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l’energia solare e’ fondamentale per l’agricoltura nei paesi in via di sviluppo: il report fao

In Africa, la FAO lavora per aiutare il paese a raggiungere una migliore situazione socio-economica. Il caso del Rwanda

 

La Food And Agriculture Organization (FAO) è un organizzazione delle Nazioni Unite, presente in oltre 130 paesi, che si occupa di diffondere conoscenze e informazioni per aiutare i paesi in via di sviluppo ad effettuare una transizione dell’agricoltura migliorando le pratiche agricole, forestali e della pesca, andando a garantire come scopo finale cibo garantito per tutti, perseguendo il suo famoso motto #ZeroHunger – che è anche un dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

I 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda 2030

Energia solare e agricoltura, benefici a doppia mandata

La produzione, distribuzione e consumo di cibo utilizza circa un terzo dell’energia prodotta nel mondo ed è responsabile di circa un terzo delle emissioni globali di gas serra. Per questo, slegare la filiera alimentare dai combustibili fossili è una delle priorità nella lotta ai cambiamenti climatici. Anche e soprattutto nei paesi in via di sviluppo, come alcuni di quelli del continente africano.

Il rapporto Renewable Energy for Agri-food Systems, sviluppato da FAO e IRENA ( (l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili) e un ulteriore rapporto di FAO Invest, hanno esplorato la relazione tra i sistemi agroalimentari e le energie rinnovabili e sostengono che le soluzioni siano già alla portata. 

Necessità di energia

L’energia gioca un ruolo fondamentale nelle varie filiere alimentari. Viene consumata non solo nella produzione principale, ma anche in attività secondarie come l’essiccazione, il raffreddamento, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione.

Il modello di consumo dell’energia nelle filiere alimentari varia in modo significativo tra paesi in via di sviluppo e paesi sviluppati. In questi ultimi, circa un quarto dell’energia totale viene consumata durante la fase di produzione (coltivazione, allevamento e pesca), il 45% nella trasformazione e distribuzione degli alimenti e il 30% nella vendita al dettaglio, preparazione e cottura. Nei paesi in via di sviluppo, questa proporzione è quasi invertita.

La disparità nell’utilizzo dell’energia tra le regioni indica un ampio divario energetico, in particolare nel continente africano. Questo divario dovrà essere colmato per aumentare la produttività, rafforzare le catene di approvvigionamento, ridurre le perdite di cibo e reddito e migliorare la sicurezza alimentare.

Il caso esemplare del Rwanda

Il Rwanda è uno degli stati più piccoli dell’Africa. Si trova nella parte orientale del continente e non avendo uno sbocco sul mare si basa principalmente sull’agricoltura. Le energie rinnovabili, applicate ad agricoltura naturale e sostenibile, possono fare molto per questo piccolo paese che ha fatto un grandissimo lavoro per rimettersi in sesto dopo una delle più feroci guerre civili che la storia abbia mai conosciuto e che sta puntando molto proprio sull’agricoltura e sul turismo per posizionarsi in modo solido e sostenibile.

Il ruolo delle rinnovabili per l’agricoltura del Rwanda

In questo contesto le fonti di energia rinnovabile possono svolgere un ruolo cruciale nel soddisfare le esigenze energetiche del paese. 

Le strade da percorrere possono essere tre:

  • l’ottimizzazione dell’utilizzo del terreno (sfruttando meglio gli spazi a disposizione),
  • l’implementazione delle biomasse
  • lo sviluppo di impianti fotovoltaici destinati all’agricoltura: il cosiddetto agrivoltaico.

Quest’ultimo sistema consente di combinare agricoltura e impianti di generazione di energia solare. A livello globale sono stati installati oltre 2,8 GW di agri-voltaico, i quali, se posizionati in aree con elevato irraggiamento solare, richiedono lo sfruttamento di meno terreno rispetto a quello necessario per realizzare un impianto che estragga in superficie il carbone necessario per produrre lo stesso quantitativo di energia.

Per il Rwanda, una delle più grandi sfide è quella della corretta conservazione del cibo prodotto, per evitare perdite di materiale e denaro. Prendiamo come esempio il pomodoro, ortaggio ampiamente prodotto in Rwanda; ne vengono prodotte 155.000 tonnellate di pomodori ma, solo fino a qualche anno fa, circa il 55% di quella produzione andava perso. 

Gran parte di queste perdite avviene nel punto di raccolta, all’ingrosso e durante la vendita al dettaglio. La mancanza di celle frigorifere è comunemente identificata come la principale causa della perdita di tutto questo cibo.

Accesso a uno stoccaggio adeguato

Maggiore accesso all’energia per usi come le celle frigorifere e la lavorazione delle colture orticole possono sostenere il paese nella riduzione delle perdite e nell’aumento delle esportazioni dei raccolti. Per quanto riguarda le aziende agricole, l’accesso a uno stoccaggio adeguato dopo la raccolta è un enorme limitazione per la giusta conservazione dei prodotti, consentendo solamente due o tre giorni di conservazione. 

I futuri obiettivi del Rwanda:

  • Sviluppare un mercato formale per i prodotti ortofrutticoli.
  • Esportare più di 45 000 tonnellate di prodotti ortofrutticoli entro il 2024.
  • Sviluppare una capacità di conservazione a freddo sufficiente per gestire il 50 percento dei prodotti ortofrutticoli entro il 2024.

L’impatto del energia solare sull’agricoltura

Le tradizionali celle frigorifere sono alimentabili esclusivamente tramite la rete elettrica, causando non poche difficoltà logistiche ed economiche visto che le aziende agricole si trovano in aree rurali. La principale soluzione per ovviare a questo problema sono le celle frigorifere ad energia solare.

Vista aerea campo pannelli solari
Il grande impianto solare che dal 2014 contribuisce ad alimentare il Rwanda e ne ha aumentato la capacità energetica del 6% I Credits: Sameer Halai I SunFunder/ Gigawatt Global

Grazie ad un accesso facilitato all’energia ‘pulita’, oltre ad utilizzarla per la fase di conservazione e stoccaggio, potrebbe essere impiegata per produrre altri tipi di prodotti come succhi di frutta, zuppe, polpe, ecc.. che creerebbero occupazione e denaro per il paese e per la popolazione oltre a diversificare l’approvvigionamento alimentare del Rwanda.

I pannelli fotovoltaici possono rappresentare, quindi, un’ottima alternativa – sostenibile e a basse emissioni di carbonio – che consentirebbe di avere grande espansione del settore.

Impianto solare nei campi del Rwanda
Impianto di irrigazione a energia solare in Rwanda I credits: UN in Rwanda

I futuri obiettivi riguardo l’energia solare del Rwanda

  • Aumento dell’occupazione
  • Riduzione perdite del cibo
  • Apparecchiature di conservazione frigorifera a base solare
  • Puntare subito sull’export stabilendo una capacità di celle frigorifere sufficiente per immagazzinare 46 000 tonnellate di prodotti
  • Aree di stoccaggio ad alimentazione solare per immagazzinare il 50% dei prodotti ortofrutticoli del paese entro il 2024

Nella tabella sottostante sono illustrati  i 6 scenari stilati dagli analisti della FAO riguardo la crescita del mercato agricolo nei prossimi anni:

Tabella con dati sull'agricoltura al 2050
Fonte: FAO

Parlando di numeri, i risultati indicano che per l’intervento di celle frigorifere, il potenziale di mercato può variare da 322 300 USD per lo scenario 1 (LMP e LGP) a 6 105 000 USD per lo scenario 6 (HMP e HGP).
I risultati suggeriscono che il potenziale di mercato per l’intervento in celle frigorifere può variare
da 22 380 000 USD per lo scenario 1 (LMP e LGP) a 423 819 000 USD per scenario 6 (HMP e HGP).

Con l’intervento delle celle frigorifere solari, il potenziale economico sarebbe di circa 6,09 milioni di dollari, tuttavia, a seconda delle variazioni del prezzo delle apparecchiature per celle frigorifere solari, i possibili guadagni possono variare tra i 1,52 milioni di USD (a -75% del prezzo corrente) a 10,66 milioni di USD (a +75% del prezzo attuale). A un prezzo fisso di 22 000 USD per una cella frigorifera solare, il potenziale di mercato sarebbe di circa 423 milioni di dollari.

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fonti: Notizie Finanziarie I Rinnovabili.it I FAO

immagine di copertina: view from air over Rwanda I credits: Rowan Simpson via Unsplash


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera, si impegna da ben nove edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.

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