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Abitare circolare: Reimmaginare gli scarti come beni comuni e futuri asset culturali

Al via la nuova call di Abitare Circolare, per best pratice legate alla rigenerazione dei rifiuti e al ruolo che giocano nell’abitare le nostre città. 

 

Abitare Circolare è un progetto dell’Associazione Esperimenti Architettonici: l’obiettivo è attivare un confronto sul tema degli scarti e dei rifiuti in relazione alle condizioni dell’abitare nel XXI secolo. 

Nell’ultimo decennio, si è parlato con sempre più insistenza di economia circolare, un modello di produzione e consumo che implica condivisione, riutilizzo, riparazione e dei beni esistenti al fine di farli vivere il più a lungo possibile. In questo modello, è chiaro, il tema dei rifiuti è sempre più importante. Come impattano i rifiuti nella pianificazione urbanistica? In che modo l’architettura può supportare questo nuovo modello? E ancora, come può l’architettura farsi portavoce di un modello di produzione e consumo sempre più sostenibile?

Il progetto “Abitare Circolare”

Nato in seno a una serie di eventi e riflessioni scaturite in sede del Padiglione Italia “Comunità Resilienti” alla 17ma Biennale di Venezia, Abitare Circolare esprime la consapevolezza di assumere i rifiuti come parte del patrimonio culturale e naturale e quindi di un sistema complesso utile a promuovere lo sviluppo sostenibile delle città e dei territori.

Grazie al contributo di decine di professioniste e professionisti, e ancor più casi studio, Abitare Circolare è la prima indagine approfondita sul tema dell’economia circolare, del rifiuto e della sostenibilità e del loro ruolo nella progettazione e costruzione della città. 

Il valore degli scarti e dei rifiuti nelle condizioni dell’abitare contemporaneo

Abitare Circolare è un progetto promosso da Esperimenti Architettonici e che ha l’obiettivo di attivare un confronto sul tema degli scarti e dei rifiuti in relazione alle condizioni dell’abitare nel XXI secolo, con un focus in particolare sul territorio della Regione Puglia ma con uno sguardo che si allarga ad ogni altro contesto gegografico.

Il progetto fa parte di #InAgenda, un programma che comprende una serie di appuntamenti attraverso cui l’associazione intende porre l’attenzione su alcuni tra i temi più urgenti presenti nell’agenda urbana delle città e sollecitare, in particolare, l’attenzione di professionisti e i decisori politici.

Uno sguardo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

La crisi dei rifiuti urbani è al centro delle agende urbane e politiche globali, come dimostrano i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite o il Green Deal dell’Unione Europea. 

In che modo le discipline di Abitare Circolare possono offrire risposte multiscalari? Quali sono le strategie e i modelli virtuosi attualmente in atto? In una fase strategica come quella attuale, Abitare Circolare intende raccogliere riflessioni ed esperienze che propongono una prospettiva sui rifiuti basata su un approccio relazionale e sul modello dei beni comuni, a partire da tre assunti principali:

​​1. Il rifiuto è informazione incorporata nella materia 

Nell’attuale modello lineare take-make-dispose questo valore informazionale è spesso invisibile e disperso. La Dichiarazione Universale dei Diritti Materiali (UDMR) ed il Passaporto dei Materiali sono alcuni esempi di nuovi preziosi strumenti che contribuiscono a definire un cambio di paradigma orientato alle relazioni e che vede i materiali trasformarsi in servizi, i prodotti in banche di materie prime e, infine, gli edifici in depositi temporanei.

2. Per una nuova relazione società-rifiuto

Mettere in discussione l’equazione dominante rifiuto=risorsa, poiché perpetua una logica estrattiva e consumistica, per analizzare gli scarti urbani come common-pool resources (CPR), cioè secondo la prospettiva dei beni comuni, a partire dagli studi di Elinor Ostrom.

3. Un nuovo patto tra scarti e città, verso un’architettura civica

Delineare un ambito strategico che attua una inedita sintesi tra azioni di upgrading fisico degli spazi, combinate con processi di creazione di valore civico e di innovazione sociale.

OPEN CALL “Abitare Circolare”

Vuoi condividere la tua esperienza e contribuire al dibattito su transizione ecologica, Next Generation EU, Green Deal e Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite?

Abitare Circolare è anche un libro, pubblicato da D Editore a febbraio 2023 con il supporto della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, che ora cerca nuovi progetti/processi/pratiche da mappare e inserire nella pubblicazione

Chi può partecipare

La nuova Open Call cerca ulteriori progetti/processi/pratiche da inserire nella pubblicazione.

La partecipazione alla call è rivolta a singoli o gruppi direttamente coinvolti (soggetto leader – attuatore – partner) nel progetto, pratica o processo che si intende candidare per la pubblicazione. L’organizzazione non si assume alcuna responsabilità sulla veridicità delle informazioni trasmesse.

Cosa si ‘vince’

La proposta di progetto/processo/pratica potrebbe entrare a far parte della pubblicazione “Abitare Circolare” e ispirare altri a seguirne le orme.

Come partecipare

Compila la SCHEDA e contribuisci a rafforzare l’equazione scarto=bene comune! 

La scheda deve essere salvata in formato .doc o .docx e inviata in allegato via mail avente oggetto “Open Call Abitare Circolare 2023″ all’indirizzo info@esperimentiarchitettonici.it.

Ricordati di completarla in ogni parte e di firmarla!

La Open Call scade sabato 11 novembre 2023 alle 23.59 (CEST)

fonte: Esperimenti Architettonici

immagine di copertina: Esperimenti Architettonici


 

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