An event powered by
Cerca
Close this search box.

Tra arte e tecnologia, il racconto Eni: obiettivo 2050 

Eni è a Maker Faire Rome 2021 per raccontare il suo percorso di transizione energetica

 

Una collaborazione ricca e stimolante, per entrambe le realtà. Per Eni, Maker Faire Rome rappresenta uno tra gli eventi principali nei quali presentare le sue strategie di innovazione e valorizzare le sue più avanzate tecnologie. Non deve sorprendere, quindi, che l’edizione 2021 di Maker Faire Rome – The European Edition si terrà proprio in una location molto cara a Eni, l’area del Gazometro Ostiense di Roma, che già ospita gli spazi Joule del Cane a sei zampe.

La scelta di Maker Faire Rome di tornare in città, proprio in quell’area, marca l’impegno a ricucire il rapporto con una parte della città che, storicamente, ha ricoperto un ruolo importantissimo nei processi di innovazione urbana. Scegliere di svolgere Maker Faire Rome nell’area del Gazometro Ostiense permetterà di valorizzare l’operazione di riqualifica del sito, attualmente in corso proprio da parte di Eni, permettendo anche l’apertura al pubblico, prima volta in assoluto, di un sito iconico per tante generazioni di romani e non.

La storia: il Gazometro e Roma Ostiense

La riqualificazione dell’area dell’ex Gazometro da parte di Eni è una sfida che fa parte di un lungo processo che attraversa la vecchia zona industriale di Roma, nella direttrice che da Porta San Paolo segue il fiume e va verso il mare. Una sfida che ha una data di inizio, i primi anni del Novecento, e un protagonista, il sindaco Ernesto Nathan, che realizzò le nuove funzioni industriali e tecnologiche nei quartieri popolari che vanno dal Mattatoio all’Ostiense.

E il simbolo di tutto questo è proprio il Gazometro. Entrato “in servizio” nel 1937, è il più alto d’Europa (94 metri, con un diametro di 64) e porta sulle spalle una storia di incessanti rinnovamenti, di socialità, apertura e inclusione culturale e di lavoro.

È proprio in questo quadrante che incubatori di formazione e talenti innovativi si stanno insediando e sviluppando, insieme ad una comunità di giovani e studenti che guardano anche alla vita notturna di Testaccio, del Monte dei Cocci. Passato e futuro, quindi, in dialogo continuo con la città. Perché l’innovazione possa “accadere” c’è infatti bisogno di luoghi e di spazi, che possano catalizzarla e trasformarla in concrete iniziative imprenditoriali. Uno di questi spazi è proprio l’ex Gazometro a Ostiense, inserita nel 2020 dal Guardian nella classifica dei quartieri più promettenti d’Europa. Una superficie complessiva di oltre 12 ettari dove Eni sta procedendo al costante recupero delle aree industriali e alle opere di bonifica.

Negli stessi spazi quindi in cui la Roma industriale aveva avviato nei primi del Novecento l’estrazione del gas dal carbone per dare energia all’industria e alla città, nasceranno progetti di innovazione tecnologica che contribuiranno agli obiettivi dell’Agenda 2030. La vocazione industriale dell’area, che l’aveva resa già motore di una nuova modernità nel passato, si sta preparando a divenire un punto di riferimento per le nuove energie, per costruire un futuro sostenibile.

Eni sta infatti lavorando per far sì che quel perimetro diventi uno spazio di laboratori, progetti, startup. Un’area di innovazione che si occupi di studiare, sperimentare e realizzare proposte tecnologiche applicate all’energia nuova non emissiva sviluppando anche nuovi modelli di business e filiere imprenditoriali. In questo contesto architettonico di storia industriale nasce un vero e proprio “Perimetro dell’Innovazione”.

Innovazione tecnologica e transizione energetica

L’innovazione tecnologica è la chiave di volta per far fronte a una delle sfide più importanti della contemporaneità: garantire a una popolazione in continua crescita un equo accesso all’energia, sostenibile e affidabile, e allo stesso tempo contrastare il cambiamento climatico abbattendo le emissioni di anidride carbonica.

Tutto ciò si realizza con la determinazione dei regolatori, la responsabilità di un serio e corretto programma di transizione energetica e la competizione tra chi crede e investe in tecnologia per l’innovazione. 

Innovazione tecnologica ed economia circolare, insieme con le competenze, sono le leve strategiche per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che Eni si è data: il raggiungimento della neutralità carbonica di tutti i suoi prodotti e processi al 2050.

Dalla continua condivisione fra la ricerca e sviluppo e le diverse aree aziendali emerge, ancora una volta, il ruolo fondamentale che le tecnologie hanno in questa strategia e come la loro applicazione risulti cruciale nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Per offrire un mix completo di soluzioni a zero emissioni, infatti, dovremo sviluppare processi sempre più efficienti assieme a nuove fonti e nuovi vettori energetici. Vediamo nel dettaglio di che tecnologie si tratta.

Eni a Maker Faire Rome 2021

La presenza di Eni a Maker Faire Rome 2021 si orienta non verso uno stand o un padiglione dedicato, i cui spazi firmati Carlo Ratti Associati avevano incantato nelle precedenti edizioni, ma, piuttosto, verso una serie di installazioni: un concept nuovo per l’azienda ma di assoluta coerenza con la location e con la visione che, per essa, Eni sta sviluppando.

L’installazione, infatti, è un viaggio attraverso il tempo e lo spazio per cogliere in uno sguardo ampio la storia, il futuro e la trasformazione di un luogo come quello del Gazometro Ostiense, e la sua capacità di esprimere e rappresentare l’identità di Eni oggi.

Le installazioni del “Perimetro dell’Innovazione”

Una storia on the road. Protagonista è la strada (ROAD) con le sue tappe: quattro totem/installazioni, più uno che fa da sintesi tra i contenuti delle precedenti. 

E ciascun totem propone un tema, declinato in racconti affascinanti:

  • HISTORY
  • FUTURE
  • STRATEGY 
  • MODIFICATION

Infine, ognuno dei quattro totem contiene nel suo nome una lettera della parola ROAD che, evidenziata in video e grafica, ricorrerà come elemento distintivo di questo racconto.

History

È la prima tappa: un racconto a cavallo fra industriale e post – industriale, fra memorie del Gazometro e dell’area tutta e pratiche dell’immaginario che in quel luogo hanno trovato ospitalità.

Future

È la seconda, nella quale il racconto del progetto dell’area si intreccia con quello del percorso Eni al 2050 con focus sull’obiettivo “emissioni zero”

Strategy

È l’installazione più spinta verso la tecnologia, quella in cui il racconto si fa ancor più ambizioso e pone l’accento sulle trasformazioni potenti – tecnologiche e organizzative – che Eni ha abbracciato nel suo processo di transizione energetica. Tra le tecnologie più innovative messe in campo dal Cane a sei zampe:

  • la fusione a confinamento magnetico e il successo nel primo test al mondo del magnete con tecnologia superconduttiva HTS (High Temperature Superconductors) condotto da Commonwealth Fusion Systems (CFS), società della quale Eni è maggiore azionista;
  • ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter), un sistema in grado di convertire il moto delle onde in energia elettrica sviluppato da Eni con il Politecnico di Torino e con lo spin-off dello stesso Politecnico Wave for Energy;
  • Waste to Fuel, sistema che consente di produrre biocarburanti utilizzando la frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU), il cosiddetto “umido” costituito dagli scarti di cucina
  • HPC5, supercomputer tra i più green del mondo, cioè con il minor consumo di energia elettrica per Petaflop/secondo, e nella lista TOP500 attualmente classificato come il nono supercomputer più potente al mondo ed il secondo in Europa

Modification

Qui si racconterà Joule, la scuola di Eni per l’impresa – è proprio nell’area del’ex Gazometro, nel Perimetro dell’Innovazione, che è stato inserito infatti anche l’headquarter di Joule, scuola creata da Eni per promuovere la formazione imprenditoriale sostenibile e l’accelerazione di startup con iniziative di business ascrivibili agli ambiti della transizione energetica, della decarbonizzazione e dell’economia circolare. Dove nasceva la prima Roma industriale, stanno oggi crescendo le startup che contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030.

La quinta installazione

L’ultima installazione è quella che ha l’onere di fare da sintesi fra i contenuti del progetto complessivo.

I temi narrati dalle altre installazioni vengono qui rappresentati in sintesi, riuniti virtualmente e raccontati in un solo unico sguardo. Consideriamo quest’ultimo ‘oggetto’ come ‘il narratore’, colui che ha il compito di riunire concettualmente un progetto complessivo di racconto diffuso per parlare al pubblico di Maker Faire Rome di come la grande azienda italiana stia affrontando il tema della transizione energetica e del traghettamento del Paese verso percorsi d’innovazione a tutto tondo.

Eni ti aspetta a Maker Faire Rome dall’8 al 10 ottobre, all’ex Gazometro Ostiense di Roma e online su www.makerfairerome.eu 


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua azienda speciale Innova Camera, si impegna da ben otto edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.

Seguici, iscriviti alla nostra newsletter: ti forniremo solo le informazioni giuste per approfondire i temi di tuo interesse