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Il precursore sismico elettromagnetico inventato dagli studenti di Assisi

terremoto

In una scuola Umbra a punto un dispositivo che monitora le variazioni del campo magnetico

Un precursore sismico elettromagnetico (Seismic Electromagnetic Precursor o SEP) che potrebbe essere in grado di prevedere un forte terremoto, osservando una rilevante emissione elettromagnetica locale. Questo l’obiettivo del progetto cui hanno lavorato i 23 studenti della 4A, dell’Istituto Istruzione Superiore M.Polo – R. Bonghi – di Assisi. Il sistema di rilevazione di onde elettromagnetiche è costituito da un sensibile sensore di campo magnetico da un circuito di condizionamento del segnale  e da un sistema di acquisizione e conversione A/D basato sulla tecnologia Arduino. I dati rilevati vengono memorizzati in un archivio database per poter poi essere studiati e graficizzati. Lo scorso anno gli studenti della scuola hanno partecipato con il progetto Tavola Vibrante, in grado di simulare le oscillazioni proprie dei terremoti per meglio comprenderne le azioni sulle strutture degli edifici. Quest’anno abbiamo deciso di allargare le loro competenze anche con lo studio dei cosiddetti “precursori sismici”, lavorando sulle variazioni del campo magnetico.

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Variazione di segnali elettrici ed elettromagnetici

“E’ successo che in diverse occasioni – hanno spiegato i docenti che si sono occupati del progetto – si è riscontrato che terremoti e attività vulcanica sono associati alla emissione o alla variazione di segnali elettrici ed elettromagnetici (segnali EM) di origine naturale. Negli ultimi decenni osservazioni effettuate in molte aree del mondo hanno permesso di raccogliere una grande quantità di segnali che mostrano variazioni EM associabili a eventi tettonici e vulcanici. Il mondo della ricerca è impegnata a trovare meccanismi teorici per studiare la correlazione tra questi segnali EM con gli eventi tettonici e vulcanici che li genererebbero”.

Sensibili al tema

“Il nostro Istituto – hanno precisato ancora – coinvolto direttamente negli eventi sismici del 1997 e del 2016, ha sviluppato una sensibilità ed un interesse al fenomeno dei terremoti. Già nell’anno 2000, quando erano attivi i corsi di Elettronica e Elettrotecnica  si è dotato di due stazioni sismografiche a pendolo verticale orientate secondo le direzioni N-S  e E-O. Con l’accorpamento degli Istituti e la presenza del corso CAT (Costruzione Ambiente e Territorio) questa sensibilità allo studio dei terremoti e al comportamento degli edifici si è rafforzata conseguendo anche nozioni teoriche più pertinenti”. 

 

IN COLLABORAZIONE CON NINJA.IT