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Il dispositivo realizzato dal giovane Michele Galletta per prevenire i colpi di sonno 

 

Attraverso un algoritmo che sfrutta l’AI, Oraigo rileva i colpi di sonno riportando gli autisti in una situazione di veglia

 

 

Ogni anno in Italia si registrano circa 154mila incidenti stradali, molti dei quali causati o aggravati dal colpi di sonno, nemico subdolo per automobilisti e passeggeri. Una risposta a questo fenomeno arriva da Oraigo, giovane startup padovana nata dalla collaborazione tra l’Università di Padova e il Centro di Medicina del Sonno di Negrar, che ha sviluppato un dispositivo pionieristico in grado di monitorare l’attività cerebrale degli autisti, verificandone le condizioni psico – fisiche. 

La missione di Oraigo è chiara: ridurre drasticamente il numero di incidenti legati alla sonnolenza innalzando, in questo modo, i livelli di sicurezza su strada. 

 

Il dispositivo wearable, unico nel suo genere, che salva la vita 

 

Ideato da Michele Galetta, con il supporto dell’imprenditore Nicola Rizzato e del commercialista Paolo Corgnati, Oraigo ha visto la luce grazie all’impegno e all’investimento dei suoi fondatori e, dopo anni di sviluppo e test, inclusa una fase di sperimentazione presso l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari a Imola, il prodotto si appresta a ottenere le certificazioni necessarie per la commercializzazione in Europa e negli Stati Uniti.

L’azienda è nata nel 2019 anche se il dispositivo è frutto di 7 anni di lavoro. Abbiamo scoperto che gli unici segnali tempestivi premonitori del colpo di sonno sono quelli cerebrali. Il dispositivo rientra nel settore delle BCI (Brain Computer Interfaces), ossia le interfacce cervello-macchina. Tradizionalmente, infatti, è basato sull’analisi dell’attività cerebrale. Ora siamo alla ricerca di partner che intendano sperimentarlo ma stiamo lavorando anche per ottenere le certificazioni CE e FCC per poterlo commercializzare nell’Unione Europea e oltreoceano. Dai dati emersi infatti, la stanchezza e i colpi di sonno sono la concausa nel 20-25% degli incidenti annui, circa 154mila. Un dato che, tuttavia, considera solo i sinistri dichiarati perché molte persone hanno un colpo di sonno e non dichiarano l’incidente, tornando semplicemente a casa”, spiega Michele Galletta, CEO della startup padovana

 

Il funzionamento di Oraigo 

 

L’utilizzo di Oraigo è semplice: il dispositivo circonda la fronte del guidatore ed è regolabile per essere più comodo. All’interno della fascia, elettrodi particolari rilevano e trasmettono i dati del cervello a un’applicazione mobile tramite bluetooth, nel pieno rispetto della privacy. A questo punto, il 50% del gioco è fatto, al restante 50% ci pensa il cellulare: all’interno del telefonino è inserito un algoritmo dotato di AI che, in base all’andamento dell’encefalogramma, individua il colpo di sonno e fa scattare una vibrazione, svegliando l’autista. 

Si tratta di una tecnologia complessa ma di facile utilizzo e che, diversamente da qualsiasi altro dispositivo wearable come un braccialetto – che potrebbe rilevare solo i movimenti e magari confondere un semplice momento di riposo con un malore – riesce a inviare impulsi precisi a chi è alla guida riportandolo ad una condizione di veglia ottimale. 

 

Il Team Oraigo al CES di Las Vegas nel 2023. Credits: facebook.com/oraigo

 

Dalla prototipazione alla commercializzazione: le sfide future

 

Le potenzialità di Oraigo non hanno tardato a manifestarsi, attirando l’attenzione di potenziali partner commerciali e istituzionali, tra i quali Provincia di Padova, anche perché il prodotto non si limita alla sicurezza personale ma si offre come soluzione attraente per le compagnie di autotrasporti e le assicurazioni, grazie alla sua capacità di prevenire gli incidenti e, di conseguenza, di ridurre i costi dei sinistri.  

E proprio grazie alla collaborazione con l’Università di Padova, centro d’eccellenza nelle applicazioni AI, e l’Ospedale Sacro Cuore di Negrar di Verona, un istituto dotato del proprio Centro di Medicina del Sonno, sono stati realizzati i primi prototipi che, a Gennaio del 2023, hanno conquistato il CES di Las Vegas

L’idea di Galetta e dell’intero team di Oraigo, formato da una ventina di professionisti di tutte le età, ingeneri e biomedici, è arrivare quanto prima all’industrializzazione del dispositivo: un mercato in continua crescita, infatti, è già pronto per questa innovazione. Pensiamo, in particolar modo, alle aziende di trasporto passeggeri o movimentazione merci che operano con driver spesso sottoposti a turni prolungati e/o in orario notturno.

 

L’Italia, ancora una volta polo cruciale per l’innovazione che fa la differenza

Questo progetto è un esempio emblematico di come tecnologia, innovazione e impegno possano convergere nella creazione di soluzioni capaci di migliorare concretamente la vita quotidiana. E gli sforzi di questa startup non solo promettono di rivoluzionare il settore della sicurezza stradale ma dimostrano anche l’impegno dell’Italia nell’investire in tecnologie future per la protezione dei suoi cittadini.

In un mondo in cui la sicurezza alla guida è di cruciale importanza, Oraigo emerge come un faro di speranza, dimostrando che l’innovazione può effettivamente fare la differenza, salvando vite umane e rendendo le nostre strade un luogo più sicuro per tutti.

 

Anche a Maker Faire Rome 2023 non sono mancate le innovazioni a tema “sicurezza stradale”. Tra queste Sleep R@ad, il videogioco realizzato da Inail, da sempre al fianco della manifestazione in qualità di partner, che analizza “l’igiene del sonno” attraverso il gaming: qui il nostro articolo dedicato

 

Fonte: ilsole24ore.com

Autrice: Francesca Rosati 

Credits foto copertina: facebook.com/oraigo

 


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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