Isole artificiali per aumentare il verde pubblico nella stagione del distanziamento
Il progetto prevede piccoli atolli al largo delle coste cittadine da raggiungere solo via mare, con windsurf, kayak o canoe
Copenhagen e’ sicuramente una capitale “verde”. Ecologica, creativa, innovativa, la città danese è da sempre un esempio di ottima combinazione tra innovazione e qualità della vita.
Non a caso, e’ considerata una delle destinazioni più felici al mondo, grazie anche a progetti di viluppo urbanistico, all’avanguardia in fatto di bioedilizia; basti pensare al termovalorizzatore disegnato da Bjarke Ingels, con pista da sci sul tetto.
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Parkipelago, l’isola felice che c’è!
La più recente novità si chiama Copenhagen Islands, ed è il primo “parco diffuso” al mondo. Si tratta di un arcipelago di isolotti artificiali, con dimensioni micro ma dalle grandi potenzialità, che verranno ormeggiati al largo delle coste cittadine per permettere a danesi e turisti di godersi il verde ma rispettando le prescrizioni di distanziamento fisico.
Con “Parkipelago“, questo il nome che i suoi progettisti Marshall Blecher e Magnus Maarbjerg dello Studio di architettura Fokstrot, gli hanno dato, si inaugura un nuovo concetto di parco pubblico: aperto a tutti, dove immergersi nella natura, ma in isolamento.
Ogni atollo – che sarà pienamente rispettoso dell’ecosistema nel quale si inserisce perché costruito in legno, anche con materiali di risulta dei cantieri navali della zona – sarà un piccolo spazio verde, con alberi, erbe spontanee, piante e fiori endemici, perfetto per ospitare uccelli e insetti. Gli ancoraggi cui attraccare e le scalette per raggiungere la superficie della piattaforma sono invece pensati per diventare l’habitat ideale per molluschi e alghe.
Ciascuna unità avrà una sua identità, una funzione ben distinta dalle altre. Raggiungibili solo via mare, le piattaforme galleggianti offriranno di tutto, dalla piccola spa con sauna in legno privata, al deck arredato con barbecue.
Ci saranno zone nuoto sicure o semplici giardinetti dove prendere il sole, sedersi a pescare o meditare. Non mancherà una caffetteria dove fermarsi per uno spuntino o un drink al tramonto, e persino un “floating stage”, un palco galleggiante per assistere a esibizioni live, concerti e proiezioni, dalla comodità della propria imbarcazione.
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Nel 2018 il primo prototipo, oggi tra le principali mète turistiche della città danese
In realtà, l’idea non nasce con l’emergenza COVID: un primo prototipo era stato sperimentato con successo già nel 2018.
La piattaforma di legno di 25 metri quadrati, con un tiglio di 6 metri al centro, ormeggiata tra le acque vicino la costa, aveva ospitato una mostra fotografica e diversi eventi.
Con l’attuale situazione di emergenza il progetto è però cresciuto, scalando nelle ambizioni e nelle dimensioni, e diventando un vero parco.
Le location pensate per ospitare le isole sono diverse, ma si concentrano nella darsena della città. L’obiettivo non è solo vivere la natura in sicurezza, ma anche riportare lo spirito “selvaggio” in città.
Il progetto e’ estremamente versatile: se in estate le piattaforme saranno distanti tra loro, per offrire un vero feeling di vacanza, durante l’inverno i diversi moduli saranno aggregati e avvicinati alle rive per creare un “super-continente”, facile da raggiungere anche a piedi dal porto, capace di ospitare festival, spettacoli o eventi.
Allora, ti abbiamo convinto a inserire Copenhagen nella lista delle città da visitare subito appena ricomincerai a viaggiare?
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