freezer ecologici per supportare l’economia locale: il progetto “circolare” di kuza freezer
Kuza Freezer è una piccola startup tutta al femminile guidata dalla giovane imprenditrice Purity Gakuo
Dare ai rifiuti di plastica una nuova vita per favorire la circolarità e, in questo modo, la salvaguardia dell’ambiente: è così che nasce l’idea di Kuza Freezer, startup fondata nel 2020 da Purity Gakuo, imprenditrice keniota allora venticinquenne e guidata da un piccola ma intraprendente squadra di sole donne.L’obiettivo è stato ed è tutt’ora duplice: creare posti di lavoro e opportunità di crescita per l’economia locale (fondata principalmente sul turismo e sulla pesca) contribuendo anche al benessere del Pianeta, continuamente minacciato dal fenomeno dell’inquinamento da materiali plastici, disseminati sulle spiagge di Nairobi, a pochi passi dalle acque cristalline dell’Oceano Indiano.
Kuza Freezer è la prima startup al mondo a recuperare i rifiuti e a trasformarli in piccoli congelatori green, dotati di una batteria ricaricabile tramite pannello solare che fornisce fino a 7 ore di funzionamento dopo una ricarica di due ore. E ad oggi l’azienda ha già venduto oltre 350 congelatori a vari clienti, tra cui commercianti di pesce, venditori di latte e di ghiaccio, di pollame e ‘baristi’ ambulanti.
Kuza Freezer, la tutela del Pianeta passa dalla circolarità
L’idea di Puruty Gakuo, fondatrice e CEO della startup, è nata per fare fronte a un problema oggettivo e diffuso, quello dell’inquinamento ambientale, e per venire incontro alle esigenze dei pescatori locali tra le quali il mantenimento della catena del freddo, necessaria a ridurre le perdite alimentari di uno dei settori economici più significativi per il Kenya, quello della pesca appunto: “Il nostro obiettivo è fornire soluzioni di conservazione del freddo alle piccole imprese della catena del valore del pesce, consentendo loro di migliorare in modo sostenibile il proprio reddito e magari ridurre le inevitabili perdite di prodotto pescato“, spiega l’imprenditrice.
Così ogni mattina, sulle spiagge di Nairobi, un gruppo di donne locali si mette all’opera per raccogliere i rifiuti abbandonati che vengono rivenduti a Kuza Freezer per essere triturati e trasformati in pellet. Il pellet è poi rimodellato in pannelli e celle frigorifere preferibilmente di piccola taglia per rendere il congelatore ancora più versatile e trasportabile. Dalle bottiglie di plastica nascono, così, freezer che vanno a ruba tra i piccoli venditori di pesce locale e gli ambulanti di generi alimentari.
Versatilità e adattabilità per rispondere alle esigenze di tutti
Grazie alla flessibilità del processo di riciclo, Kuza Freezer è in grado di realizzare una gamma di congelatori per diversi usi e dalla grande adattabilità, il vero “plus” delle macchine: si va da quelli statici per barche da pesca a quelli portatili con una capacità di 70 litri. Questi sono fatti apposta per poter essere caricati su uno scooter, il mezzo di trasporto più utilizzato per le consegne di cibo, su un piccolo peschereccio, in un chiosco.
Così, danno una soluzione pratica alla logistica sul territorio: “Siamo incredibilmente onorati dell’impatto che questa innovazione sta creando“, afferma Purity Gakuo sulla pagina Facebook dell’azienda dove peraltro è possibile tracciare tutti i successi incassati dalla startup in pochissimo tempo.
Installazione e formazione vengono fornite gratuitamente, per insegnare l’uso e la manutenzione corretti. Inoltre, ogni unità è dotata di un dispositivo di tracciamento per effettuare, quando serve, riparazioni tempestive: Kuza infatti offre anche un ottimo servizio clienti e si fa carico di eventuali riparazioni!
Ogni congelatore è poi dotato di una batteria che può essere ricaricata con un pannello solare e permettere il funzionamento del congelatore per 7 ore.
Nel 2022 Purity Gakuo è stata nominata “giovane imprenditrice globale dell’anno” da Youth Business International e nel 2023 è entrata nella prestigiosa top dei 40 migliori imprenditori ‘under 40’. Oggi Kuza Freezer vende i suoi congelatori per l’equivalente di 700 dollari americani, ma offre opzioni di pagamento flessibili. “Il rifiuto di una persona è il tesoro di un’altra”, dice il proverbio. E la startup keniota sembra averne colto pienamente il senso.
Fonte: AGI
Credits foto copertina: facebook.com/kuzafreezer
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