An event powered by
Cerca
Close this search box.

Makers nell’antichità: il più vecchio frigorifero al mondo

ARRIVA IL CALDO, RINGRAZIAMO CHI HA INVENTATO IL FRIGORIFERO

Dalle stanze del ghiaccio preistoriche agli smart fridge di ultima generazione, ripercorriamo le tappe della sua invenzione

Come sarebbe la nostra vita senza il frigorifero? Insieme alla lavatrice, è decisamente una delle invenzioni che più hanno cambiato – in meglio – il nostro modo di vivere e organizzare il quotidiano.

Già in epoca preistorica, le prime popolazioni stanziali si preoccupavano di conservare gli alimenti, sfruttando strati di ghiaccio e neve in cavità naturali, o scavate ad hoc, che venivano poi isolate con paglia e foglie secche. Di queste stanze del ghiaccio, dove il cibo veniva protetto dalla contaminazione e dal deterioramento (possibile causa di malattie), si ha ampia testimonianza nell’antichità cinese ed egiziana ma anche nel mondo greco e in quello romano. 

Lo “zeer” della Mesopotamia

E’ recente la scoperta a Lagash, un sito archeologico iracheno, di una taverna antica, completa di una zona pranzo all’aperto, un forno per il pane, contenitori per la conservazione degli alimenti, resti di cibo e…un antico frigorifero conosciuto come “zeer”. Siamo a ben 2.700 anni fa! Durante gli scavi, cui hanno partecipato anche gli archeologi dell’Università di Pisaè emerso un sito tra le cui caratteristiche spicca la presenza di uno “zeer”, un antico frigorifero che utilizzava una tecnica di refrigerazione naturale, basata sull’evaporazione, che permetteva di mantenere freschi cibo e bevande anche nel clima torrido della Mesopotamia. 

Il termine “zeer” significa ‘vaso nel vaso‘, ed indica due vasi di terracotta inseriti uno dentro l’altro e dotati di intercapedine fra i due, riempita di sabbia o di argilla adeguatamente bagnata.

La taverna di Lagash e il suo “zeer” offorno un contributo inestimabile alla ricostruzione delle abitudini alimentari, della socializzazione e dell’economia delle prime società complesse.

frigorifero
Lo zeer scoperto a Lakash, in Mesopotamia. Foto: Nanoviaggi

Lo Yakhchal, dall’antica Persia

Lo Yakhchal era un pozzo per la conservazione del ghiaccio. Già nel 400 a.C., infatti, gli ingegneri persiani padroneggiavano la tecnica di immagazzinare il ghiaccio nel deserto in piena estate. Il ghiaccio veniva portato durante gli inverni dalle montagne vicine in grandi quantità e conservato in uno Yakhchal. Questi antichi frigoriferi venivano utilizzati principalmente per conservare il ghiaccio da utilizzare in estate, nonché per la conservazione degli alimenti, nel clima caldo e secco del deserto dell’Iran.

Il ghiaccio veniva utilizzato anche per raffreddare le prelibatezze dei reali durante le calde giornate estive e per preparare il faloodeh, il tradizionale dessert ghiacciato persiano.

In superficie, la struttura era costituita da una grande cupola in mattoni di fango, che spesso raggiungeva i 20 metri di altezza. Di seguito si trovavano ampi spazi sotterranei, fino a 5000 m³, con un profondo spazio di stoccaggio. Lo spazio spesso aveva accesso a un Qanat, o presa del vento, e spesso conteneva un sistema di cattura del vento che poteva facilmente portare la temperatura all’interno dello spazio a livelli gelidi nelle giornate estive.

Uno yakhchal dell’antica Persia

Il frigorifero degli antichi Romani

E’ stato invece scoperto in Bulgaria, precisamente nell’ex fortezza di Novae, dove sorgeva una base militare dell’impero romano, parte delle difese (limes Moesiae) lungo il Danubio nel nord della Bulgaria, un frigorifero in muratura dei legionari romani di circa 1900 anni fa, alimentato da un tubo di piombo collegato all’acquedotto per rilasciare il freddo dell’acqua, in un ambiente chiuso e isolato.

Una delle scoperte più importanti collegata a quella di questo “frigorifero” è stata quella di un antico pozzo, il primo mai conosciuto a Novae. Questo pozzo forniva acqua ai legionari attraverso un sistema di acquedotti realizzati con tubazioni in ceramica e piombo. Grazie ai dislivelli il prelievo era probabilmente costante.  Attorno al tubo in piombo, che trasportava l’acqua fredda, è stato scoperto un contenitore fatto di piastre di ceramica, che permetteva al tubo di correre lungo il suo lato più lungo. Un frigorifero antico, incredibile per l’epoca.Al suo interno sono stati rinvenuti frammenti di vasi per bere il vino, scodelle e ossa di animali.

I Romani avevano dunque sviluppato un sistema di raffreddamento aggiuntivo per conservare le bevande e la carne fresca, dimostrando una sofisticata comprensione dell’ingegneria termica.

Il pozzo romano ritrovato a Novae I foto: The Mirror

Il primo frigorifero “domestico” è romano

Proprio dall’Urbe si diffuse l’uso di celle scavate all’interno delle abitazioni, dette cisternae frigidariae, in cui il ghiaccio si manteneva dall’inverno all’estate. Questi metodi rimasero in auge per molti secoli, durante i quali proliferarono anche le grandi ghiacciaie comunali, o neviere, luoghi in cui, pressando la neve, si otteneva ghiaccio destinato alla vendita. 

L’epoca moderna

In epoca moderna giunsero le prime ghiacciaie domestiche ad armadio, realizzate da falegnami esperti in tecniche di coibentazione con materiali isolanti come lo stagno. Dal XVIII secolo si iniziò quindi a prospettare un’ipotesi rivoluzionaria: passare dalla conservazione del ghiaccio offerto dalla natura alla sua creazione.

Nella seconda metà dell’Ottocento nacquero nuovi modelli basati sulla compressione e l’evaporazione di altre sostanze, come anidride solforosa e ammoniaca. Questa fu usata in particolare dall’ingegnere tedesco Carl von Linde, che nel 1876 creò un macchinario più efficiente di ogni predecessore. Nello stesso anno, il francese Charles Tellier diede una dimostrazione pratica di quanto fossero utili i frigoriferi di nuova generazione, trasportando in nave (dentro celle frigorifere), dall’Argentina alla Francia, un carico di carne, ancora buona dopo tre mesi di viaggio.

 Per tutto l’Ottocento furono decine gli scienziati e gli inventori dediti al tema della refrigerazione, molto sentito in una società che stava cambiando volto. Lo sviluppo industriale aveva infatti innescato un processo di urbanizzazione e svuotamento delle campagne (con relativa crescita della distanza tra centri abitati e luoghi di produzione del cibo) che rese più necessario di prima conservare a lungo gli alimenti.

L’avvento dell’energia elettrica

Un decisivo contributo all’efficienza dei frigoriferi fu quindi dato dal ricorso all’energia elettrica per alimentarli.

Nello specifico, il primo frigo elettrico per uso domestico venne messo in commercio nel 1913 dall’americano Fred W. Wolf Jr e si chiamava Domelre (DOMestic ELectric REfrigerator). Avendo prezzi altissimi, riscosse però scarso successo. In seguito il frigorifero smise di essere un elettrodomestico di lusso e dal secondo dopoguerra entrò nelle case di mezzo mondo. 

Una dopo l’altra si susseguirono quindi le macchine del ghiaccio elaborate dai molteplici inventori del moderno frigorifero, finché nel XX secolo s’imposero i modelli elettrici made in Usa (su tutti, quelli della General Motors, chiamati “Frigidaire”).

Dal 1931 fu inoltre introdotto un nuovo refrigerante, il freon, ricavato da una miscela di clorofluorocarburi (CFC). In parallelo, vennero progettati i primi modelli dotati di scompartimento per la congelazione, e iniziò così a proliferare anche l’industria dei surgelati. Tutto ciò riguardò però, per molto tempo, prevalentemente gli Usa, poiché l’Europa dirà addio ai vecchi metodi di refrigerazione solo tra gli anni Sessanta e Settanta, quando il boom economico garantirà una nuova forza economica ai consumatori e, allo stesso tempo, macchinari sempre più efficienti e abbordabili.

L’impatto sull’evoluzione della società

La diffusione del frigorifero, descritto dalle campagne pubblicitarie come il miglior amico delle famiglie, ha avuto l’enorme merito di annullare le distanze tra consumatori e fonti di cibo, favorendo anche una diversificazione dei gusti (i nuovi impianti di refrigerazione industriali consentivano di far arrivare nel frigo di casa alimenti da tutto il mondo).

Gli smart fridge

Cos’è uno smart fridge?Un frigorifero intelligente è un elettrodomestico da cucina che si collega al sistema di casa – intelligente anch’esso. Collegando il frigorifero a Internet,  è possibile controllarlo con lo smartphone. Un frigorifero intelligente connesso può offrire molti vantaggi che potremmo voler prendere in considerazione.

Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di un frigorifero intelligente?

1. Aiutano a ridurre il consumo di elettricità. Uno dei vantaggi più importanti del frigorifero intelligente è quello che ha un impatto sul tuo portafoglio. Una cucina intelligente ti aiuta a misurare e controllare il consumo energetico di tutti i tuoi elettrodomestici. I frigoriferi intelligenti sono più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai modelli tradizionali e includono varie funzionalità che offrono ulteriori risparmi energetici. Questi includono l’invio di avvisi se la porta del frigorifero viene lasciata aperta, il monitoraggio regolare dei problemi e la possibilità di vedere l’interno del frigorifero senza aprire la porta e consumare energia.

2. I frigoriferi intelligenti conservano meglio il cibo. Un altro vantaggio del frigorifero intelligente è che si può avere un controllo preciso della temperatura e dell’umidità in ogni scomparto. Si può creare l’ambiente giusto per conservare qualsiasi cosa, dalle mele alle zucchine. Mantenere la giusta umidità e temperatura prolunga il periodo di tempo in cui il cibo rimane commestibile e ne protegge il contenuto nutritivo.

3. Si può tenere traccia del tuo cibo e ridurre gli sprechi. Tenere traccia del cibo ci aiuterà a sapere cosa abbiamo a disposizione e quando gli articoli scadranno. I sensori e le telecamere del frigorifero intelligente monitorano quando il cibo viene rimosso, rendendo più semplice tenere traccia di quando è necessario rifornirlo, aiutando a ridurre gli sprechi 

4. Invia una notifica quando non funziona correttamente. Un’altra risposta alla domanda su cosa fa un frigorifero intelligente è che avvisa quando non funziona correttamente. La domotica aiuta a tenere traccia dello stato di salute degli elettrodomestici, compreso il frigorifero intelligente.

5. Puoi collegarsi facilmente ad un assistente vocale. Regolare la temperatura, controllare l’inventario, ordinare cibo e bevande e creare e inviare una lista della spesa. Puoi anche chiedere quali ricette funzioneranno con gli oggetti che hai a portata di mano se sei in dubbio su cosa preparare per cena: tutte cose che l’integrazione con assistenti vocali, come Siri o Alexa, rendono possibile.

Vale la pena utilizzare i frigoriferi intelligenti?

Un frigorifero intelligente costerà tra il 20% e il doppio di un frigo tradizionale ma alla lunga può valere l’investimento, decisamente, e se consideriamo che si tratta di elettrodomestici destinati a restare nelle nostre abitazioni per molti anni, il vantaggio è senz’altro misurabile. Senza contare che, nel tempo, questo gap anche di prezzo tenderà a ridursi. 

fonti: Focus I LG I CES

immagine di copertina: Ello via Unsplash

autrice: Barbara Marcotulli