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Mae C. Jemison e’ stata la prima astronauta afroamericana

Nel 1992, volò nello spazio a bordo dell’Endeavour, diventando la prima donna afroamericana nello spazio

 

Da bambini l’abbiamo detto in tanti: “Voglio fare l’astronauta“. Ma lei, Mae Jemison, non ha permesso che restasse solo un sogno e il 12 settembre del 1992 è diventata la prima donna afroamericana a viaggiare nello spazio.

Il suo curriculum è davvero sorprendente: Mae è una fisicascienziataingegneraesploratrice e danzatrice. Ha lavorato per la NASA ma anche in televisione come attrice. Tra i suoi ispiratori c’è Martin Luther King, a proposito del quale ha dichiarato: “il suo sogno è una chiamata all’azione”.

Biografia e studi

Nata nel 1957 in Alabama, Mae Jemison aveva fin da piccolina sempre avuto la passione per lo spazio e la scienza. E i suoi genitori – un falegname e un’insegnante di inglese – assecondarono assecondato le sue aspirazioni e si impegnarono per offrirle le migliori opportunità educative. Durante i suoi primi anni di scuola, i genitori le sostenevano e incoraggiavano i suoi talenti e le sue capacità e trascorreva molto tempo nella sua biblioteca scolastica a leggere di scienza e, in particolare, di astronomia.

Durante il suo periodo alla Morgan Park High School, si convinse di voler intraprendere una carriera nell’ingegneria biomedica. Quando si laureò nel 1973 come costante studente d’onore, entrò alla Stanford University con una borsa di studio, dove conseguì una laurea in ingegneria chimica all’università nel 1977. Erano gli Anni ’70 e negli Stati Uniti il tema delle discriminazioni razziali e sessuali era ancora molto forte.

photo: Wikipedia

Dopo la laurea, entrò alla Cornell University Medical College e, durante i suoi anni lì, trovò il tempo di espandere i suoi orizzonti studiando a Cuba e in Kenya e lavorando in un campo per rifugiati cambogiani in Thailandia.

Dopo aver conseguito la laurea in medicina nel 1981, Mae Jemison proseguì il suo lavoro di ricerca presso il centro medico della contea di Los Angeles / Università della California del Sud e in seguito lavorò come medico di medicina generale. Per i successivi due anni e mezzo, fu anche arruolata nei Peace Corps – organizzazione governativa statunitense creata come sostegno ai paesi in via di sviluppo – in Sierra Leone e in Liberia, dove insegnò e svolse ricerche mediche.

L’ingresso alla NASA e la missione Endevour

Nel 1983, dopo aver visto la missione di Sally Ride, la prima donna americana ad andare nello spazio, Mae si convinse che il programma spaziale della NASA fosse pronto per accogliere una donna afroamericana, si candidò ma venne respinta; ci riprovò e nel 1987 venne accettata.

Dopo qualche anno di lavoro nei laboratori, nel 1992 partì per la sua unica missione: dal 12 al 20 settembre 1992 rimase nello spazio 190 ore, 30 minuti e 23 secondi, prima donna afroamericana nello spazio. Durante la missione riuscì a vedere Chicago dallo spazio, proprio come aveva desiderato quando era piccola. Nel ruolo di specialista di missione, portò avanti due esperimenti di ricerca sulle cellule ossee e dei test sull’assenza di peso e sul mal di movimento.

credits: NASA

Nel Marzo 1993 lasciò la NASA, con rammarico dei suoi superiori, dicendo di essere interessata più all’interazione tra scienze sociali e tecnologie, tra tecnologie e vita quotidiana. Fondò una propria azienda, la Jemison Group, che svolge tutt’ora attività di ricerca e commercializza tecnologie per la vita quotidiana. Tra i suoi ultimi progetti, nel 2018, ha collaborato con Bayer e National 4-H Council per l’iniziativa “Science Matters” che ha lo scopo di incoraggiare i bambini a comprendere e perseguire le scienze agricole.

Riconoscimenti

In riconoscimento dei suoi successi, Mae Jemison ha ricevuto numerosi premi, tra i quali diversi dottorati onorari, l’Essence Science and Technology Award del 1988, l’Ebony Black Achievement Award nel 1992 e la Montgomery Fellowship dal Dartmouth College nel 1993.

È stata anche nominata Gamma Sigma Gamma Donna dell’anno 1990. 

Mae Jemison è anche membro di diverse importanti organizzazioni, tra cui l’American Medical Association, l’American Chemical Society e l’American Association for the Advancement of Science, e ha fatto parte del consiglio di amministrazione della World Sickle Cell Foundation dal 1990 al 1992. E’ stata anche membro del comitato consultivo dell’American Express Geography Competition e membro del consiglio onorario del Center for Prevention of Childhood Malnutrition.


 

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