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sblocca il tuo telefono con una mascherina che ti somiglia 

L’idea è di un’artista americana che sta ricevendo prenotazioni da tutto il mondo.

L’artista Danielle Baskin ha avuto l’idea di realizzare particolari mascherine protettive adatte al riconoscimento facciale dopo aver registrato le difficoltà di alcune persone di adottare determinate tecnologie durante la pandemia di Coronavirus, che le obbliga a indossare dispositivi di protezione che ne nascondono parzialmente il volto.

“Stavo discutendo se le maschere N95 fossero o meno efficaci come misura protettiva contro il Coronavirus e qualcuno ha sollevato il problema che non si poteva sbloccare il telefono mentre se ne indossa una”, ha affermato l’artista. “Il mio pensiero immediato è stato quello di mettere quel volto sulla maschera, non sotto”.

 

Facial recognition respirator mask

 

Le maschere N95 (da noi in Europa conosciute come FFP-2) si adattano alla bocca e al naso per proteggere chi le indossa da liquidi e particelle sospese nell’aria, il famigerato “droplet” che trasporta il virus.

“Ero consapevole che è fosse anche un po’ distopico realizzare un prodotto correlato al virus, quindi ho deciso di giocare esattamente con quella distopia”, ha detto Baskin. Resting Risk Face, l’azienda che ha creato per realizzarle, si definisce un produttore di “prodotti distopici alla moda“. “Per mandarle in produzione, attenderò fino a quando inizieremo a sperimentare carenza di dispositivi. Nel frattempo sto eseguendo diversi test per identificare la perfetta tecnica di produzione”, afferma sempre la Baskin.

Per stampare le mascherine che consentono il riconoscimento facciale, la Baskin trasforma una foto 2D del volto di un volto in un’immagine 3D da stampare su una maschera.

Facial recognition respirator mask

“Il nuovo metodo che sto usando crea una maschera tridimensionale con una faccia sagomata che sblocca i telefoni che utilizzano sensori di profondità”, ha spiegato. “Devi solo impostarlo come un volto aggiuntivo, dal momento che avrà dei lineamenti comunque leggermente diversi dai tuoi”.

 

Facial recognition respirator mask

 

Le sue mascherine sono gia’ diventate un caso e sui social non si parla di altro. “La combinazione di COVID-19, tecnologie di riconoscimento facciale e paura di cedere troppa privacy in nome della sicurezza ha scatenato un ampio dibattito in queste settimane di pandemia. La cosa più sorprendente per me è stato realizzare quanto velocemente la mia idea sia stata accolta e sposata un po’ in tutto il mondo.  Sono stata contattata da Corea del Sud, Lettonia, Francia e Cina in pochi giorni”.

Danielle Baskin si augura che le sue mascherine per il riconoscimento facciale possano essere utili soprattutto a coloro che devono indossarle per ragioni di lavoro o durante la loro malattia; soggetti che sono costretti ad indossarle per molto tempo e per i quali risolverebbero almeno un piccolo problema.

Danielle Baskin non e’ nuova a iniziative di ‘stampa insolita”: per altre aziende e progetti ha già stampato su degli avocado e ha creato dei caschi da bicicletta personalizzati.


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