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Si festeggia oggi in tutto il mondo la 54° edizione della GIORNATA che celebra il nostro Pianeta

 

“Planet VS Plastics” è il tema dell’Earth Day 2024 che lancia la sfida per un futuro senza inquinamento

 

Il 22 aprile, da 54 anni,  il mondo si unisce nell’Earth Day, un evento di straordinaria importanza che, attraverso iniziative, workshop e campagne informative, mira a costruire una consapevolezza collettiva che si traduca in azioni concrete. L’obiettivo è quello, infatti, di integrare la tutela ambientale in ogni aspetto della società: dalla politica economica all’educazione, dall’industria al consumo personale.

Tema di quest’anno è “Planet VS Plastics” e mira, in particolar modo, a porre l’accento sulla lotta contro l’inquinamento da plastica, con l’obiettivo ambizioso di ridurre la produzione di plastica del 60% entro il 2040.

 

La storia dell’Earth Day

 

Nato negli Stati Uniti nel 1970, l’Earth Day è stato lanciato per porre l’attenzione sulla questione ambientale, in seguito ad uno dei più grandi disastri ai danni del nostro Pianeta. Tra gennaio e febbraio del 1969, lungo le coste della California, un’esplosione della piattaforma petrolifera Platform A, a 10 km dalla costa, nel giacimento petrolifero offshore di Dos Cuadras, provocò lo sversamento di circa 100.000 barili di petrolio greggio che si riversarono nelle acque e sulle spiagge di Santa Barbara, contaminando anche la costa che corre da Goleta fino a Ventura.

La fuoriuscita ebbe un impatto significativo sulla vita marina, uccidendo circa 3.500 tra uccelli marini, delfini, foche e leoni marini. L’indignazione pubblica provocata da questo incidente, che ricevette una grande copertura mediatica negli USA, portò alla nascita di numerose norme per la salvaguardia ambientale e all’organizzazione di una serie di incontri e conferenze dedicate all’ambiente.

Il 22 aprile del 1970, appena un giorno dopo l’equinozio di Primavera, ha inizio ufficialmente la storia della Giornata Mondiale della Terra. Negli anni l’Earth Day è cresciuto in modo esponenziale e coinvolge, oggi, fino a un miliardo di persone in 193 paesi del mondo. Un’onda verde che unisce popoli e culture diverse in un unico grande obiettivo: la salvaguardia del nostro Pianeta.

 

Un anniversario per un mondo “plastic free

Il tema della Giornata della Terra 2024, “Planet VS Plastics“, evidenzia una crisi urgente. Ogni anno vengono utilizzati, a livello globale, oltre 500 miliardi di sacchetti di plastica con effetti devastanti che persistono per secoli nell’ambiente, considerato il fatto che questo materiale impiega secoli a decomporsi, trasformandosi in microplastiche che inquinano ogni aspetto della vita sul pianeta.

E le ripercussioni di questo fenomeno rappresentano una minaccia non solo per la Terra ma anche per la salute umana, dal momento che le microplastiche rilasciano sostanze chimiche tossiche che contaminano cibo, acqua e aria, con conseguenze ancora poco conosciute ma potenzialmente gravi.

Nonostante la profonda conoscenza dei danni arrecati, la produzione di plastica non sembra fermarsi, anzi,  continua a crescere a ritmi allarmanti, superando i 380 milioni di tonnellate all’anno.

Per contrastare questa emergenza, la Giornata del 22 aprile si pone l’obiettivo di ridurre la produzione di plastica del 60% entro il 2040, attraverso una serie di strategie e soluzioni concrete tra le quali:

  • il divieto di plastica monouso entro il 2030
  • il supporto all’innovazione per sviluppare alternative sostenibili
  • la promozione dell’economia circolare, per un riutilizzo efficiente delle risorse, fondamentale per ridurre l’impatto ambientale

 

L’impegno del Wwf per un futuro “Plastic Free”

 

Indispensabile è, in questo ambito, anche l’impegno del Wwf che da sempre sottolinea l’importanza di intervenire sui primi tre livelli della gerarchia dei rifiuti: prevenzione, riuso e riciclo. Si tratta di un approccio “multilivello e multiattore”, che richiede il coinvolgimento attivo di tutti gli attori coinvolti nella filiera della plastica, dalla ricerca scientifica ai settori pubblico e privato, dai progettisti agli utilizzatori, fino a chi gestisce il post-consumo.

Cruciale è, dunque, il ruolo delle aziende che sono chiamate a seguire tre principi fondamentali:

  • Eliminare le plastiche difficili da riciclare o non riciclabili e non essenziali
  • Innovare, adottando modelli di business circolari per garantire che tutti i prodotti in plastica possano essere riutilizzati, riciclati o compostati
  • Rendere circolari le plastiche, incrementando l’uso di materiali riciclati nei nuovi prodotti e assicurando che siano facilmente riciclabili, con indicazioni chiare per i consumatori su come smaltirli correttamente

Anche la partnership stretta con il Bolton Group, azienda familiare italiana attiva da oltre 70 anni nel settore dei beni di largo consumo, dimostra il profondo impegno del Wwf a favore di un Pianeta “plastic free“. Il gruppo ha, di recente, pubblicato il suo nuovo report di sostenibilità evidenziando i progressi ottenuti e la collaborazione con il Wwf Italia per migliorare la sostenibilità dei loro imballaggi seguendo i principi dell’economia circolare.

 

L’Italia in prima fila nella maratona #OnePeopleOnePlanet

 

Anche quest’anno l’Italia sarà in prima fila nella campagna #OnePeopleOnePlanet che dà il nome ad una maratona multimediale di 16 ore live, in programma il 22 aprile dalle ore 08 alle 24, dall’Auditorium della Nuvola di Fuksas.  Si tratta ormai di un appuntamento ricorrente per denunciare le tante questioni ambientali ancora irrisolte, ma, allo stesso tempo, raccontare le tante iniziative che cittadini, scuole, associazioni, imprese e tutte le componenti della società mettono in campo per rimettere l’Italia e il mondo su un sentiero di sviluppo sostenibile.

Slogan 2024 di #OPOP sarà “Torna a battere il cuore per la Terra!” con il quale la maratona giunge alla sua quinta edizione, grazie alla produzione Earth Day e alla diffusione internazionale sui canali RaiPlay e VaticanNews.

A sostenere la promozione mondiale dell’evento saranno le reti social di Earth Day Network e del programma ambientale ONU Connect4Climate.

Inoltre, la sera del 22 aprile sarà trasmessolo storico Concerto per la Terra di Earth Day Italia presentato da Luca Barbarossa che, con la sua Social Band, dedicherà l’evento al tema Pace e Ambiente insieme ad altri importanti artisti.

Ma le iniziative non finiscono qui: la programmazione completa e diffusa in tutta Italia è disponibile sul sito di Earth Day Italia. 

 

L’Earth Day ci invita, dunque, a riflettere ma anche a scendere in campo con tutte le azioni necessarie per garantire costruire un mondo migliore. E’ un grido d’allarme ma anche un appello per governi, aziende e cittadini: per coloro che fanno parte di un’ecosistema che deve, al più presto, essere tutelato. 

Perché è solo attraverso sforzi congiunti che possiamo sperare di salvaguardare il nostro Pianeta per le generazioni future, ricordandoci ancora una volta che la Terra va celebrata sempre, non solo il 22 aprile. 

 

 

Fonti: La Repubblica I Adnkronos

Autrice: Francesca Rosati

Credits foto copertina: earthday.org

 


 

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