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L’agenzia lancia una piattaforma in cui gli utenti possono dare una mano a curiosity e perseverance su marte

Mentre la Nasa si prepara a far decollare il nuovo rover Perseverance (dal 20 luglio) serve aiuto su Marte.

 

Simone Cosimi per Esquire (adattamento) 

L’agenzia spaziale statunitense, che sta vivendo un periodo di assoluta fibrillazione nonostante i blocchi di molte attività di sviluppo e ricerca legati al coronavirus, ha infatti appena lanciato un nuovo strumento online battezzato AI4Mars, ospitato da Zooninverse, che consente a chiunque di etichettare o mappare parti del terreno che circonda Curiosity, a zonzo sul Pianeta Rosso fin dal 2012.

 

Curiosity
Curiosity monitora il Pianeta Rosso dal 2012

 

  • Il Progetto “Spaziale”!

 

Si tratta di una specie di esperimento di machine learning che consente di fatto, alla fine del percorso, di partecipare a chiunque alle manovre del rover e ai suoi movimenti, individuando delle traiettorie sicure fra trappole sabbiose, rocce appuntite e altri ostacoli presenti sulla superficie del quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole.

D’altronde si tratta di uno degli incarichi più complicati per il team che – in un clamoroso smart working – decide e assiste le manovre di Curiosity (così come di tutti gli altri rover, passati come Spirit e Opportunity, e futuri come Perseverance, che fra l’altro si porterà dietro anche un piccolo elicottero marziano).

Basti pensare che lo stesso Spirit, di cui non si hanno più segnali da dieci anni, è finito imprigionato nelle sabbie marziane e dal 2011 la Nasa lo ha abbandonato. Ma anche le ruote di Curiosity sono rimaste danneggiate non poco in questi otto anni di scorribande, proprio a causa delle rocce incontrate sulle sue non sempre sicurissime strade.

 

Rover Curiosity
Grazie alla nuova piattaforma, gli utenti possono manovrare i rover su Marte

 

  • Aiuta la NASA a mappare i percorsi di Curiosity!

 

La Nasa chiede dunque agli utenti di aiutare a mappare i percorsi di Curiosity disegnando bordi e perimetri intorno alle varie aree individuate dalle immagini fornite attraverso l’AI4Mars e assegnare loro dei nomi.

Questo per aiutare un algoritmo, battezzato Spoc (“Soil Property and Object Classification”) a distinguere i diversi tipi di terreno e, a sua volta, a suggerire i tecnici le strade meno pericolose per il Mars Science Laboratory (questo il nome completo di Curiosity).

Un sistema già usato ma che aperto al crowdsourcing del pubblico si spera di migliorare quanto a mole di informazioni e rapidità di caricamento. Serve più aiuto che in altre situazioni simili, come la ricerca sulle auto autonome che facciamo “qui sulla Terra”.

 

Rover Curiosity

 


 

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