Sono sempre più numerosi gli artisti che si avvalgono delle tecniche di stampa 3D
Dagli artisti di Maker Art ai designer della Milano Design Week, sono sempre più numerosi quelli che scelgono tecniche di stampa 3D per la propria arte
La stampa 3D dà un significato completamente nuovo al detto “l’arte non conosce confini”, dimostrando che le nuove tecnologie e la creatività sono in realtà molto compatibili, contrariamente alla credenza popolare.
Accade perché l’uso della manifattura additiva consente agli artisti di fare un ulteriore passo avanti nel loro processo creativo. Parola chiave è ‘libertà di progettazione’: lavorare con processi di manifattura additiva consente la realizzazione di geometrie altamente complesse con un elevato livello di dettaglio. Vantaggi che possono essere utilizzati per creare repliche per i musei, ad esempio.
Ma l’applicazione della stampa 3D nel settore artistico non si limita affatto a questo scopo. Sempre di più, l’attenzione si concentra sull’oggetto prodotto in modo additivo. La tecnologia viene sempre più percepita dagli artisti come uno strumento grazie al quale la realizzazione di un’idea non conosce praticamente limiti, tranne quello della gravità.
Ti presentiamo alcuni esempi di artisti e di loro lavori che crediamo illustrino bene l’importanza della stampa 3D per l’arte.
Hypnerotomachia Naturae
La scultura “hypnerotomachia naturae”, realizzata da Stefan Maier e Giacomo Pala sotto la supervisione di Bart Lootsma presso l’Institute for Architectural Theory dell’Università di Innsbruck, ricorda a prima vista un kit di costruzione. E volutamente: perché la costruzione modulare vuole ricordarci la connessione e le contraddizioni del rapporto dell’uomo con la natura e la tecnologia.
Hypnerotomachia è stato realizzato in concreto in collaborazione con concr3de ed esposto nel 2020 nell’ambito della mostra ‘bellezza prima della saggezza. la conoscenza dell’arte e l’arte della scienza’ al Tiroler Landesmuseum di Innsbruck.
In mostra c’era una moltitudine di singole parti, collegate tra loro per formare un grande insieme. I singoli oggetti avevano lo scopo di ricordare allo spettatore tematicamente la diversità di utopie, miti e culture.
Equinox di Mat Collishaw a Expo Dubai 2020
Per l’Expo mondiale 2020 a Dubai, che a causa della pandemia si è in realtà tenuta a partire da ottobre 2021, l’artista Mat Collishaw ha pensato a qualcosa di speciale con l’opera “Equinox”.
In un’illusione ottica, un gigantesco fiore di loto al centro del Padiglione Terra prendeva davvero vita. I fiori ruotavano, gli insetti giravano e svolazzavano intorno al fiore, impollinandolo. Affinché questa danza ecologica potesse avere successo, lo zootropio alto cinque metri e largo tre si apriva e si chiudeva con l’aiuto dell’idraulica.
I petali sono stati tutti stampati in 3D. Non si sa quale processo abbia utilizzato l’artista per la realizzazione, ma sappiamo che Collishaw ha in passato realizzato uno zootropio per la Galleria Borghese di Roma in collaborazione con l’azienda spagnola Sicnova 3D.
Una replica stampata in 3D del David di Michelangelo
Creato appositamente per l’Expo mondiale 2020 a Dubai, il padiglione italiano ha prodotto una replica del David di Michelangelo utilizzando la tecnologia 3D. Alla base del progetto ci sono il dipartimento di ingegneria dell’Università di Firenze e il gruppo industriale svedese hexagonal. La statua stampata in 3D, che rappresenta l’eroe biblico Davide mentre si avvicina alla sua battaglia con il gigante Golia, ha le stesse dimensioni dell’originale, alta oltre 5 metri.
Per digitalizzare completamente il lavoro, sono state necessarie migliaia di scansioni. Per quanto riguarda la stampa, gli organizzatori del progetto hanno deciso di suddividere l’opera in 14 pezzi stampabili. Sono stati stampati con resina acrilica e poi assemblati da restauratori d’arte usando colla e polvere di marmo.
Il lavoro complesso e articolato che è stato realizzato è ben spiegato nel video:
L’Orchestra Silenziosa
Sviluppata da Peter Lang e da esperti di acustica dell’Università di Scienze Applicate di Rosenheim, Silent Orchestra è una scultura stampata in 3D. Ispirata ai nidi di vespe e calabroni, l’opera funge da assorbitore acustico.
Composta da tubi di diverse dimensioni, Silent Orchestra è stato stampata in 3D utilizzando il processo FDM. Per fare ciò, Peter Lang ha prima disegnato a mano il contorno dell’oggetto in ogni strato su fogli di vello di 3 x 6 metri prima di scansionarli. Quindi, in collaborazione con Additive Tectonics, l’assorbitore acustico è stato stampato in 3D dal biopolimero Arboblend di Tecnaro, che è al 100% a base naturale. Un’opera d’arte unica e sostenibile, capace di assorbire il suono, che unisce il meglio dell’artigianato e delle nuove tecnologie.
Mobili stampati in 3D di MAD Architects alla Milano Design Week
Durante la Milano Design Week, MAD Architects, con sede a Pechino, ha presentato il suo progetto di arredamento stampato in 3D. Per il progetto, lo studio ha reinterpretato il mobile iconico di Christian Dior, la Medallion Chair.
Utilizzando la tecnologia di stampa 3D, lo studio di progettazione è stato in grado di rappresentare il set di sedie in movimento. Secondo i designer, le sedie in poliuretano stampate in 3D, intitolate “Meteor”, servono come riflessione sul tempo e sullo spazio.
fonte: 3dnatives I Maker Art
immagine di copertina: Osman Talha Dikyar via Unsplash
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