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un progetto di stampa 3D cambia la vita di tante persone in Sierra Leone

L’accesso ad alcuni servizi sanitari nei paesi africani può essere molto limitato. La stampa 3D si sta rivelando uno strumento insostituibile per la qualità della vita di tante persone.

 

In Africa Occidentale, in Sierra Leone, un bel progetto unisce esperti di stampa 3D e autorità sanitarie locali per facilitare l’accesso ad arti prostetici.

L’accesso ai servizi protesici è molto limitato nei paesi a basso e medio reddito. Le strutture per la produzione di protesi non sono a portata di mano o troppo costose. Gli attuali flussi di lavoro manuali dipendono fortemente dall’esperienza e dalle capacità del protesista, il che implica difficoltà nella garanzia della qualità, nella standardizzazione e nella scalabilità.

3D Sierra Leone è un progetto olandese nato nel 2018 per migliorare le strutture protesiche nei paesi a basso e medio reddito. In collaborazione con il 3D-Lab presso il Radboud University Medical Center di Nijmegen, ha allestito un laboratorio 3D pilota presso l’ospedale Masanga nella Sierra Leone rurale. Si tratta di un progetto senza scopo di lucro per produrre protesi per le persone bisognose. 

L’arto stampato in 3D indossato da una paziente 

 Il progetto

Quello che il progetto applica è la progettazione assistita da computer (CAD) e la produzione assistita da computer (CAM) per produrre protesi a basso costo. Utilizzando tecniche CAD-CAM, il processo di produzione è coerente e veloce. L’intero processo può essere automatizzato seguendo un flusso di lavoro di progettazione standardizzato che include algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) per la simulazione e la previsione della ‘presa’ specifica del paziente. L’adattamento della protesi diventa meno dipendente dalle capacità e dall’esperienza del singolo protesista, aumentando così i tassi di successo di adattamento del paziente alla sua protesi.

L’obiettivo principale è quello di consentire a persone in loco di produrre protesi in modo indipendente. Semplici flussi di lavoro digitali automatizzati, che utilizzano sistemi di simulazione e previsione basati sull’intelligenza artificiale, potrebbero offrire una soluzione per migliorare l’adattamento protesico nelle regioni scarsamente servite in tutto il mondo.

La fase di scansione

La sostenibilità dell’iniziativa

Una delle maggiori sfide è rendere il progetto sostenibile. L’obiettivo finale è che persone in loco siano in grado di realizzare le protesi in modo indipendente. Per questo, si sta ora sviluppando un nuovo software che consentirà un flusso di lavoro di produzione molto semplice.

Inoltre, si vuole rendere le protesi il più economiche possibile. Una protesi della parte inferiore della gamba ora costa circa 90 USD in materiali. Non sembrano molti soldi, ma la maggior parte delle persone in Sierra Leone non può permettersi questo importo. Quindi la sfida è raccogliere abbastanza soldi per fornire a queste persone una protesi. Nel breve termine, pertanto, il progetto dipende dalle donazioni private. 

Una soluzione è creare diverse versioni del programma 3D Pro Flow, di complessità variabile e quindi adatte a tutti i paesi, qualsiasi il loro livello di competenza.  Il 3D Pro Flow può essere venduto in paesi in base al reddito. In questo modo, si spera che l’intero progetto possa restare senza scopo di lucro ma anche in grado di sostenersi economicamente, grazie a un modello per il quale i paesi più ricchi possono contribuire alla realizzazione delle protesi nei paesi più poveri.

Guarda il video per conoscere il progetto nel dettaglio: 

Sviluppi futuri

Per ogni sviluppo futuro, è necessario misurare l’impatto del progetto in ogni suo aspetto:

(1) Il primo obiettivo misurabile è il numero di pazienti che si riesce a soddisfare: circa 70 persone subiscono un’amputazione ogni anno all’ospedale di Masanga; tutte devono avere la certezza di una protesi realizzata localmente, in modo indipendente

(2) Potenziamento del servizio, con un’officina mobile per fornire assistenza protesica anche in aree remote

(3) Aggiungere altri partner in altri paesi, per ampliare il progetto nel corso del 2024. Ciò porterà alla creazione di più workshop e possibilmente all’avvio di collaborazioni con grandi organizzazioni come la Croce Rossa e Medici Senza Frontiere. Un processo di produzione semplificato automatizzato e un’infrastruttura di protesi stampate in 3D potrebbero essere utilizzati da queste ONG in tutto il mondo

(4) Tutti i risultati scientifici e clinici sono pubblicati su riviste scientifiche internazionali sottoposte a peer review 

(5) Le persone con disabilità saranno impiegate attivamente come forza lavoro, ove possibile. Per garantire la scalabilità del progetto è importante lavorare in stretta collaborazione con il Ministero della Riabilitazione in Sierra Leone.

La stampa 3D offre l’enorme vantaggio di velocizzare la produzione, rendendola anche più economica. Il processo di produzione può ora essere integralmente digitale e ciò offre la possibilità di automatizzare e standardizzare maggiormente, consentendo a persone con conoscenze limitate di computer e protesi di realizzare protesi a basso costo.

Come contribuire

La conferma dell’importanza e dell’unicità del progetto è stata riconosciuta nel 2021 al festival cinematografico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dove ha vinto il 1° premio nella categoria innovazione.

Sarebbe di grande aiuto se le persone volessero donare denaro al progetto per i costi dei materiali e degli strumenti. Per 90 USD, è possibile realizzare una protesi della gamba. Con questa donazione è possibile cambiare completamente la vita di una persona. Una parte delle donazioni viene anche utilizzata per la formazione del personale on site e degli studenti che studiano riabilitazione e fisioterapia, indispensabili nel processo di affiancamento dei pazienti. 

Se desideri contattare 3DSierra Leone o saperne di più sul progetto, puoi visitare il sito Web > https://www.3dsierraleone.com/ 

fonte: 3DPrintingFoundation

immagine di copertina: 3DSierraLeone


 

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