Un modello formativo co – progettato che mette in contatto i giovani con le filiere produttive più avanzate è la carta vincente degli ITS Academy. Il successo attraverso gli ultimi dati
Dalle tecnologie immersive alla fabbrica intelligente; dal Metaverso alla realtà virtuale, al gaming, alla cyber security: gli ITS Academy – percorsi terziari di specializzazione tecnica e professionalizzante, recentemente oggetto di un’importante riforma nell’ambito del PNRR che sdogana, una volta per tutte, lo stretto legame fra formazione, imprese e territorio di riferimento – non solo formano i talenti di “Industria 4.0”, confermandosi dei veri e propri passepartout per il lavoro ma si stanno sempre di più affermando come “fucine” di innovazione e trasformazione tecnologica, rispondendo così alle diverse e numerose esigenze del tessuto produttivo.
Gli ITS Academy hanno una durata di 2 o 3 anni e in più dell’80% dei casi assicurano una occupazione a un anno dalla conclusione del percorso formativo. Da cosa dipende il loro successo?
La “chiave di successo” degli ITS Academy
Il punto di forza degli ITS Academy è rappresentata dalla forte spinta “pratica” dei percorsi co-progettati con le aziende, con l’elevato numero di ore “on the job” e di docenti provenienti dal tessuto produttivo. Un modello formativo funzionale, dunque, a mettere i giovani a diretto contatto con le imprese.
Negli anni gli ITS Academy si sono poi sempre più contraddistinti come leve dell’innovazione e del cambiamento e oggi sono in prima linea nella promozione di attività didattiche innovative, dando modo agli studenti di apprendere attraverso l’utilizzo delle tecnologie, grazie alla disponibilità di attrezzature di ultima generazione e di una organizzazione agile che lo consente. In tal modo questi Istituti Tecnici Superiori si confermano come un reale sistema sempre più dinamico che contribuisce allo sviluppo del tessuto produttivo con risposte concrete ai fabbisogni formativi delle imprese, accompagnando così le aziende nella transizione digitale.
Ad avvalorare tutto questo, Stefano Micelli, Professore di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Ca’ Foscari di Venezia: “Gli ITS si stanno confermando una componente fondamentale della formazione terziaria nel nostro paese. In questi anni il sistema ha dato prova di poter crescere dialogando con il mondo delle imprese. Ha anche confermato di poter andare oltre la formazione tradizionale, promuovendo nuove metodologie didattiche e un approccio consapevole all’innovazione. Progetti come ITS 4.0, ampiamente rappresentato presso Maker Faire Rome, hanno contribuito in modo significativo a cambiare il ruolo e la percezione degli ITS accreditandoli come soggetti importanti nella diffusione delle nuove tecnologie e della cultura digitale.”
Dagli ITS alle imprese: gli ultimi dati di Unioncamere
Anche i numeri sono significativi: nelle quattro regioni più centrali (Toscana, Umbria, Marche, Lazio) ci sono, ad oggi, 25 ITS Academy (il 19,5% per cento delle 128 Fondazioni attive in Italia), frequentati da circa 20mila ragazzi, un dato destinato almeno a raddoppiare e nel 2022 le imprese hanno ricercato quasi 52mila diplomati ITS Academy a fronte di numeri in uscita dai percorsi ITS cresciuti lentamente nel corso degli ultimi anni (solo 5.280 diplomati nel 2020, mentre complessivamente sono circa 20mila a partire dal 2013 (dati tratti dal report ufficiale 2022, “Istituti Tecnici Superiori – Monitoraggio nazionale 2022” di INDIRE e fanno riferimento al 2020 considerando i percorsi chiusi fino a tale annualità).
Motivo per cui, per molte delle professioni che potrebbero essere ricoperte dai diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori, le imprese lamentano una difficoltà di reperimento del 56%. A mostrarlo, è l’approfondimento effettuato da Unioncamere, sulla base dei dati dell’indagine 2022 del Sistema informativo Excelsior, realizzato in collaborazione con Anpal. Degli ITS Academy si parla a Fiera Didacta, dove Unioncamere ha organizzato con INDIRE e Associazione ITS Italia il seminario “Certificazione delle competenze: dalla formazione in aula alla coprogettazione di esperienze aziendali di qualità per gli ITS Academy”.
I dati Excelsior mostrano che il Nord Ovest, con il 37% delle entrate previste, è l’area del Paese che esprime la maggior richiesta di diplomati ITS Academy, seguito dal Nord Est con 23%, dal Centro con il 21% e dal Mezzogiorno con il 19%. Tra le regioni, spiccano soprattutto la Lombardia, con una richiesta di 13.700 entrate previste, seguita da Lazio con 6.200 entrate, Veneto 5.300, Emilia-Romagna 4.600 e Piemonte con 4.300.
I diplomati ITS Academy sono richiesti trasversalmente in tutti i settori, ma soprattutto in quelli legati al comparto industriale (18.550 richieste) e dei servizi alle imprese (17.850 entrate).
Le imprese cercano diplomati ITS: profili e competenze richieste
Un percorso formativo di qualità e “sul campo”: gli ITS Academy conciliano tecnica e cultura, teoria e pratica, formazione della persona e formazione alla professione garantendo agli studenti un inserimento qualificato nel mondo del lavoro. I dati rilevano che, ad oggi, la meccanica rimane di gran lunga l’ambito in cui c’è più richiesta di diplomati ITS Academy: con circa 14.300 entrate previste rappresenta un terzo del totale complessivo di circa 51.600 richieste. A seguire le 8.000 richieste del settore della comunicazione e dello sviluppo di sistemi software.
I profili con alta difficoltà di reperimento sul mercato sono quelli dell’area elettronica, informatica e meccanica. Tra questi, i più difficili da trovare sono i Tecnici elettronici (difficoltà di reperimento al 74,6% delle entrate programmate nel 2022), i Progettisti e amministratori di sistemi e gli Analisti e progettisti di software (64,6%), gli Elettricisti nelle costruzioni civii (63,5%), gli Attrezzisti di macchine utensii (61,7%).
Le competenze digitali caratterizzano non solo uno dei settori specifici degli ITS, quello ICT, ma sono fortemente ricercate per tutti gli ambiti tecnologici, tanto da riguardare con grado di importanza elevato il 72% delle entrate previste. Anche le “tecnologie abilitanti 4.0” (Advanced manufacturing solution, Additive manufacturing, Augmented reality, Simulation, Horizontal/Vertical integration, Industrial internet, Cloud, Cybersecurity, Big Data and Analytics) sono ritenute rilevanti per il 46,5% delle assunzioni di diplomati ITS Academy (rispetto al 13% del totale entrate).
Sempre più importanti per le aziende sono inoltre le competenze acquisite in materia di risparmio energetico e rispetto per l’ambiente (un prerequisito per il 48% delle entrate previste).
Credits: Unioncamere I Il Sole 24 Ore
Foto copertina: techmec.it
Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.
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