EAV Taxi a pedalata assistita, l’alternativa ai monopattini
Nasce in Gb per risolvere problema mobilità dolce in inverno
EAV Taxi è la proposta dell’omonima azienda inglese di micro-mobilità che si propone di creare veicoli urbani ultra-leggeri a basso impatto ambientale, in modo da ridurre non solo l’inquinamento, ma anche e soprattutto la congestione del traffico nelle metropoli causata dalla numerosa presenza di taxi e altri veicoli commerciali. L’obiettivo di Electric Assisted Vehicles Limited, questo il nome dell’azienda, è quello di ridurre i taxi urbani e il traffico da car sharing del 50% entro i prossimi 5 anni.
EAV Taxi: l’azienda che cambia la micromobilità (per ora, in Gran Bretagna)
EAV, come detto sigla per Electric Assisted Vehicles Limited, nasce nel 2018 in seguito al primo sviluppo di un nuovo concetto di bici da carico elettrica, a 4 ruote, realizzata nel 2016. Lo scopo dell’azienda è la realizzazione di prodotti per alleviare e alleggerire il traffico nelle città: si concentra, infatti, nel punto dove l’inquinamento è un problema grande, e il suo obiettivo nasce dopo un’attenta analisi dei trasporti e di cosa è necessario fare per la riduzione delle emissioni. Da qui, l’idea di una produzione di veicoli per il trasporto personale eCargo leggeri tutti a emissioni zero, per ora destinati unicamente al mercato inglese.
L’innovazione in EAV Taxi
Con EAV Taxi, l’azienda britannica vuole dimostrare che il peso è sempre nemico principale dell’efficienza e del risparmio energetico. Del resto, il peso è anche la principale criticità delle auto elettriche. Queste ultime, che per lo più sono SUV, sono grandi e pesanti e per questo molto inefficienti nell’uso della loro energia, che sprecano in gran parte semplicemente per lo spostamento della loro massa.
Molte delle risorse energetiche vengono sprecate perché il 65% dei taxi e dei veicoli car sharing sposta una o al massimo due persone a brevi distanza. La maggiore parte dei clienti sale a bordo da sola e prende il ‘cab’ per viaggi di 8 km in media, il che significa che l’impronta di CO2 è enorme se si tiene conto del fatto che ogni giorno nella capitale britannica vengono effettuate oltre 200mila corse in taxi e che nel Regno Unito ci sono 375.000 veicoli tra taxi e veicoli a noleggio.
EAV Taxi: una struttura semplice
Il veicolo dispone anche di uno schermo con tutte le informazioni sul viaggio, sulla posizione, ma anche di comandi per riscaldamento o raffreddamento della cabina. Sotto i sedili c’è anche un vano bagagli, a cui si può accedere sia dal retro che dal lato del veicolo, e che ospita valigie anche di dimensioni importanti.
Il primo prototipo di EAV taxi sarà prodotto a novembre, e le consegne iniziali partiranno dalla primavera del 2021. Non sono ancora disponibili i prezzi.
fonti: Quotidiano Motori I Il Messaggero
Maker Faire Rome – The European Edition si impegna da ben otto edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.
Seguici, iscriviti alla nostra newsletter:ti forniremo solo le informazioni giuste per approfondire i temi di tuo interesse.