il progetto di una startup italiana per Ridurre stress e percezione del dolore nei bambini
Un progetto che utilizza la Realtà Virtuale come supporto terapeutico ai bambini con patologie oncologiche, che fornisce dati ai medici sulle capacità psicomotorie dei piccoli degenti e consente di trasformare la terapia in gioco. Il device, un videogioco, si chiama TOMMI e a svilupparlo è stata nel 2017 Softcare Studios (è il primo progetto) una startup italiana che si occupa di digital health e che ha l’obiettivo di migliorare l’esperienza terapeutica e l’aderenza alla terapia dei pazienti usando la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale. Il team della società è composto da 9 persone, tra cui Christian Currò, ingegnere biomedico e COO (si occupa di Project Management & Business), Valentino Megale, PhD in neurofarmacologia e CEO, Gianfranco Damato, sviluppatore software, il CTO Bruno Lenzi (si occupa di Product Design, VR & Data Scientist) e Chiara Aielli, ingegneri elettronici. Il team ha già avviato anche altri progetti, come Open BioMedical Initiative, di cui Bruno Lenzi, Currò e Valentino Megale sono fondatori.
Ridurre lo stress e la percezione del dolore
TOMMI è un videogioco realizzato in realtà virtuale. Per utilizzarlo bisogna indossare un visore adatto, in questo caso il Google Daydream. Il gioco è progettato per ridurre lo stress e la percezione del dolore nei bambini malati di cancro e nei loro parenti, giocando anche a distanza, durante la terapia. TOMMI non è un dispositivo medico, non fa diagnosi, ma analizza anche tutta una serie di comportamenti motori e psicologici che si possono ricavare grazie al gioco e che suggeriscono allo staff medico come variano nel tempo queste performance. Saranno poi gli stessi medici a decidere di approfondire con dei test specifici, nel caso in cui ci siano variazioni sospette di queste performance.
Distogliere dalle emozioni negative
Dietro lo sviluppo di Tommi il sostegno di pubblicazioni scientifiche e ricerche che stanno dimostrando come la Realtà Aumentata riesca a offrire esperienze con effetti positivi sulla mente dei giocatori, perché è più coinvolgente di altre soluzioni tradizionali. Proprio il coinvolgimento e la profondità dell’esperienza sono fondamentali per distogliere con efficacia i pazienti dalle emozioni negative che vivono in ospedale, per rilassarli in un ambiente, quello digitale, sicuro e controllato. In pratica, unita alla gamification si trasforma la routine della terapia in un gioco.
E’ nato così
TOMMI è stato sviluppato dopo la partecipazione ad un hackathon di 24 ore organizzato a Roma dalla multinazionale farmaceutica Merck. Il team si è aggiudicato il secondo posto e la possibilità di prendere parte al Merck Accelerator Program a Darmstadt, in Germania: 3 mesi preziosi per sviluppare il business model e la possibilità per il team di confrontarsi con realtà internazionali e iniziare a costruire un network di ospedali e specialisti sia in Italia che in Germania.
IN COLLABORAZIONE CON NINJA.IT