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Reinventare in chiave di sostenibilità/la glacette per il vino fatta con il …vino

Reinventare oggetti in chiave di sostenibilità/La glacette per il vino

Il design sviluppa soluzioni insolite in chiave di sostenibilità: come la glacette per il vino realizzata con un materiale da scarti del vino stesso 

 

La crisi climatica ci costringe a ripensare a come mangiamo, come ci vestiamo e come consumiamo in generale. Per fortuna, molti designer e ricercatori si approcciano al tema rivolgendosi al mondo naturale per sviluppare soluzioni tecnologiche sostenibili.

Dal cemento resistente alle inondazioni alle scarpe realizzate con gomme da masticare scartate, ti presentiamo ogni settimana alcuni dei nostri prodotti preferiti, tutti eco-consapevoli, che possono aiutarci a costruire un futuro migliore.

Dagli scarti del vino, la glacette per il vino

Dove c’è vino, ci sono rifiuti: circa 200.000 tonnellate di materiale per lo più inutilizzato, in particolare gambi, polpa, semi e bucce d’uva, vengono prodotte ogni anno dall’industria vinicola tedesca.

La designer Katharina Hölz, originaria della Mosella – una parte della Germania nota per il suo Riesling – ha dato una nuova seconda vita a questo sottoprodotto. Ha trasformato questa vinaccia (o treser, in tedesco) in un materiale biodegradabile chiamato Tresta. Questo residuo riciclato è realizzato utilizzando leganti naturali e lo usa per creare glacette per vino che sono tanto visivamente piacevoli quanto ecologiche.

Leganti diversi – tutti rigorosamente di origine naturale e biodegradabile: cera d’api, cera di carnauba, polpa di giornale e bioplastica – possono essere utilizzati per permettere a Tresta di essere utilizzato per realizzare altri prodotti, come imballaggi e rivestimenti fonoassorbenti. Tresta può essere utilizzato anche nella stampa 3D.

foto: Katharina Holz

La ‘collezione’ Tresta

Katharina Hölz ​​ha sviluppato diversi prodotti con questi materiali compositi. Ad esempio una lampada e una cantinetta vino che, poste l’una sull’altra, creano la forma di un tipico mazzafrusto della Mosella. E anche il coltello da cameriere per aprire le bottiglie di vino trova il suo posto in una scatola “contenente vino”.

foto: courtesy Katharina Holz

In questo modo, le vinacce apparentemente inutili si sono trasformate in oggetti di valore. Si tratta di oggetti convincenti anche dal punto di vista estetico. Lo confermano ​​le giurie di rinomati concorsi di design che l’hanno premiata.

Gli scarti della produzione del vino

Nella sola Germania, ogni anno vengono prodotte 200.000 tonnellate di residui dalla produzione del vino. Gli agricoltori smaltiscono i loro semi, gambi e gusci, preferibilmente nel proprio vigneto. Non aiuta davvero, ma non fa neanche male.

Katharina Hölz ​​ha avuto un’idea migliore. Ha studiato design della comunicazione all’Università di Treviri. Come parte del progetto del suo master, ha ricercato risorse sostenibili, in particolare risorse regionali che non sono ‘preziose’ e che abbiano un costo molto basso. In senso letterale: aveva letto che alcuni designer di Shanghai realizzano sgabelli con la sabbia e voleva replicare quell’approccio. 

“Dovremmo iniziare a pensare a cicli chiusi: non ci sono rifiuti, solo biomassa che deve essere utilizzata. Ecco perché il mio obiettivo era sviluppare nuovi materiali e prodotti che fossero naturalmente rinnovabili e biodegradabili.“

–  Katharina Hölz

Un mercato in espansione

Il successo di Tresta e della collezione di Katharina Holz non è passato inosservato. Il colosso dell’imballaggio alimentare, MILK, gestita come un vero “laboratorio dell’innovazione”, l’ha assunta nel suo team. Katharina Hölz ​​lavora per quattro giorni alla settimana. Utilizza il quinto giorno lavorativo per preparare i suoi prodotti per il mercato, creare prototipi, condurre acquisizioni, negoziare con rivenditori specializzati, produttori di vino e ristoratori interessati e creare le condizioni affinché il lancio di tresta® abbia successo.

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fonti: BBC I Milk Food 

immagine di copertina: courtesy Katharina Holz


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera, si impegna da ben nove edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.

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