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La storia dell’innovazione è avvenuta a Roma: dai romani a Maker Faire Rome 2023

History of innovation Rome

Un’eredità di innovazione che continua a ispirare il futuro

Maker Faire Rome 2023 è il frutto di una preziosa eredità raccolta dal passato: la capacità di innovare.

 

Fin dai tempi antichi Roma è sempre stata teatro di cambiamenti storici, sociali, tecnologici e culturali dal grande impatto globale. Invenzioni antiche quanto i suoi monumenti hanno rivoluzionato il modo di vivere dell’intera società occidentale, modificando per sempre il corso della storia e lasciando un’impronta indelebile visibile ancora oggi. L’innovazione ha svolto per Roma un ruolo cruciale nel corso del tempo, contribuendo in modo significativo alla sua crescita, alla sua stabilità e alla sua influenza politica duratura. 

Dall’antica Roma ad oggi, la natura iconica e innovativa di questa città non è mai cambiata. In questo articolo comprenderemo come i primi passi dell’innovazione romana siano solo la premessa del progresso che stiamo vivendo oggi e che vivremo in modo sempre più intenso nei prossimi anni anche grazie ad eventi come Maker Faire Rome.

 

Le innovazioni urbane, agricole e idrauliche romane

I romani sono stati un popolo in grado di progettare e costruire monumenti, infrastrutture, fortificazioni, acquedotti e strade, sopravvissuti al tempo e alle distruzioni dei secoli. Nel corso della loro storia, hanno ideato modelli predefiniti e funzionanti che esportavano in qualunque luogo si recassero. Furono maestri nell’arte della pianificazione e della gestione delle loro città, dei loro sistemi idraulici e dei terreni agricoli, dimostrando una notevole conoscenza di tecniche edili, ingegneristiche, idrauliche ed agricole.

I modelli urbanistici romani erano noti per la loro organizzazione geometrica. Questi, non solo permettevano una distribuzione efficiente della popolazione e delle risorse, ma comprendevano anche delle infrastrutture avanzate, come sistemi fognari ed acquedotti, che contribuivano alla salute e al benessere della città. 

«[…] I Romani pensarono soprattutto a quello che i Greci avevano trascurato: il pavimentare le strade, l’incanalare le acque, il costruire fogne che potessero evacuare nel Tevere tutti i rifiuti della città. Selciarono le vie che percorrevano tutti i territori [conquistati], tagliando colline e colmando cavità, in modo che i carri potessero raccogliere le mercanzie provenienti dalle imbarcazioni; le fogne coperte con volte fatte di blocchi uniformi, a volte lasciano il passaggio a vie percorribili con carri di fieno. Tanta è poi l’acqua che gli acquedotti portano, da far scorrere interi fiumi attraverso la città ed i condotti sotterranei, tanto che ogni casa ha cisterne e fontane abbondanti, grazie soprattutto al gran lavoro e cura di Marco Vipsanio Agrippa, il quale abbellì Roma anche con molte altre costruzioni. Inoltre, le città si distinguono per la presenza di anfiteatri e terme.»

(Strabone, Geografia, V, 3,8.)

Nel campo dell’ingegneria idraulica, i Romani costruirono una rete intricata di acquedotti, ponti e canali per fornire acqua potabile alle loro città e per irrigare le terre agricole circostanti. Questi sistemi erano spesso caratterizzati da architetture monumentali ed una notevole abilità tecnica nella gestione delle pendenze per il flusso dell’acqua. L’innovativo uso del cemento romano, noto come “opus caementicium,” consentiva la costruzione di strutture resistenti in grado di sopravvivere all’usura del tempo. 

Nell’agricoltura, i Romani svilupparono tecniche avanzate per massimizzare la resa dei terreni agricoli. Utilizzavano sistemi di irrigazione e drenaggio per gestire l’umidità del suolo e introdussero nuove pratiche come la rotazione delle colture e l’uso di fertilizzanti organici, contribuendo all’incremento della produzione agricola. In definitiva, questi modelli sono una testimonianza del loro ingegno e della loro capacità di creare sistemi complessi per soddisfare bisogni quotidiani comuni.

 

La costruzione di “macchine” inizia nell’antichità

Nell’antica Roma, la capacità di costruire macchine rappresentava un segno distintivo di civiltà e un simbolo di prestigio culturale. Gli autori latini, tra la fine della Repubblica e l’età imperiale, sottolineavano l’importanza di questo know-how, che separava chi lo possedeva da chi ne era privo. Giulio Cesare, ad esempio, scelse di costruire un ponte per attraversare il Reno anziché affidarsi alle imbarcazioni temporanee, dimostrando così la superiorità tecnologica e culturale dei Romani. Questo ponte non solo aveva una funzione pratica ma simboleggiava anche l’ordine romano e la romanizzazione di nuovi territori. Al contrario, Tacito riportava goffi tentativi di costruzione da parte dei barbari, evidenziando la distinzione tra i Romani e i loro avversari. In età tardo-antica, l’Anonimo propose macchine come difesa contro le minacce barbariche, mentre l’imperatore Giuliano l’Apostata fece costruire macchine da guerra impressionanti per proteggere il proprio territorio. Possiamo dunque affermare che le macchine fossero lo strumento per rendere concreto l’ordine stabilito da Roma nel mondo. Fu lo stesso Cicerone a lodare l’uomo romano per il suo pragmatismo e per la sua grande abilità nell’usarlo per stabilire un rapporto vantaggioso con la natura. In un passo interessante del De Rerum Natura (2, 150-152), infatti, riporta: 

Godiamo dei vantaggi delle pianure e dei monti, nostri sono i fiumi e i laghi […] diamo fecondità alla terra irrigandola, tratteniamo i fiumi nel loro letto, ne indirizziamo e deviamo il corso, con le nostre mani cerchiamo di creare quasi una seconda natura nella natura.” 

Un’abilità nell’arte della costruzione meccanica che contribuiva a mantenere l’ordine ma anche a creare modi sempre nuovi di interagire con la realtà e con il mondo circostante.

 

Innovare oggi con Maker Faire Rome 2023

Questa abitudine di progettare soluzioni pensando in grande, di realizzare con le proprie mani invenzioni visionarie, sperimentando con tecnologie avanguardistiche, non è mai passata di moda qui a Roma. Nel tempo l’eredità storica e culturale si è trasformata in una nuova spinta verso lo sviluppo e il progresso. Questa città è tornata oggi ad essere un centro nevralgico per lo sviluppo di soluzioni innovative: il teatro di ricerca e scoperte, della fioritura di accademie e della nascita di nuove idee imprenditoriali.

Maker Faire Rome, che quest’anno è giunta alla sua undicesima edizione, è la rappresentazione simbolica di questa spinta sul territorio voluta fortemente dalla Camera di Commercio di Roma: un’istituzione che ha, infatti, promosso sin dalla prima edizione questa manifestazione, simbolo del pragmatismo innovativo tutto romano.

A popolare i padiglioni di questo festival, sono, infatti i maker: innovatori, appassionati di tecnologia, educatori, pensatori, inventori, ingegneri, autori, artisti, studenti, artigiani anche digitali e ricercatori universitari. Professionisti che creano e stupiscono con la forza innovativa delle proprie idee: privati, imprese e start-up che osservando la realtà, rintracciano soluzioni nuove per risolvere problemi al fine di migliorare la vita delle persone e rendere la società più sostenibile. Uno scambio di idee che quest’anno sarà favorito anche da MFR Networking: una piattaforma che consentirà ad aziende e maker, quindi a domanda e offerta in tema di innovazione, di incontrarsi.

Ma ci sarà spazio per tutti: quella di quest’anno sarà un’edizione ancora più grande e con contenuti sempre nuovi. Ad ospitarla sarà Fiera di Roma, una location adatta ad accogliere una manifestazione in costante crescita come questa.

Partecipare a Maker Faire Rome 2023 significa incontrare gli innovatori del presente che operano in tutti i campi: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dall’economia circolare all’agritech, dalla robotica all’intelligenza artificiale passando per i big data e l’aerospazio fino alle ultime novità su metaverso e realtà aumentata. Imperdibile quest’anno anche l’area EdTech che ha pianificato un calendario stracolmo di attività didattiche, workshop interattivi e talk illuminanti.

Non solo, a Maker Faire Rome 2023 puoi scoprire Roma antica all’interno

 

Vieni #MFR2023 per vedere da vicino in che modo l’innovazione sta continuando a trasformare Roma ancora oggi. Clicca qui per acquistare i biglietti (https://makerfairerome.eu/it/biglietti/)


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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