Il progetto che fa risparmiare fino all’80% sul costo delle bobine e protegge l’ambiente
Felfil è un estrusore per stampanti 3D. Non uno qualunque. E’ un estrusore innovativo, grazie al quale chiunque si può preparare (in diversi colori e materiali) il filamento in casa, partendo da scarti plastici, modelli mal riusciti, imballaggi e perfino da pellet. Il progetto, nato come idea tra i banchi dell’Università del Politecnico di Torino durante il corso di EcoDesign nel 2013, permette di risparmiare fino all’80% sul costo delle bobine e contribuisce a proteggere l’ambiente. I talenti che hanno realizzato questa idea sono Fabrizio Pasquero, Fabrizio Mesiano, Alessandro Severini e Marzia Doro, tutti eco-designer.
Scelti per Maker Faire Rome 2014
Il 2014 è un po’ l’anno decisivo per i ragazzi del team. Alla Maker Faire Rome 2014 si sono aggiudicati il premio Maker of Merit. Ma, cosa forse più determinante, lo stesso anno Felfil è stato selezionato tra i progetti di Treatabit, il programma di accelerazione di I3P, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Torino, grazie al quale il team ha accelerato lo sviluppo del secondo prototipo dell’estrusore di filamento: Felfil Evo.
La società
Nel 2016 l’idea diventa ufficialmente un’azienda, che lancia una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd. L’iniziativa riscuote un buon successo e si conclude a marzo 2017, dopo cinque mesi, con un aumento di capitale di 120 mila euro.
IN COLLABORAZIONE CON NINJA.IT