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Il Kuka Innovation Awards 2020 al Sant’Anna di Pisa, tra i protagonisti di #MFR2020!

Il riconoscimento è stato assegnato al team di ricerca dell’Istituto di BioRobotica per il progetto “Hifusk”, un’innovativa piattaforma per chirurgia a ultrasuoni focalizzati

 

 

Nessuna incisione, nessuna anestesia, nessun ricovero: usa gli ultrasuoni al posto del bisturi, adattandosi ai movimenti indotti dal respiro del paziente. È il nuovo robot chirurgo Hifusk (High Intensity Focused Ultrasound Surgery based on Kuka robot), con cui l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha vinto il prestigioso Kuka Innovation Award 2020 – Medical Robotics Challenge, competizione internazionale di robotica medica organizzata da KUKA, azienda leader nella  produzione di robot industriali e collaborativi.

Il concorso, sin dal 2014, si rivolge a sviluppatori, laureati e team di ricerca di aziende o università, e mira a sviluppare sistemi robotici in grado di interagire con gli esseri umani nel campo medico, per favorire diagnosi e terapie mirate ed efficaci. Ma l’obiettivo è anche quello di imprimere una svolta nel campo dell’automazione basata su robot, in modo da rafforzare il trasferimento tecnologico dalla ricerca scientifica all’industria.

  • Hifusk, il progetto robotico tutto italiano

 

 

Scuola Sant'Anna
Scuola Sant’Anna: il team di ricerca guidato da Arianna Menciassi vince il ‘KUKA Innovation Award 2020’
„Da sx a dx: Selene Tognarelli, Andrea Mariani, Arianna Menciassi, Laura Morchi“

Il team pisano che ha dato vita a Hifusk è stato l’unico gruppo italiano tra i cinque finalisti selezionati tra gli oltre 40 partecipanti provenienti da tutto il mondo, superando la concorrenza delle altre quattro Università finaliste: la Shanghai Jiaotong University (Cina), la Slovak University of Technology (Slovacchia), l’Hamburg University of Technology (Germania) la Duke University (USA).

Guidato da Arianna Menciassi, docente all’Istituto di BioRobotica e prorettrice vicaria della Scuola Superiore Sant’Anna, hanno preso parte al progetto i dottorandi Andrea Mariani e Laura Morchi, la project manager Selene Tognarelli e gli assegnisti Andrea Cafarelli e Alessandro Diodato. “Il nostro progetto combina la flessibilità della robotica con la potenza degli ultrasuoni focalizzati, così da aumentare la precisione, la velocità e le opportunità terapeutiche della chirurgia basata su ultrasuoni focalizzati, un’alternativa non invasiva e sicura alla chirurgia tradizionale”, spiega la Prof.ssa Menciassi

 

  • Ultrasuoni focalizzati e robotica: le nuove frontiere della chirurgia

 

La combinazione tra robotica e ultrasuoni focalizzati si traduce in un trattamento chirurgico preciso e non invasivo: grazie infatti alla nuova piattaforma Hifusk, sviluppata a partire dal manipolatore robotico Kuka Med Lbr robot, l’intervento chirurgico può essere effettuato senza interrompe il respiro fisiologico del paziente, ma tracciando e compensando il movimento dell’organo bersaglio con il robot.

La tecnologia è stata validata con test di laboratorio e presto potrà essere sperimentata in modelli animali in vista di una futura sperimentazione sull’uomo.

Tra le tecniche chirurgiche finora disponibili, questa a ultrasuoni focalizzati ha tutte le caratteristiche per risultare il trattamento ideale per molte patologie che colpiscono gli organi interni. Non c’è  incisione, anestesia, sterilizzazione e ricovero in ospedale. Caratteristiche fondamentali che hanno permesso al progetto di mettersi in luce nella competizione internazionale.

La robotica può dare un contributo essenziale per incrementare l’utilizzo clinico di queste soluzioni terapeutiche – commenta Arianna Menciassi-  l’obiettivo è quello di ridurre l’invasività delle soluzioni terapeutiche ed interventistiche con un approccio sempre più mirato. In questa nuova frontiera dei trattamenti terapeutici, l’intelligenza artificiale e l’uso massiccio dei dati contribuiscono a migliorare sia le procedure chirurgiche che le scelte diagnostiche“.

 

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