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Make to Care: annunciati i progetti finalisti del contest

Scopri i finalisti del contest realizzato in collaborazione con Sanofi per promuovere lo sviluppo di soluzioni innovative in grado di migliorare concretamente la vita di persone affette da disabilità.

 

Sono stati da poco annunciati i finalisti del contest “Make to Care 2023”, un’iniziativa importante nata in collaborazione con Sanofi Italia che dal 2016 promuove la creatività e l’inventiva di studenti, start-up ed imprese che operano per sviluppare soluzioni innovative in grado di migliorare la vita di persone affette da disabilità. Sanofi, realtà leader in ambito sanitario, è un partner d’eccezione che celebra i talenti e agisce concretamente ogni giorno per migliorare la vita delle persone tramite l’innovazione, la ricerca e la tecnologia.

 

Make to Care, il contest

Make to Care è un contest che porta avanti da anni un vero progetto di ricerca diffuso, focalizzato sull’Open Innovation e sulla digital manufacturing nel settore Healthcare. Un’iniziativa non tradizionale, che si sviluppa anche al di fuori dei luoghi canonici della ricerca come ospedali, centri di ricerca ed università. Un progetto guidato da soggetti nuovi come start-up, maker, Fab Lab e pazienti – innovatori: proprio riguardo questi ultimi protagonisti dell’innovazione, Make to Care sta effettivamente introcendo in Italia una riflessione strutturata sulla Patient-driven-Innovation, con l’obiettivo di stimolare il dibattito sulle nuove politiche sanitarie e promuoverne pratica e diffusione. Make to Care è, dunque, un contest che supporta innovazione e inclusione dalla sua nascita, avvenuta con l’obiettivo di far emergere e facilitare la realizzazione e la diffusione di soluzioni innovative in grado di rispondere a bisogni reali delle persone con disabilità.  L’obiettivo del premio è celebrare coloro che, in linea con la filosofia della comunità Maker, hanno saputo individuare un bisogno concreto e hanno proposto una soluzione di successo. Il concorso è stato aperto a partecipanti italiani e stranieri, comprese persone fisiche, società, enti, associazioni, fondazioni o altre entità giuridiche con sede in Italia o in un altro paese dell’Unione Europea. L’unico requisito è essere parte della comunità degli innovatori e dei Makers e avere un’idea che possa migliorare la vita delle persone.

 

Make to Care, i partner

Nel corso della sua storia, Make to Care ha potuto contare sul supporto di diversi partner che hanno contribuito al successo del contest. Oltre a Innova Camera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, il progetto ha potuto contare sulla collaborazione di Polifactory, il maker-space del Politecnico di Milano, e sul supporto della Fondazione Politecnico di Milano. Polifactory monitora costantemente l’ecosistema Make to Care attraverso la piattaforma designhealthcareinnovation.it. Inoltre, Make to Care ha creato un network di partner che collaborano al successo dell’iniziativa. Tra questi, ART-ER, Società Consortile dell’Emilia-Romagna per l’innovazione, l’attrattività e l’internazionalizzazione; Obloo/Venture Factory e Arrow Electronics Italia, che svolgono rispettivamente il ruolo di Investing Partner e Technology Platform Partner, fornendo supporto e consulenza ai progetti in concorso e valutandone la scalabilità. Altri partner includono la società di consulenza in Proprietà Intellettuale Bugnion S.p.A. e l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che mettono a disposizione le proprie competenze a beneficio dei vincitori e dei finalisti.

 

Maker to Care: ecco i progetti finalisti!

Sono stati annunciati i sei finalisti dell’ottava edizione del contest Make To Care. Prima di scoprire quali sono, ricordiamo che dal 20 al 22 ottobre sarà possibile scoprirli di persona, perché avranno la possibilità di presentarsi al pubblico di Maker Faire Rome 2023. La premiazione avverrà il 29 novembre presso lo Spazio Colonna a Roma: in quell’occasione, i sei progetti finalisti verranno valutati dalla Giuria indipendente del contest, che poi decreterà solo due vincitori. 

 

Ma ecco i sei progetti finalisti: 

 

AMELIE

Il gioco open source che supporta bambine e ragazze affette da Sindrome di Rett (e altre forme di disabilità cognitive e motorie gravi) nel comunicare con i propri cari e il proprio caregiver e creato da AIRETT, Associazione Italiana Rett, nata nel 1990 dalla volontà di genitori di bambine affette dalla Sindrome di Rett. Il sistema integra diverse tecnologie (applicazioni mobile, servizi cloud ed algoritmi adattivi) per fornire un servizio innovativo, completo e facile da usare. La suite è composta da: amelie Mobile (app per i care-giver), amelie Communicate (per comunicare), amelie potenziamento cognitivo (per imparare), amelie Play (sessioni di gioco).

 

BUDD-e

La guida robotica autonoma che rende gli spazi più accessibili a persone cieche e ipovedenti. Il progetto coinvolge ricercatori del Politecnico di Milano, dal quale è finanziato. BUDD-e è composto da un veicolo autonomo YAPE, dotato di sensori per l’orientamento e l’interazione con un ambiente dinamico e popolato e  un innovativo sistema detto “smart tether system” per l’interazione uomo-robot. La fase di validazione sperimentale in corso viene effettuata all’interno del Centro Sportivo Giuriati e l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, a Milano.

 

FACCIAMO LA SPESA

Il serious game che consente ai ragazzi con disabilità di cimentarsi nell’esperienza di un supermercato virtuale e “protetto” in cui sperimentare, conquistando autonomia e capacità di gestire situazioni complesse. Gli utenti devono creare una lista della spesa, valutare di quanti soldi necessitano, visionare le dispense di casa, prendere i prodotti necessari identificando la corretta corsia del supermercato. Il progetto prevede lo sviluppo di un’interfaccia di personalizzazione che permette all’educatore di interagire con l’andamento del gioco da remoto, affinché il percorso di apprendimento sia calibrato sul livello di autonomia di ciascuno.

 

FLIPPY

Un gioco divertente, sonoro, interattivo e stimolante per sviluppare coordinazione e capacità motorie in bambini con deficit visivo. Attraverso l’uso di suoni, promuove il movimento e lo sviluppo di abilità psicomotorie mirando a favorire uno stile di vita attivo sin dall’infanzia. I dispositivi consentono ai bambini di divertirsi e imparare; l’applicazione offre molti giochi e supporto informativo ai genitori. Il progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare sulla necessità di inclusione e di offrire soluzioni nel settore della salute e del benessere dei bambini con disabilità visiva.

 

FRIDA

Il dispositivo pensato per aumentare il comfort degli attuali corsetti e accelerare la cura della scoliosi. Il brevetto e l’idea sono di Yasmine Granata, imprenditrice di Patti, che ha lanciato qualche tempo fa la sua startup Frida. Avendo portato uno scomodissimo busto per la maggior parte della sua adolescenza a causa della scoliosi, Yasmine ha pensato di rivoluzionare il mondo dei corsetti. Con Frida, ha brevettato un apparecchio correttivo per il trattamento della scoliosi idiopatica, realizzata con un materiale innovativo e brevettato per essere più leggero e confortevole, specificamente pensato per adattarsi alle abitudini degli adolescenti che devono portare il corsetto correttivo per ragioni mediche.

 

STOMY CRAFT

Un progetto della FAIS OdV che simula, attraverso tecniche di gamification ispirate al celebre videogioco Minecraft, la gestione del presidio sanitario da parte dei pazienti pediatrici stomizzati. StomyCraft è un progetto phygital, al videogioco, si affiancano componenti fisiche: un elemento compatibile LEGO in grado di trasformare una miniatura in un personaggio con il sacchetto per la stomia e un copri sacca personalizzabile con l’immagine che più si preferisce. L’obiettivo del progetto è migliorare l’accettazione della condizione da parte dei bambini (e dei caregiver) al fine di migliorare la loro qualità di vita.

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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