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Bender di
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Bender di Futurama è ora uno smart speaker

Un maker ha rilasciato i progetti per creare uno smart speaker a tema Futurama

Zen_Kong, questo il nome del maker, ha trasformato il robot Bender in un assistente vocale.

Futurama è una sitcom animata statunitense, creata da Matt Groening, già autore dei Simpson, nel 1999 fino al 2003 per la Fox e riproposta da Comedy Central dal 2008 al 2013. In Italia è stata trasmessa da Italia 1 e Fox. La serie è ambientata nella New York dell’anno 3000 (chiamata in italiano Nuova New York e in inglese New New York) e racconta le avventure di Philip J. Fry, fattorino di una pizzeria che finisce accidentalmente in una capsula per il sonno criogenico risvegliandosi mille anni dopo e iniziando così una nuova vita nel futuro. L’elemento caratteristico della serie è rappresentato dalle molte allusioni e parodie ispirate dalla letteratura e cinematografia fantascientifica. Molti spunti umoristici nascono da una visione assurda ed esasperata della tecnologia e di come gli uomini si trovino a convivere con robot e creature aliene che posseggono i loro stessi vizi e virtù.

Uno dei protagonisti di Futurama, Bender, si e’ meritato un progetto di making tutto per lui, che lo trasforma in assistente vocale.

Il progetto è basato su parti stampate in 3DRapsberry Pi Zero W e non necessita di una connessione ad internet per funzionare.

Per dimostrare il funzionamento della sua creazione, Zen_Kong ha condiviso un video dimostrativo dove mostra alcune risposte prese direttamente dallo show.

 

Bender di Futurama

 

Per permettere a tutti di ricreare questo divertente marchingegno, Zen_Kong ha messo a disposizione sul sito Thingiverse i progetti per la stampa 3D delle varie componenti.

La realizzazione effettiva non è comunque alla portata di tutti. Sono necessarie diverse stampanti 3D per fare la testa e le parti traslucide capaci di far passare la luce, come gli occhi e i denti.

Per quanto riguarda il “cervello” di questo speaker, la scelta è invece caduta sull’economico Raspberry Pi Zero W.

Su questo micro-computer gira il programma di riconoscimento vocale Pocketsphinx, che non necessita di una connessione ad internet e lavora completamente offline. A questo programma sono abbinate alcune linee di codice in Python (disponibili su GitHub) che riconoscono i comandi e riproducono la risposta appropriata.

Se non vedi l’ora di liberarti di Google Assistant o di Alexa non ti resta che seguire i diversi link alle risorse necessarie per costruirla. Buon making!

(p.s. se ti riesce, ci aspettiamo che tu risponda alla Call for Makers di Maker Faire Rome 2020 e la faccia conoscere al mondo)

fonte: Giovanni Natalini per TechPrincess

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