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Chi ha inventato l’ascensore?

Un’invenzione straordinaria, che ha cambiato il volto delle nostre città e migliorato la qualità della vita. Scopriamo insieme la sua storia.

Sebbene gli ascensori possano sembrare un’invenzione moderna, i dispositivi utilizzati per trasportare persone o merci in verticale esistono da migliaia di anni.

L’ascensore sin dalla data della sua invenzione ha rappresentato uno strumento simbolo della rivoluzione economica e tecnologica sia dal punto di vista civile sia industriale. Fin dall’inizio, in campo industriale la presenza degli ascensori è stata molto importante infatti con questi è stato possibile trasportare i materiali in modo più veloce, rispetto all’utilizzo di una gru oppure al trasporto manuale.

In campo civile, l’ascensore è stato un preludio alla costruzione dei grattacieli, ideale per raggiungere velocemente anche i piani maggiormente elevati.

L’uso degli ascensori è stato molto importante anche nel settore sanitario, in quest’ambito ha migliorato la salita e la discesa dei pazienti da un piano all’altro e ha anche velocizzato gli spostamenti.

Infine, l’invenzione dell’ascensore ha segnato in modo importante anche la mobilità delle persone con disabilità, infatti ha dato loro la possibilità di accedere adeguatamente ai piani alti senza alcuna difficoltà. Ma come è nato questo importante strumento di spostamento e qual è la storia della nascita dell’ascensore? 

Archimede, chi altri?

Secondo gli scritti di Vitruvio, il matematico greco Archimede – già noto per aver anticipato numerose altre invenzioni – creò un primitivo ascensore nel 236 a.C. che era azionato da funi di sollevamento avvolte attorno ad un tamburo e fatte ruotare da manodopera applicata ad un argano.

Nell’antica Roma, sotto il Colosseo sorgeva un complesso sotterraneo di stanze, recinti per animali e gallerie. A vari intervalli, ascensori alimentati da centinaia di uomini che utilizzavano argani e contrappesi portavano gladiatori e grandi animali attraverso pozzi verticali nell’arena per la battaglia.

I prototipi di Leonardo da Vinci

I prototipi di Leonardo da Vinci sono sicuramente molto importanti nella storia dell’ascensore. Il codice di Madrid I, infatti dimostra come il genio italiano proponesse un sistema innovativo che consentisse gli spostamenti dal basso verso l’alto e viceversa.

Il modello pensato da Da Vinci presentava una piccola staffa per appoggiare i piedi, collegata successivamente a un mulinello che poteva essere azionata con una manovella che a sua volta poteva azionare una delle 4 ruote dentate che erano poste nel blocco centrale.

Il macchinario pensato da Leonardo da Vinci era stato creato per scopi lavorativi, infatti era destinato ai cantieri edili. Durante il 1480 Leonardo progettò anche un prototipo primordiale di argano che è molto simile a quelli che vengono impiegati oggi nel mondo degli ascensori.

Le “sedie volanti” di Versailles

Nel 1743, Luigi XV fece costruire quella che veniva definita una “sedia volante” per consentire a una delle sue amanti di accedere ai suoi alloggi al terzo piano del Palazzo di Versailles.

Il palazzo di Versailles

Allo stesso modo, una “tavola volante” nel suo rifugio château de Choisy ha permesso al re e ai suoi ospiti privati ​​di cenare senza l’intrusione dei servi. Al suono di una campana, dalla cucina sottostante si alzava un tavolo nella sala da pranzo con un pasto elaborato, compreso tutto il necessario.

La svolta: il freno di sicurezza

Entro la metà del XIX secolo, furono disponibili per la vendita ascensori alimentati a vapore o acqua, ma le funi su cui facevano affidamento potevano essere usurate o distrutte e, pertanto, non erano generalmente affidabili per i viaggi dei passeggeri.

Tuttavia, nel 1852, Elisha Graves Otis inventò un freno di sicurezza che rivoluzionò l’industria del trasporto verticale. Nel caso in cui la fune di sollevamento di un ascensore si fosse rotta, una molla avrebbe azionato i nottolini sulla cabina, costringendoli a restare in posizione lungo cremagliere ai lati del vano e sospendendo la cabina in posizione “di sicurezza”.

Il brevetto dell’ingegnoso sistema di sicurezza ideato da Otis (credit: Wikimedia)

Per dimostrare la bontà della sua invenzione, Elisha Graves Otis fece riempire il montacarichi di pesi, dopodiché vi salì sopra e ordinò di sollevare l’intera struttura a circa dieci metri da terra. Giunto all’altezza indicata, con un gesto plateale Otis ordinò di tagliare il cavo che aveva issato il montacarichi. Tra lo stupore generale, venne spezzata la robusta fune di sostegno, condannando a morte certa Otis se il suo sistema non avesse funzionato.

Il video mostra l’esperimento, realizzato in occasione dell’Expo di NYC del 1853

Fortunatamente il dispositivo messo a punto dall’intraprendente ingegnere fece il proprio dovere, arrestando la corsa del montacarichi dopo meno di un metro.

Nel 1857, l’installazione del primo ascensore commerciale per passeggeri di Otis cambiò per sempre  lo skyline del mondo, rendendo i grattacieli una realtà pratica e capovolgendo il valore gli immobili: i più preziosi all’attico, quelli meno, ai piani bassi.

fonti: Laura Schumm per History.com I Wikipedia I AlfaElevatori

foto di copertina: Arisa Chattasa via Unsplash


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