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Il team di Robotics3D risponde alle domande su MaRRtina, il primo social robot italiano

MARRtina, il primo social robot italiano: intervista al team

Scopri tutto su MaRRtina e il team che l’ha creata, Robotics3D, in questa intervista esclusiva!

 

Maker Faire Rome 2023 si è appena conclusa. Moltissimi sono stati i successi e i momenti memorabili. Tra questi, c’è sicuramente l’incontro di moltissimi visitatori con MaRRtina, il primo social robot italiano, nato dalla collaborazione tra l’Università La Sapienza di Roma e Robotics3D, un’azienda romana che opera nel mondo della robotica e dell’intelligenza artificiale.

MaRRtina, con le sue incredibili capacità relazionali, ha incuriosito ed intrattenuto moltissimi visitatori durante questa undicesima edizione del festival dell’innovazione. Scopri in questa intervista al team di Robotics3D le sue funzionalità, le sue caratteristiche chiave, le sfide e le possibili applicazioni future dei social robot in Italia!

Presentate il vostro team! 

Qual è stata la motivazione che vi ha spinto a sviluppare un robot sociale?

“MaRRtina è un progetto italiano, sviluppato in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Prima di MaRRtina, non esisteva un social robot italiano, ma solo prodotti competitor provenienti dal Giappone o da altre nazioni del mondo, come Pepper. Quindi, la nostra spinta principale è stata la voglia di creare un robot tutto italiano e, grazie alla collaborazione con La Sapienza, siamo riusciti a metterlo in piedi. Il nostro intento è utilizzarlo principalmente come robot sociale, supportando esigenze diverse, sia in ambito educativo sia in ambito ospedaliero, per i bambini che hanno problemi di apprendimento oppure a supporto dei dottori per fare attività di gruppo.”

 

Quali sono le caratteristiche chiave di MaRRtina? 

“MaRRtina è un sistema open source, quindi non c’è bisogno di pagare nessun tipo di fee ad altre aziende, perché il sistema operativo è Linux e il sistema che gestisce il robot è ROS (Robotic Operating System), che è open source. Tutti gli altri software all’interno di MaRRtina sono open source e questo consente di poter integrare MaRRtina anche da terze parti: non è quindi necessario far sviluppare degli applicativi da noi, perché anche chi ha un po’ di dimestichezza con lo sviluppo può integrare e supportare dei task fatti da MaRRtina all’interno di qualsiasi applicazione.”

 

Quali sfide avete affrontato e superato nel corso del suo sviluppo? 

“Le sfide che abbiamo affrontato sono molteplici. Tanto per cominciare, MaRRtina è nata sotto Covid. Abbiamo sfruttato sicuramente il tempo, l’obbligo di stare in casa, per studiare a fondo MaRRtina. MaRRtina si basa su un sistema ROS molto complesso, ci vuole tempo solo per metabolizzare questa nuova tecnologia. Siamo stati più di due mesi, tre o quattro persone, a studiare e testare questa nuova tecnologia, per poi cominciare a svilupparla ed integrarla all’interno di un robot. E non solo. Le altre sfide sono state disegnare questo robot da zero, quindi riuscire ad avere un design carino e accattivante come tutti gli altri robot in circolazione e anche studiare tutte le tecnologie presenti all’interno del robot. Il robot, infatti, è modulare: ha la vision, la mappatura in navigazione, ha lo speech to text, può quindi parlare ed interagire tramite intelligenza artificiale. Sono tutti moduli che, presi singolarmente, richiedono anni e anni di studio, quindi, è una sfida continua, un work in progress continuo che comunque ci consente di migliorare il prodotto finale, MaRRtina. Il fatto che sia stata sviluppata da noi, azienda romana, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, ci consente di integrare costantemente la ricerca accademica ai nostri sviluppi all’interno di questo robot. Quindi, un altro aspetto sfidante, è certamente quello del costo. Un competitor famoso di MaRRtina che è Pepper, un robot giapponese, costa più di 20.000 euro mentre MaRRtina costa circa dai 10.000 ai 12.000 euro. Oltre a questo, c’è anche l’aspetto del post-vendita. Sistemare ogni componentistica di MaRRtina è molto più semplice che per qualunque altro robot, perché non c’è un software proprietario ma un software open source; questo consente a chiunque di poter mettere mano a questo Robot. Anche a livello di design, è possibile stampare in 3D delle mani o una testa in modalità diverse rispetto a quelle che abbiamo immaginato noi. MaRRtina è, quindi, ampiamente modificabile e scalabile.

 

Quali sono le potenziali applicazioni pratiche di MaRRtina? 

“Le potenziali applicazioni di MaRRtina sono svariate. Può essere utilizzata in ambito educativo per permettere ai ragazzi di comprendere cos’è un robot e cosa può fare un robot sociale, interagire quindi con gli altri. Può essere utilizzato in ambito ospedaliero, per supportare le persone con problemi di apprendimento, quindi, facendo in modo che i ragazzi si sentano liberi di rispondere alle domande di un robot, invece che alle domande di un dottore. Può essere utilizzato anche sulle crociere o in centri commerciali per fare accoglienza, per dare informazioni utili alle persone che hanno necessità di trovare su una crociera, ad esempio, luoghi d’interesse come bar o ristoranti o in centri commerciali per indicare dove è possibile reperire prodotti o particolari articoli.”

 

MaRRtina ha una comprensione reale dell’ambiente sociale all’interno del quale si trova?

“MaRRtina sa dove si trova e cosa c’è intorno a lei grazie alla mappatura in navigazione autonoma e ad una fotocamera intelligente grazie alla quale può capire chi e quante persone ha di fronte, quali sono le loro espressioni e quali i gesti che stanno compiendo: ad esempio se stanno alzando la mano, se si stanno muovendo, se si stanno spostando. MaRRtina ha, dunque, tutta una serie di intelligenze che può attivare a seconda dei task e delle attività che deve svolgere.”

 

Dal punto di vista tecnico, in che modo il vostro robot affronta l’interazione con le emozioni umane e come è addestrato a comprendere e rispondere alle espressioni facciali degli utenti? 

A livello tecnico MaRRtina può capire chi ha di fronte e cercare di interagire perché è in grado di capire se una persona è triste o è sorridente. Se è triste può raccontare una barzelletta, se è sorridente può raccontare altre cose. Riesce a capire, tramite anche un modello di apprendimento, quali sono le azioni migliori da intraprendere in base alle persone che ha di fronte e in base al loro stato d’animo.”

 

Per quanto tempo è possibile interagire con MaRRtina? 

“Anche tutto il giorno. MaRRtina ha una durata giornaliera, quindi va solo ricaricata di volta in volta. Con una semplice ricarica è possibile utilizzarla tutto il giorno. Ovviamente, la capacità di MaRRtina dipende dal tipo di batteria che viene inserita: se si inserisce una batteria di grossa capacità, può interagire anche più di un giorno.”

 

Per quanto concerne gli aspetti etici del vostro lavoro, quali misure avete adottato per garantire un utilizzo sempre responsabile di MaRRtina?

“Per quanto riguarda MaRRtina, un aspetto fondamentale è che è stata programmata per non dire parolacce e per accettare e rispondere a domande più adatte possibili al contesto in cui si trova. Un altro tema fondamentale che riguarda anche MaRRtina è che, essendo dotata di intelligenza artificiale, preoccupa molto il fatto che il robot possa andare contro l’uomo compiendo azioni violente, dopo aver raggiunto un livello d’intelligenza adeguato. In realtà, l’etica della robotica afferma che i robot sono sempre al servizio dell’uomo e mai contro. Questa è una cosa fondamentale, è uno dei principi fondamentali della robotica e per il quale sono programmati questi robot.”

 

Avete degli obiettivi a lungo termine per MaRRtina? Come prevedete di far evolvere il vostro robot sociale in futuro? 

“L’obiettivo principale che ci siamo posti con MaRRtina è quello di poterla consegnare ed installare in tutte le scuole d’Italia. Era, in effetti, anche uno degli obiettivi che ci siamo prefissati insieme alla Sapienza, proprio per diffondere la robotica nel verso giusto. Questi sono robot sociali che consentono di capire cosa può fare un robot e, sicuramente, è interessante che tutte le scuole capiscano e che, anche in proiezione futura, adottino questo tipo di tecnologie per capire cosa può fare un robot e comprendere qual è l’utilizzo di tecnologie come MaRRtina nel sociale.”

 

Da chi avete ricevuto i feedback migliori? 

“Con MaRRtina abbiamo ottenuto ottimi feedback ovunque: agli eventi a scuola, per esempio, i bambini impazziscono appena la vedono, perché si sente molto parlare della figura del robot ma è difficile vederne uno dal vivo; quindi, anche se inizialmente ne sono intimoriti, diventano subito tutti curiosi. Quando la vedono dal vivo vogliono interagire con MaRRtina, vogliono abbracciarla, vogliono avere un contatto in qualsiasi modo con questo robot. Ma anche durante i convegni che facciamo, nelle terapie di gruppo in ambito ospedaliero, riscontriamo un notevole interesse proprio perché non capita spesso di vedere un robot dal vivo, quindi ne sono tutti incuriositi.”

 

MaRRtina si può comprare? 

“Certamente, MaRRtina si può comprare sul nostro sito Robotics3D. È, inoltre, acquistabile sul MEPA per gli acquisti fatti dalla pubblica amministrazione, è acquistabile da qualunque partner si trovi sul territorio italiano. Si tratta di un robot facilmente reperibile in qualunque contesto.”

 

Credete che i robot sociali avranno un ruolo nella nostra società del futuro?  

“Sicuramente i social robot avranno un ruolo fondamentale in un’ottica futura, perché sono stati progettati appositamente per svolgere alcuni task che attualmente vengono svolti dagli umani. Sicuramente ci sarà un incremento di questo tipo di soluzione in qualsiasi tipo di ambito, educativo o, come abbiamo detto, ospedaliero.”

 

La vostra creazione…vi ha mai fatto paura?! 

“Paura no. Diciamo che è un robot particolare, per noi è una nostra creatura e non ci ha mai fatto paura ma, in certi casi, ci ha certamente lasciato sbalorditi per certe risposte e certi atteggiamenti che, visti su un robot, lasciano ecco un po’ perplessi. Però paura no.”

 


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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