francia

In Francia è legge:  a breve, ogni dispositivo tecnologico dovrà riportare obbligatoriamente in una etichetta il suo grado di riparabilità

I consumatori saranno in grado di acquistare in modo più consapevole e, si spera, gli stessi produttori adotteranno scelte maggiormente aderenti a principi di sostenibilità, sia ambientale che di consumo.

 

Dal prossimo gennaio 2022 apparirà una nuova etichetta sulle confezioni dei prodotti tecnologici in Francia, avrà il simbolo di un ingranaggio e di una chiave e mostrerà un valore da 0 a 10 (compresi i decimali). Si riferirà al livello di riparabilità di dispositivi tech come smartphone, computer, tablet, fotocamere e così via.

Secondo i dati del 2020 infatti, in Francia solo il 40 per cento dei dispositivi tecnologici rotti è stato riparato: con la nuova legge il governo punta ad alzare questa percentuale al 60 per cento entro cinque anni.

 

Un indirizzo europeo

La mossa del governo francese segue la recente decisione del Parlamento Europeo che si è espressa favorevolmente all’introduzione di una nuova policy per fornire ai consumatori un’informazione chiara e immediatamente visibile sulla vita stimata di un prodotto e sul suo livello di riparabilità. Con 395 voti a favore, 94 contrari e ben 207 astenuti, la normativa porterà a una vera rivoluzione, verso acquisti più mirati e consapevoli.

Si tratta di un’esigenza che gli utenti sentono da tempo e per la quale hanno spesso invocato iniziative. Ne avevamo anche gia’ parlato qualche mese fa, presentando delle best practice sul tema, in questo articolo.

A livello continentale, il desiderio di iniziative in questa direzione era stato anche confermato da unindagine del 2017, che dimostrava come il 77% dei consumatori avrebbe preferito riparare invece che acquistare un nuovo prodotto e il 79% fosse d’accordo a una facilitazione delle riparazioni da parte dei produttori.

Oltre alla Francia, anche l’Austria introdurrà una nuova normativa che ridurrà le tasse sui servizi di riparazione e introdurrà sussidi a supporto.

fonte: Europe.eu
il punteggio di riparabilità dei prodotti deve essere calcolato dal produttore sulla base di cinque fattori: l’accessibilità delle istruzioni per la riparazione, la facilità di smontaggio dei prodotti, la disponibilità e il prezzo dei pezzi di ricambio e un ultimo indicatore che varia in base al tipo di prodotto.
Il punteggio finale è dato dalla media dei cinque fattori che sono dati a loro volta da una serie di sottoindicatori più specifici. Per elaborare questi indicatori, le istituzioni francesi hanno fatto riferimento tra le altre cose al sito iFixit, che contiene manuali di riparazione di ogni tipo e da anni calcola e pubblica il punteggio di riparabilità di moltissimi prodotti tecnologici in commercio.
 
Fonti: Wired I Il Post I Europe.eu 

 

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