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Sensibilizzare le aziende all’economia circolare con l’ecodesign

L’Ecodesign è il nuovo modello economico di cui abbiamo bisogno  

All’interno di questo approccio, i processi di produzione sono interamente ripensati e mettono al centro Economia Circolare e Sostenibilità

 

Ecodesign ed economia circolare sono due elementi cardine di un modello economico sostenibile. Una progettazione basata sull’impiego efficiente di risorse e materiali, permette infatti sia di ridurre l’impatto ambientale legato alla produzione, ma contribuisce anche a ridurre la quantità di rifiuti generati, intervenendo su durabilità, riparabilità, possibilità di aggiornamento e riciclabilità dei prodotti stessi. Una buona progettazione, per essere davvero tale, mette quindi al centro i principi dell’economia circolare.

E’ molto difficile spiegare a un’azienda perché dovrebbe spendere tempo e denaro per svilupparsi in questa direzione. L’attenzione alla sostenibilità ambienta, culturale, sociale non è in contrasto con gli interessi economici dell’azienda. L’economia circolare ci offre  l’opportunità di costruire processi di business che non danneggiano l’ambiente e che, d’altra parte, sono accettabili, utili ed economicamente vantaggiosi per le aziende”.

Ma cos’è esattamente l’ecodesign? 

Cos’è l’Ecodesign e perché è fondamentale per fare Economia Circolare in azienda? L’Ecodesign è un modello economico che coinvolge l’intero processo di ideazione, progettazione, vendita sul mercato e smaltimento di un prodotto rispettoso dell’ambiente. All’interno di questo approccio è fondamentale ripensare ai processi di produzione per mettere al centro Economia Circolare e Sostenibilità.

L’ecodesign, design ecologico, è un approccio in cui l’obiettivo è ridurre al minimo l’impatto ambientale di prodotti e servizi e ottimizzare questo impatto durante il loro ciclo di vita. Circa l’80% dell’impatto ambientale di un prodotto o servizio è definito durante la fase di progettazione nello sviluppo del prodotto. Ecco perché è estremamente importante che i designer siano consapevoli della loro responsabilità e conoscano i principi e le possibilità del design ecologico e circolare.

I principi dell’Ecodesign

I principi dell’ecodesign si applicano a tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, con l’intento di ridurne l’impatto ambientale complessivo: dall’approvvigionamento e impiego delle materie prime, che devono essere riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili e non tossiche; alla loro lavorazione nel processo produttivo e alla distribuzione, che devono rispettare la direttiva dell’UE sull’ecodesign (Direttiva 2009/125/CE), in termini di efficienza energetica (ridotto consumo energetico nella fasi produttive) e di ridotto impatto ambientale. Anche il consumo del prodotto e la possibilità di riutilizzo concorrono nel definirlo eco e sostenibile: il ciclo di vita del prodotto deve poter essere allungato il più possibile, attraverso il riciclo e/o il riutilizzo dei suoi componenti. In alternativa il prodotto dovrà risultare biodegradabile al 100%, in modo da rientrare completamente nel ciclo naturale.

L’ecodesign è la nuova frontiera del design

L’ecodesign muove dalla convinzione che in futuro sarà impossibile progettare senza tenere conto del ciclo di vita completo dei prodotti. Grazie alla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), potrà essere valutato l’intero ciclo di vita dei prodotti e come questi “interagiscono” con l’ambiente, comprendendo le fasi di preproduzione (origine dei materiali), produzione, distribuzione, uso e riuso, smaltimento finale.

Si tratta di una procedura standardizzata a livello internazionale secondo le norme ISO 14040 e 14044. Alla base della logica LCA c’è l’ottica di sistema che consente di comprendere e gestire la complessità della filiera, a monte e a valle del processo di produzione. Vengono quindi individuate le criticità nell’intero ciclo di vita del prodotto, per ipotizzare soluzioni volte al risparmio e al recupero di energia e materiali.

L’ecodesign in Italia

L’ENEA, con l’obiettivo di rendere disponibile questa metodologia ad un più vasto pubblico di utenti ed in particolare alle piccole e medie imprese, ha realizzato due strumenti on-line che consentono l’applicazione di LCA ed Ecodesign in maniera semplificata. Si tratta di:

  • eVerdee (Quick LCA) che permette di identificare gli aspetti ambientali significativi dell’intero ciclo di vita del prodotto e di valutare le azioni migliorative da introdurre;
  • Tespi (Quick Ecodesign) che permette di eseguire un’analisi di screening su opzioni multiple di sviluppo del prodotto.

Queste tecnologie implicano un cambiamento di mentalità. Si comincia a pensare in modo diverso. E quando si comincia a pensare in modo diverso, si prendono decisioni in modo diverso e, di conseguenza, non si può più lavorare come si faceva prima. Mettere in pratica i principi dell’economia circolare e i processi dell’ecodesign ha un impatto positivo per le aziende e contribuisce a sensibilizzarle.

L’ecodesign in Europa

Diversi paesi europei, da sempre piuttosto all’avanguardia in termini di design e attenzione alla sostenibilità come la Finlandia, la Svezia, i Paesi Bassi, hanno adottato regolamenti, politiche e strumenti specifici. 

A livello europeo, un progetto finanziato, Ecodesign Circle 4.0 ormai dal 2016 lavora per portare informazione, conoscenza, esperienza e formare sul tema anche professionisti e impresi in molti altri paesi. 

L’obiettivo di EcoDesign Circle 4.0 è aumentare la disponibilità di designer e aziende a sviluppare strumenti e approcci all’economia circolare basati sui servizi. Per poter promuovere ulteriormente il pensiero circolare, dobbiamo prestare attenzione anche alla digitalizzazione; sarà ad es. consentire l’utilizzo di diverse piattaforme di servizi digitali.

EcoDesign Circle 4.0 collega e mette in rete vari attori, ad es. professionisti del design, dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile, imprese, scuole e università, organizzazioni di design. Il progetto si sforza di aumentare la comprensione e le competenze di vari gruppi di interesse nell’economia circolare e nella progettazione ecologica/sostenibile. Abbiamo bisogno di più professionisti che padroneggino i metodi del pensiero progettuale e dell’economia circolare. È inoltre necessario aumentare la consapevolezza dell’ecodesign da parte sia del pubblico che dei decisori politici poiché l’ecodesign consente il passaggio dal business lineare all’economia circolare. 

Il video lo racconta bene:

Nei primi tre anni, i partner provenienti da Germania, Estonia, Finlandia, Lituania, Polonia e Svezia hanno ospitato mostre e workshop, hanno offerto consulenza e programmi educativi e hanno creato reti. Dal 2019 al 2021, con la new entry di un partner russo, i paesi partner del progetto hanno adattato e promosso vari strumenti e format di workshop sviluppati nella prima fase, come l’EcoDesign Sprint, per renderle disponibili ad un più vasto bacino di soggetti e imprese che desiderino approfondire le proprie competenze ambientali e progettuali.

Poiché i servizi e le piattaforme digitali svolgono un ruolo centrale nello sviluppo dei moderni modelli di business circolari, sono stati resi il fulcro del progetto di estensione “EcoDesign Circle 4.0” e ora tool e risorse sono disponibili online.

fonti: Confindustria.it I Ecodesign Circle 4.0 

foto di copertina via Ecodesign Circle 4.0 website

 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera, si impegna da ben otto edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.

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