DISPONIBILE PER iOS E ANDROID, “MAGNUS” PERMETTE DI RICONOSCERE UN’OPERA SOLO SCATTANDOGLI UNA FOTO
Vi siete mai trovati davanti a un’opera d’arte senza sapere niente né dell’autore né dell’opera stessa? In casi come questo di solito o fingiamo spudoratamente assumendo l’espressione di chi in realtà ne sa un sacco, oppure diamo un’occhiata veloce e disinteressata passando subito all’opera successiva. Grazie all’app Magnus finalmente le cose cambieranno e non ci troveremo più in situazioni imbarazzanti: basterà inquadrare con lo smartphone l’opera per avere subito un sacco di informazioni utili.
Magnus è la versione di Shazam ma invece di riconoscere i titoli delle canzoni, identifica le opere d’arte di cui non conosciamo l’autore. L’applicazione, disponibile sull’Apple Store e su Google Play Store, offre infatti agli utenti la possibilità di ottenere qualsiasi tipo di informazione su un’opera d’arte scattando una semplice foto. Basta infatti puntare lo smartphone sull’opera che ci troviamo davanti in una galleria o in un museo e immediatamente appariranno sul nostro dispositivo una serie di informazioni utili. Ne conosceremo: titolo, nome dell’artista, materiale e dimensioni, permettendo anche a chi non è esperto d’arte di comprendere le componenti base dell’opera.
Un dettaglio forse ancora più importante è che Magnus mostra anche il valore dell’opera: sia questo il prezzo d’asta o la somma richiesta dalla galleria.
Il progetto prende il nome dal suo ideatore, Magnus Resch, sviluppatore tedesco noto per aver realizzato Larry’s List, il più grande database di arte contemporanea (con oltre otto milioni di opere), e ha incontrato numerose difficoltà durante il periodo di creazione. «Ci sono stati molti ostacoli per dare vita a uno Shazam dell’arte. Questo perché c’è molta più arte nel mondo di quante siano le canzoni. Ci sono voluti tre anni per catalogare tutto».
Il modo in cui funziona è identico a quello di Shazam. Grazie alla tecnologia di riconoscimento delle immagini, è necessaria una semplice foto per scoprire il nome dell’autore del dipinto, che sia Philip Pearlstein o Francis Bacon, e le informazioni relative. Dalla valutazione economica, sino al materiale utilizzato.
Nel dettaglio? Ce lo spiega il suo creatore:
Magnus non è la sola applicazione che ha cercato di catalogare l’intero mondo dell’arte. In un momento in cui Plantnet (Shazam per le piante) e StyleSnap (app di Amazon che sfrutta l’intelligenza artificiale per fare ricerche partendo dalla foto di un vestito) si sono palesate sul mercato, l’arte non avrebbe potuto essere da meno. Tra le novità, Smartify, su cui i musei possono caricare le versioni digitalizzate delle proprie collezioni, e i nuovi progressi di Google Lens (la tecnologia avanzata di riconoscimento delle immagini di Google), che a giugno ha annunciato una partnership con il de Young Memorial Museum di San Francisco.
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L’incontro tra tecnologia e arte non si limita a enormi database, seppur molto intelligenti, e app di riconoscimento: Maker Faire Rome 2019 si arricchisce di un’intera sezione dedicata all’incontro tra arte, scienza e tecnologia: Maker Art. Oltre 25 artisti internazionali e le loro opere saranno in mostra e potranno essere “sperimentate” anche, in qualche caso, direttamente dai partecipanti.
fonte: Dailybest