An event powered by
Cerca
Close this search box.

Il Commodore 64 (C64) festeggia il suo 40° compleanno

Commercializzato negli USA a partire dall’agosto 1982, il Commodore 64 è ancora oggi il computer che ha venduto di più nella storia

 

Possiamo con certezza affermare che la data dell’agosto 1982 debba essere ricordata – e celebrata – come uno dei momenti chiave per la democratizzazione dell’informatica e l’inizio della rivoluzione, culturale prima che tecnologica, dei successivi quarant’anni.

Commodore: una storia nel cuore di molti

Il Commodore 64, o C64 per gli appassionati, è sicuramente nel cuore di moltissimi di noi. 

Il Commodore 64 non fu il primo modello di home computer a 8 bit realizzato da Commodore International, ma fu certamente il più famoso: succeduto al Commodore PET e al Commodore VIC-20, era così orgoglioso del proprio, esagerato quantitativo di RAM (ben 64 Kbyte, anche se non tutti a disposizione dell’utente) da far sì che quell’indicazione facesse parte del nome (da qui, ‘C64’)ù

credits: Zeusnews

Com’è nato il C64

Nato in Polonia nel 1928, in fondatore della Commodore, Jack Tramiel era emigrato negli Stati Uniti 11 anni prima, dopo essere sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz. Quando era giunto negli USA, Tramiel si era arruolato nell’esercito, dove aveva avuto l’occasione di imparare a riparare macchine da scrivere e di appassionarsi alla tecnologia.

Dopo una prima esperienza con un negozio di riparazioni di macchine da scrivere, con il socio Manfred Kapp si trasferi in Canada. Qui ebbe la possibilità di stringere un accordo per importare nel paese macchine da scrivere provenienti dalla società cecoslovacca Zbrojovka Brno. A seguito di questo accordo, nel 1958 Jack Tramiel e Manfred Kapp fondarono la società Commodore Portable Typewriter.

La scelta del nome “Commodore” fu di Tramiel: il businessman polacco voleva un nome richiamasse gli alti gradi dell’esercito; e “General” e “Admiral” non erano disponibili. Nel 1962 la società decise di quotarsi in borsa, sotto il nome di Commodore Business Machines. Il resto è storia.

Un successo ‘completo’

Quello del C64 è un successo ‘completo’: ogni elemento, infatti, dall’hardware al software, ha contribuito all’enorme apprezzamento di questo computer. 

Non fu peraltro soltanto la dotazione di memoria (seriamente notevole, per un computer che costava meno di 600 dollari nel 1982) a decretare il successo del Commodore 64, che in patria riuscì a conquistare una quota di mercato tra il 30% e il 40%: volendo considerare il solo hardware, bisogna per lo meno ricordare il leggendario chip SID (MOS 6581), responsabile della riproduzione dei suoni, e il VIC-II, che gestiva la grafica.

Cuore del Commodore 64 era il processore MOS 6510, dotato di una frequenza di clock pari a 1 MHz, un derivato del MOS 6502 ma dotato di registri aggiuntivi per la gestione diretta del datassete, il lettore/registratore di cassette.

Naturalmente, fondamentale per la diffusione del Commodore 64 fu anche il software: non tanto quello per la produttività personale o per l’ufficio, pure esistente, ma i videogiochi, che facevano dell’home computer l’oggetto del desiderio di milioni di bambini (e non solo)

via Mirko Lalli @mkl

Il Computer più venduto al mondo

Il record è segnalato anche dal Guinness dei Primati, che consacra questo modello come il computer più venduto al mondo con circa 30 milioni di pezzi. 

Uscito nell’agosto del 1982 negli USA e arrivato soltanto nel 1983 in Europa, non fu da meno neanche da questa parte dell’oceano, anche se il Vecchio Continente fu comunque capace di generare alcuni rivali degni di nota: lo ZX Spectrum di sir Clive Sinclair, in primis, e la linea di home computer di Amstrad, il cui modello più famoso fu forse il CPC-64.

via Mirko Lalli @mkl

Un PC da collezione

Oggi, il Commodore 64 è un oggetto per collezionisti che negli ultimi anni ha visto un ritorno importante di popolarità: non soltanto gli esemplari tuttora in circolazione (funzionanti o meno) sono contesi dagli appassionati, ma è tutto un fiorire di canali YouTube dedicati al retrocomputing in generale e alla Commodore in particolare, per non parlare dei diversi emulatori, online e non, che consentono di provare, almeno in parte, ciò che doveva provare un appassionato di informatica quattro decenni fa.

fonti: ZeusNews I DR Commodore I Mirko Lalli

immagine di copertina: Zeusnews


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.

Seguici, iscriviti alla nostra newsletter: ti forniremo solo le informazioni giuste per approfondire i temi di tuo interesse