“La necessità è la madre di tutte le invenzioni”, anche nel caso di Mary Anderson
Una storia paradigmatica di come piccole intuizioni possano cambiare il corso delle cose
Siamo ormai così abituati a utilizzarlo che non pensiamo come poteva essere non averlo: il tergicristalli è un’invenzione tanto semplice quanto geniale attribuita alla statunitense Mary Anderson.
Non sono state molte finora le donne che hanno inciso sull’evoluzione dell’automobile; tra quelle poche c’e’ pero’ Mary Anderson, cui dobbiamo molto in termini di comodità e sicurezza.
L’invenzione del tergicristallo
Mary Anderson nasce il 19 febbraio 1866 nella contea di Green, in Alabama (USA). Nel 1889 si trasferisce nella capitale Birmingham dove lavora come imprenditrice edile e quattro anni più tardi si sposta in California per occuparsi di allevamenti di bestiame e vigne.
Nel 1903, durante un viaggio a New York, Mary Anderson inizia a sviluppare l’’idea: non avendo la patente, la Anderson era costretta a dipendere dai taxi che, in caso di maltempo, dovevano continuamente accostare per tenere pulito il parabrezza, lasciando che il tassametro proseguisse nella sua scalata di prezzo. L’inventrice aveva anche avuto modo di osservare un tram che procedeva con i finestrini abbassati per permettere all’autista di pulire il vetro anteriore dalla neve.
Il suo spirito di osservazione maturò la soluzione e una volta ritornata in Alabama progettò una leva posta all’interno dell’abitacolo del conducente che permetteva di attivare manualmente una stecca di gomma esterna, che muovendosi teneva pulito il vetro.
Un’invenzione in anticipo sui tempi
È importante ricordare che quando Mary Anderson inventò il tergicristallo, l’automobile era ancora relativamente nuova. La maggior parte di loro non andava nemmeno abbastanza veloce da richiedere un parabrezza. Quindi, quando una donna – la maggior parte delle quali non guidava molto allora – si è rivolse alle case automobilistiche con la sua invenzione, non è stata presa molto sul serio.
In effetti, la sua invenzione era arrivata cinque anni prima che Henry Ford mettesse sul mercato la sua famosissima “Model T”.
“Non lo consideriamo di un valore commerciale tale da giustificare il nostro impegno di vendita”, fu la risposta che ricevette da un’azienda canadese. Aveva cercato di vendere loro i diritti sulla sua invenzione dopo che il suo brevetto era stato respinto da più aziende statunitensi.
Erano tutti convinti che il tergicristallo non fosse solo un’aggiunta non necessaria; non solo: temevano avrebbe distratto i conducenti! Così, dopo aver sopportato anni di scherno per la sua idea apparentemente assurda, nel 1920, Mary Anderson lascio scadere il brevetto per via dell’assenza di aziende interessate al progetto.
Ma, a quel punto, Henry Ford aveva contribuito a guidare una rivoluzione industriale che aveva visto l’industria automobilistica esplodere in popolarità. E con più persone alla guida di auto sempre più veloci, il tergicristallo un tempo ridicolizzato venne preso in considerazione molto seriamente.
Inestinguibile spirito innovativo
Mary non ha mai potuto godere i frutti della sua brillante invenzione.
Le grandi aziende dell’automotive, molte delle quali avevano inizialmente rifiutato il suo brevetto, avevano iniziato ad adottare la sua soluzione sulle loro auto. Nel 1922, Cadillac divenne la prima casa automobilistica ad adottare i tergicristalli come attrezzatura standard per auto.
Mary Anderson trascorse il resto della sua vita ad occuparsi di gestione immobiliare, pilastro della sua comunità. Tuttavia, la sua determinazione lo spirito innovativo trovarono soddisfazione nelle persone che ispirarono – oltre che nelle molte che salvarono dal rischio di un incidente.
Fu proprio un’altra inventrice, Charlotte Bridgwood, che basandosi su ciò che Mary aveva iniziato, ottenne il brevetto “Storm Windshield Cleaner” assegnato nel 1917 – il primo tergicristallo automatico.
Il passaggio finale si ebbe nel 1969 quando comparirono sul mercato i tergicristalli ad intermittenza, progettati e brevettati (nel 1964) da Robert Kearns: la vicenda di Kearns si ricorda tutt’oggi come una grandissima battaglia legale contro la casa automobilistica Ford. Kearns, infatti, aveva provato a interessare alla sua invenzione le tre maggiori case automobilistiche statunitensi (General Motors, Ford e Chrysler) che, dopo aver rifiutato, si erano tuttavia predisposte per installare il tergicristallo a intermittenza sulle loro auto. Kearns riuscì a vincere una delle maggiori cause sulla violazione dei brevetti della storia.
Una donna, un’invenzione, un’ispirazione
Mary Anderson ha battuto l’intera industria automobilistica sul terreno della sicurezza stradale: ha visto un problema banale ma importante che stava causando ansia a molti e ha ideato una soluzione.
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