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Realizzato in italia grazie alla collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia e L’UNIVERSITÀ di ferrara, il nuovo macchinario e’ pensato per i paesi in via di sviluppo. Caratteristiche? Costa come uno smartphone!

 

Diego, il ventilatore polmonare

 

Si chiama ‘Diego’ ed è il ventilatore d’emergenza a basso costo realizzato  grazie alla collaborazione fra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e l’Università di Ferrara (Unife). Un vero orgoglio per l’Italia e per Rimini dal momento che alla sua realizzazione ha contribuito anche SCM Group, leader multinazionale italiano nelle macchine e componenti industriali, che ha trasformato il concetto ingegneristico in una macchina industriale facile da montare ed economica.

Il nuovo macchinario è un’idea di Luciano Fadiga, professore ordinario di Fisiologia a Ferrara e direttore del Centro di Neurofisiologia traslazionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Giulio Sandini, ordinario di Bioingegneria a Genova e Founding Director di IIT e Diego Torazza, ingegnere progettista all’IIT che ha prodotto il dispositivo in pre-serie.

 
Diego il ventilatore polmonare

Diego: come funziona?

Per funzionare, il sistema utilizza un comune pallone respiratore di tipo Ambu, dove la forza che agisce sul pallone è la forza di gravità e dipende dalla massa che viene posizionata sulla leva che comprime il pallone.

E’ stato realizzato un sistema semplice, dove le regolazioni necessarie come volumi, tempo di inspirazione e di espirazione, pressioni, sono determinate tutte meccanicamente senza l’utilizzo di elettronica o strumentazioni complesse. Inoltre, a differenza di altri sistemi, Diego può funzionare a batteria o ad alimentazione solare, caratteristica che lo rende utilizzabile anche in caso di interruzione della fornitura elettrica.

Il prezzo dei suoi componenti è paragonabile a quello di un cellulare di fascia media e sono ora allo studio modalità di fabbricazione per distribuirlo senza scopo di lucro a strutture ospedaliere interessate ma anche nei Paesi in via di sviluppo, visti i costi così contenuti.

Grande affidabilità e altissima tecnologia

È stata una storia bellissima. Abbiamo visto crescere l’entusiasmo di tutti ed è solo grazie a questo che si è arrivati in fondo”, afferma Luciano Fadiga.

Abbiamo voluto lavorare con grande discrezione fino a quando non eravamo sicuri del risultato. Con il contributo fondamentale di persone come Diego Torazza abbiamo realizzato un prototipo che sta funzionando ininterrottamente da un mese nei nostri laboratori, dimostrando grande affidabilità” conclude Giulio Sandini.

Giovanni Gemmani, Presidente di SCM Group, aggiunge: “È compito dell’industria sostenere e sviluppare progetti all’avanguardia a livello tecnologico, non solo a fini di business ma anche e, soprattutto, per il bene comune. Per questo motivo abbiamo deciso di diventare parte attiva, per le soluzioni costruttive, i materiali e lo sviluppo del progetto”.

 

Diego il ventilatore polmonare

La sperimentazione 

Al momento si tratta dell’unico respiratore inventato in Italia e sottoposto al Ministero della Salute per l’emergenza Covid-19.

Diego ha superato i primi test in laboratorio e ha ottenuto l’assenso alla sperimentazione clinica dal Comitato Etico dell’Emilia Romagna.

Il prototipo è già stato usato con successo per ventilare alcuni pazienti volontari nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Ferrara diretto da Paolo Carcoforo.

Grazie all’esito positivo in sala operatoria, Diego sta oggi iniziando il percorso normativo per poter essere marcato CE come dispositivo medico di classe I.

Vista la semplicità dello strumento, inoltre, i tempi di certificazione potrebbero essere molto più contenuti rispetto alla maggior parte di dispositivi di ventilazione polmonare.


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