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Maker Faire Rome confermata: 18- 20 ottobre

Maker Faire Rome – The European Edition confermata dal 18 al 20 Ottobre

 

Sebbene la storica casa editrice della rivista Make che organizza la fiera a Bay Area e a New York, sia in un momento il stallo, #MFR19 continua il suo percorso poiché organizzata indipendentemente e solo su licenza.

Massimo Banzi, fra i “padri” del processore Arduino e curatore dell’edizione Europea che si tiene a Roma dal 18 al 20 ottobre 2019 dichiara: “Da Roma a Tokyo fino a Shenzhen, le edizioni più importanti hanno la licenza del marchio e sono rette da logiche ed ecosistemi diversi”    

di JAIME D’ALESSANDRO Repubblica 

  ROMA – La notizia ha fatto il giro del mondo: Maker Media, la casa editrice della rivista Make e organizzatrice delle due Maker Faire americane principali, in California e a New York, è vicina al fallimento. Dale Dougherty, a capo della compagnia, al sito TechCrunch  ha confermato le difficoltà così come il licenziamento delle 22 persone che lavoravano nell’azienda e la cessazione momentanea di ogni attività. A tredici anni di distanza, dopo che le stampanti 3D sono diventate di dominio pubblico, almeno oltreoceano qualcosa si è inceppato e quella che doveva essere una grande rivoluzione rischia ora di perdere il suo centro.

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— Maker Faire Rome – The European Edition (@MakerFaireRome) 29 maggio 2019

 

INTERVISTA  MASSIMO BANZI

Massimo Banzi, uno dei “padri” del processore open source Arduino e fra i curatori dell’edizione europea della Maker Faire Rome , ci tiene però a sottolineare che le difficoltà di Maker Media non significano la fine dei maker né delle Marker Faire. Quello che sta succedendo è stato mal interpreto”, precisa Banzi. “Un’azienda, Maker Media, che ha sia la rivista Make sia il marchio Maker Faire e che ne organizza due a New York e nella Bay Area, attraversa un momento difficile. Le altre fiere, le più grosse sono quelle di Roma, Tokyo e Shenzhen, hanno la licenza di quel marchio e sono rette da diversi ecosistemi. Qui da noi ad esempio è organizzata dalla Camera di commercio di Roma con il supporto del Mise attraverso l’Italian Trade Agency. Insomma, son cose diverse”.   CONTINUA A LEGGERE  L’INTERVISTA SU REPUBBLICA
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