Chip Neuralink: una tecnologia che potrebbe curare anche alzheimer e parkinson
Il Chip Neuralink – la società che ci sta lavorando – e’ la più recente sfida di Elon Musk
Elon Musk non riesce a trattenersi dallo stuzzicare la comunità scientifica, come e’ nel suo stile, che abbiamo imparato a conoscere (non neghiamo di essere suoi grandi fan, noi di Maker Faire Rome – The European Edition). E’ recentissima, infatti, una sua affermazione che non ha lasciato indifferente la comunità di appassionati di musica e i fautori del movimento transumanista.
L’ispirazione: il transumanesimo
Il Transumanesimo (o transumanismo, a volte abbreviato con >H o H+ o H-plus) è un movimento culturale che sostiene l’uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive dell’essere umano, e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l’invecchiamento, in vista anche di una possibile trasformazione post umana.
Neuralink e il suo chip
Neuralink, lanciata da Musk nel 2019, sembra ricalcare perfettamente questo orientamento ma, mentre gli organi societari mantiene il massimo riserbo sulle sue ricerche e operazioni, Musk non manca mai di far trapelare piccole porzioni di informazioni capaci pero’ di incendiare, letteralmente, le discussioni.
Scopri di piu su Neuralink in questo video:
Solo qualche giorno fa, lo scienziato Austin Howard, citando un annuncio di lavoro per una posizione in Neuralink, postato proprio da Musk, gli chiedeva in un tweet “se le implementazioni di Neuralink avrebbero permesso di ascoltare musica direttamente dai chip che il progetto prevede di impiantare” e si complimentava per l’eventualità.
Per tutta risposta, il laconico “si” di Elon Musk scatenava moltissime speculazioni. Musk si e’ detto è pronto a rivelare maggiori dettagli sul progetto a partire da agosto, e ha iniziato a svelare lentamente piccoli dettagli. Si e’ spinto anche ad affermare che Neuralink “potrebbe aiutare a controllare i livelli ormonali e usarli a nostro vantaggio” (migliorati capacità e ragionamento, sollievo dall’ansia, ecc.).
Un research paper a firma dello stesso Elon Musk supporta ulteriormente questa ricerca e ne descrive in maggior dettaglio le specificità. La tecnologia Neuralink si concentrerà sul miglioramento della vita delle persone che soffrono di malattie e disturbi cerebrali come l’Alzheimer e il Parkinson.
L’impianto del chip Neuralink
Secondo Musk, l’operazione di inserimento del chip assomiglierà in qualche modo alla chirurgia oculare Lasik.
La procedura sarà parzialmente gestita da un robot neurochirurgo, si legge nei dettagli del documento di ricerca. “Ogni elettrodo potrà essere inserito individualmente nel cervello con precisione microscopica, per evitare la vascolarizzazione superficiale e risultare maggiormente efficace nel colpire regioni cerebrali specifiche.
L’array di elettrodi è confezionato in un piccolo dispositivo impiantabile che contiene chip personalizzati per l’amplificazione e la digitalizzazione a bassa potenza”, prosegue lo studio.
Test in progress
Mentre gli auricolari “invisibili” sono in circolazione da un po’, questo è il primo tentativo di bypassare completamente un device acustico ed affidarsi ad un chip impiantato direttamente.
Alcuni test sono già stati avviati, sugli animali. Test sull’uomo dovrebbero essere iniziati quest’anno, ma non ne sono stati comunicati ancora aggiornamenti. In ogni caso, Neuralink ha annunciato che condividerà ulteriori informazioni il prossimo 28 agosto, e noi saremo in prima fila!
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