In Brianza nasce Alkipaper, biomateriale dalla carta per dire addio alla plastica
È possibile produrre dalla carta un materiale alternativo alla plastica con le stesse macchine che producono la plastica? La risposta è ‘si’.
La soluzione alla plastica realizzata in Brianza è davvero l’ultima frontiera della ‘circolarita’: usa, infatti, le stesse macchine precedentemente realizzate per la produzione della plastica per produrre un materiale destinato a sostituirla. Un materiale a base di carta.
Il progetto nasce nell’area di Lecco da una partnership tra l’Istituto Italiano di Tecnologia e Novacart, multinazionale italiana con sede a Garbagnate Monastero e leader mondiale nella produzione di prodotti in carta e cartoncino per uso dolciario e alimentare. Dai pirottini per i muffin alle forme per il panettone e ogni altro lievitato, il catalogo prodotti di Novacart è amplissimo e lunghissima è la sua esperienza nella lavorazione della carta: un materiale estremamente versatile, persino nei suoi scarti di lavorazione.
Da questa collaborazione è nata Alkivio, una nuova startup che – anche grazie a massicci investimenti da parte di Novacart, nell’ordine di circa 2 milioni di euro – porterà sul mercato Alkipaper un materiale alternativo alla plastica che potrà essere impiegato per la realizzazione di oggetti attualmente prodotti proprio in plastica.
Alkipaper è un biocomposito ideato per essere biodegradabile*, compostabile*, ecosostenibile** e colorabile. Si tratta di un biopellet compatibile con i principali processi industriali, quali stampa ad iniezione, estrusione, termoformatura, stampa 3D e soffiaggio.
“Crediamo che non esista un futuro se non è sostenibile. Per questo abbiamo sviluppato una tecnologia che ci consente di realizzare biocompositi ecocompatibili alternativi alle plastiche tradizionali”
– Alkivio
Approccio “circolare”
Alkipaper è un materiale altamente sostenibile:
- per la sua origine – si tratta di scarti di lavorazione. Alkipaper nasce dalla volontà di ottimizzare le spese per la gestione dei residui industriali di Novacart, che ora può essere trasformato in ‘materia prima seconda’ per ottenere un ulteriore prodotto ad alto valore commerciale, in una logica di economia circolare. La produzione di Alkipaper sfrutta la carta, il cartoncino e la cellulosa che residuano dalla produzione di Novacart.
- per il processo di produzione – Alkipaper è realizzato sotto forma di granuli (pellet), facili da lavorare a loro volta
- per le sue caratteristiche intrinseche
- – Alkipaper è utilizzabile da tutte le aziende che producono oggetti in plastica tradizionale attraverso tecniche di produzione industriali quali la stampa a iniezione, l’estrusione, la termoformatura, il soffiaggio e la stampa 3D, senza alcun bisogno di modificare gli impianti esistenti.
- – Alkipaper è adattabile alle esigenze dei clienti: può essere prodotto con caratteristiche di resistenza, flessibilità e durata specifiche, a seconda delle esigenze. Esistono ad oggi oltre 90 formulazioni diverse di Alkipaper alle quali corrispondono diverse caratteristiche meccaniche e fisiche.
I vantaggi di adottare Alkipaper in luogo della plastica
Alkipaper si caratterizza:
- per la filiera produttiva, completamente sostenibile
- come ‘faciliatatore’ della transizione ecologica in un settore sensibilmente inquinante, come quello delle produzioni in plastica: lo smaltimento dei prodotti in plastica tradizionale è ancora molto difficile, sia a livello di riciclo che di riuso uso. Inoltre, la plastica continua a persistere nell’ambiente se dispersa, dato che la sua degradazione può richiedere anche mille anni
- per il potenziale di impiego: Alkipaper può essere impiegato in diversi comparti industriali: dal packaging all’agricoltura, dallo sport al design, dall’animal care fino agli oggetti di uso quotidiano o per la cura della persona
- per la sostenibilità economica dei processi nei quali entra: chi passa ad Alkipaper può continuare a utilizzare gli stessi impianti produttivi che utilizzava per stampare materiali plastici
Produzione e distribuzione
Alkivio è oggi già in grado di produrre grandi quantità di Alkipaper grazie a un impianto preindustriale installato nei laboratori di ricerca e sviluppo presso gli stabilimenti Novacart. In questa sede, Alkivio riesce a trasformare ‘a km zero’ il residuo di produzione di Novacart – composto essenzialmente da carta, cartoncino e cellulosa – in Alkipaper.
Nei prossimi mesi con l’arrivo delle nuove strumentazioni inizierà la produzione su larga scala che raggiungerà le oltre 900 tonnellate annue di materiale, mentre nei successivi 24 mesi è prevista l’assunzione di oltre 10 ulteriori unità di personale.
Il prezzo di Alkipaper sarà allineato ai principali competitor del mercato.
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