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 il progetto “quarantine portrait” permette di realizzarlo in pochi secondi

L’idea di due designer italiani ad Amsterdam, basata sugli “small data”.

“Abbiamo scomposto le forme e i colori di Joan Mirò per visualizzare dei dati. In particolare, per dare un’immagine ai giorni di quarantena che ciascuno di noi ha vissuto nella propria casa”. Manlio Massimetti, 41 anni, designer italiano ad Amsterdam, racconta così il progetto Quarantine Portrait, realizzato insieme ad Angela Testa, 27, anche lei designer.

 

Il ritratto della vostra quarantena: ecco come realizzarlo in pochi secondi

 

Grazie a un test, composto da brevi domande su quello che abbiamo fatto in isolamento, potrete ottenere in pochi secondi il vostro ‘dipinto digitale’ della quarantena, realizzato, in base alle risposte che avrete dato e che saranno rielaborate, seguendo le creazioni di Mirò.

 

Un'immagine del test di Quarantine Portrait
Un’immagine del test di Quarantine Portrait

Volevamo applicare alcuni dati qualitativi, detti ‘small data’, e legarli al mondo dell’arte, spiega Massimetti. L’idea è stata quella di scegliere Mirò, un artista che utilizza forme che si possono rielaborare digitalmente, e legarle a dei numeri.

Ci è sembrato subito che il ciclo Costellazioni, una serie di 23 tempere, fosse perfetto. Mirò lo elaborò nel suo isolamento a Varengeville sur Mer, durante la Seconda Guerra Mondiale, fuggendo dal regime franchista. E noi abbiamo pensato di collegarlo all’emergenza coronavirus. A quanti, chiusi in casa, hanno provato a cercare comunque una creatività, facendo cose nuove, alcune mai fatte prima“.

Mirò in alcuni scritti raccontava come la carta suscitasse in lui la nascita di figure umane, di uccelli, delle stelle – continua Massimettie quindi di come l’isolamento possa far nascere qualcosa di nuovo. In un senso molto lontano a quello dell’epoca storica dell’artista, qualcosa del genere è successa anche a noi“.

Non è la prima volta che Manlio e Angela mixano arte e dati: nel 2018 hanno vinto il Kantar Information is Beautiful Awards, a New York, dedicato al mondo del data visualization, rielaborando un’esibizione di Beethoven attraverso il lavoro di Kandinsky.

Volete realizzare il vostro? E’ facile, qui.

 

fonte: Flavia Cappadocia per Mashable


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