Robotica e intelligenza artificiale
IRIM e CINI a Maker Faire
La robotica è tra le tecnologie più affascinanti in assoluto. Se solo fino a qualche anno fa questa disciplina era considerata pura fantascienza, oggi è più reale che mai e Maker Faire Rome è l’occasione per conoscere e toccare con mano i sempre crescenti progressi in questo settore.
Un’intera area dedicata a questo settore realizzata in collaborazione con l’ Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti (I-RIM) e il Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) dove verranno presentati progetti proposti da singoli maker, atenei, spin-off universitari e Istituti di ricerca.
Si svolgerà dal 25 al 27 ottobre 2024, sempre al Gazometro Ostiense, I-RIM 3D 2024, la sesta edizione dell’evento I-RIM 3D, organizzato dall’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti https://i-rim.it/en/i-rim-makerfaire-2
L’evento è un’importante opportunità per accademici, ricercatori, professionisti e aziende, per presentare i progressi della ricerca scientifica e tecnologica nel campo della robotica e delle macchine intelligenti e illustrare le sfide presenti e future, con attenzione alle prospettive e alle opportunità nazionali e internazionali. Le attività di I-RIM 3D 2024 saranno aperte da tre keynote speaker di rilievo internazionale che forniranno una panoramica sugli avanzamenti scientifici e tecnologici nell’ambito della robotica integrata con l’intelligenza artificiale, la robotica umanoide, la robotica per assistenza e riabilitazione: Yasuhisa Hirata, Professore presso il Dipartimento di Robotica alla Tohoku University (in Giappone); Tamin Asfour, Professore presso l’Institute for Anthropomatics and Robotics Karlsruhe Institute of Technology (in Germania) e Hermano Igo Krebs, Principal Research Scientist presso il Massachusetts Institute of Technology (Usa).
Si svolgeranno poi due tavole rotonde dedicate a due temi di grande attenzione nella società contemporanea (https://i-rim.it/en/round-tables-2/): 1) “I giovani talenti della robotica”, ovvero un approfondimento sulle carriere e le prospettive dei giovani appassionati di robotica attraverso il racconto delle esperienze di giovani ricercatori e imprenditori brillanti; 2) “Robotics and Society 5.0., un confronto tra esperti provenienti dal mondo accademico, industriale, sociale ed economico sul ruolo della robotica e dell’intelligenza artificiale nella società del futuro.
Robotic Dog Race
Domenica 27 ottobre si terranno le competizioni di robotica che vedranno affrontarsi robot quadrupedi nella gara intitolata “Robotic Dog Race” e robot antropomorfi nella sfida dedicata a “Robotics in Agriculture”.
IIT Softbots
Lo stand espone le più recenti innovazioni robotiche e protesiche sviluppate dall’unità Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation dell’IIT di Genova in collaborazione con il Centro “E. Piaggio” dell’Università di Pisa. AlterEgo è un robot umanoide telecomandato dotato di mani robotiche per interagire con l’ambiente, per l’assistenza remota in situazioni pericolose, controllato tramite visori e sensori indossabili. SoftHand Pro è una protesi flessibile con 19 articolazioni che si adatta intuitivamente agli oggetti, offrendo un controllo semplice e preciso. SoftFoot Pro è, invece, un innovativo piede artificiale ispirato alla struttura umana, progettato per adattarsi a superfici irregolari e garantire stabilità e comfort nell’quotidiano.
Ringhio
Ringhio (Robot for Inspection and Navigation to Generate Heritage and Infrastructures Observations) è un prototipo dell’Industrial Robotics Facility dell’IIT di Genova e il Center for Cultural Heritage Technology IIT di Venezia, insieme all’Università Politecnica delle Marche e all’Università degli Studi di Macerata. Si tratta dell’evoluzione in un progetto inizialmente ideato per il monitoraggio del Ponte San Giorgio di Genova, in collaborazione con Camozzi Automation, SDA Engineering e Ubisive srl. Ringhio è un robot sia autonomo che teleoperato, dotato di 4 ruote motrici, capace di raggiungere una velocità di 10 km/h. Pesa 40 chili ed è equipaggiato con telecamere ad alta risoluzione stabilizzate. E’ progettato per ispezionare autonomamente strutture moderne, come ponti e gallerie, oltre a essere utile nella conservazione di siti archeologici. Oltre a verificare l’integrità delle strutture per garantire sicurezza e preservazione, il robot è in grado di creare un database che monitora e prevede l’evoluzione di eventuali danni, consentendo una pianificazione ottimale degli interventi di manutenzione nel tempo
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