L’oggetto multifunzionale a forma di uovo per trasportare e proteggere i piccoli dai pericoli
Egg-o è sia una culla e che uno zaino porta bambini, è pensato per le madri rifugiate e ideato pensando al viaggio e al trasporto dei più piccoli. E’ un oggetto semplice che segue la crescita del bimbo a seconda della sua età, è leggero, veloce da montare, facile da trasportare grazie ai suoi agganci, inoltre è comodo sia per le madri che per i bambini, dato il tessuto elastico, traspirante e fasciante che si adatta al corpo di entrambi. Queste le parole con cui il designer Daniele Volante ha raccontato il suo progetto, che, oltre ad essere pratico, è anche sostenibile ed etico. “Pensato appositamente per essere costruito e prodotto con tecniche sostenibili, come il taglio di legno multistrato o attraverso la stampa 3D, in laboratori specifici, il progetto Egg-o coinvolge direttamente i rifugiati e i richiedenti asilo” ha spiegato sempre Volante.
Un anno fa
L’idea di Egg-o nasce circa un’anno fa, racconta sempre Daniele, “dalla mia partecipazione al concorso What design can do for refugees, una competizione che aveva come obiettivo creare soluzioni per i rifugiati di tutto il mondo in fuga dai propri paesi.
Lo studio Crisalide
Egg-o è un progetto curato dello studio di progettazione Crisalide, di cui Daniele Volante è founder. “Crisalide – ha spiegato – è uno spazio dinamico. E’ uno studio di progettazione, un laboratorio di design, uno spazio di innovazione e ricerca basato sui cinque sensi, uno store di prodotti innovativi. La vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto si incontrano in un solo spazio inspirato alla natura, in cui il cuore è il design ecologico e il design sociale, in ogni scala, forma o parte del mondo. Dentro Crisalide si creano progetti di spazi, prototipi di oggetti, soluzioni ed idee dal forte impatto sociale e ambientale, sempre con materiali, strategie o strumenti sostenibili ed ecologici, e dunque Egg-o”.
Il designer
Architetto e designer, affascinato dal tema dei cinque sensi, Volante si è formato con diverse esperienze all’estero (Turchia, Olanda, Stati Uniti), workshop, concorsi e una tesi sperimentale alla Istanbul Technical University, sul tema della misurazione delle megalopoli, attraverso frequenze sonore. Parallelamente alla ricerca sui cinque sensi è stato sempre coinvolto in attività e progetti sociali, riguardanti i rifugiati, le malattie, l’ambiente e l’inquinamento, diventando membro attivo dell’Imprendilab (Laboratorio di Imprenditoria Sociale) dell’Università di Cassino.
Migrazione, salute, i 5 sensi
“In questi anni, il mio interesse sui temi sopra citati, ha prodotto vari progetti di natura sociale in diverse parti del mondo e su diversi temi, come la migrazione, la salute, l’inquinamento, la natura”. Tra i progetti: il parco sonoro di Istanbul, la misurazione delle megalopoli con le frequenze sonore e progettazione di un relativo parco sonoro per aumentare la consapevolezza della gente riguardo ai cambiamenti urbani, il Giardino dei cinque sensi per gli esterni delle strutture ospedaliere, riservato ai pazienti delle cure palliative e delle terapie del dolore, il design del Nastro / Panca multifunzionale, per esercizi ginnici di varia natura, da esterno, il padiglione ecologico Kaleidoscope a Central Park (New York), Il centro di ricerca galleggiante, per la depurazione delle acque del lago Tonle Sap in Cambogia e Zefira, la panca che suona con il vento.
IN COLLABORAZIONE CON NINJA.IT