Nuovi pannelli solari stampabili potrebbero ridefinire gli edifici come li conosciamo
Il fotovoltaico stampabile sviluppato dalla Swansea University potrebbe aiutare a rallentare e invertire la crisi energetica, salvando l’ambiente e combattendo il cambiamento climatico
Un team dello SPECIFIC Innovation and Knowledge Centre della Swansea University, in Gran Bretagna, guidato dal professor Trystan Watson, ha affernato di aver utilizzato un metodo di fabbricazione roll-to-roll per pannelli fotovoltaici di nuovissima generazione, a basso costo.
foto: University of Swansea
Gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico del Regno Unito e delle relative emissioni di carbonio. Il gruppo di ricerca Printed Photovoltaics (PV) del professor Trystan Watson presso l’Università di Swansea sta sviluppando una gamma di tecnologie di celle solari e tecniche di trasformazione che consentiranno la produzione su larga scala di pannelli fotovoltaici a pellicola sottile ad alta efficienza, utilizzando materiali abbondantemente presenti in natura e a basso costo.
Queste tecnologie si concentrano sulla decarbonizzazione del calore e dell’energia negli edifici, a vantaggio degli occupanti e dei proprietari ma anche della società nel suo complesso e delle infrastrutture energetiche, che verrebbero cosi ampiamente efficientate.
Il metodo
Il gruppo di ricerca del prof. Trystan sta lavorando per comprendere la stabilità e la durata di questi dispositivi, studiandone i meccanismi di degradazione e trovando modi per migliorarne la longevità. Il gruppo è “agnostico dalla tecnologia”, il che significa che lavora con le tecnologie fotovoltaiche più promettenti per trovare il modo di produrle su larga scala. Attualmente, la ricerca è focalizzata su quattro tecnologie distinte:
- perovskiti
- CZTS (rame, zinco, stagno, zolfo)
- fotovoltaico organico
- celle solari sensibilizzate al colorante
Utilizzando le strutture di produzione pilota all’avanguardia del centro di ricerca SPECIFIC e collaborando con le imprese locali, il gruppo lavora per determinare i meccanismi di perdita associati allo scale-up, ridurre i tempi di fabbricazione e garantire la più ampia gamma di substrati costruendo dispositivi su lastre di vetro lavorate roll-to-roll, in metallo o plastica.
L’impatto
La ricerca sviluppa una tecnologia che alimenta il concetto di Active Buildings, in cui gli edifici generano, immagazzinano e rilasciano il proprio calore ed elettricità dall’energia solare. L’Active Building Center della Swansea University è un luogo che si alimenta esso stesso utilizzando alcune delle ultime innovazioni nel campo dell’energia solare.
Il lavoro sul fotovoltaico condotto da questo team di ricerca è specializzato nel trasferimento delle tecnologie sviluppate in laboratorio su edifici su vasta scala. Oltre a spiegare il funzionamento delle tecnologie, i dimostratori vengono utilizzati per monitorare e sviluppare sistemi in condizioni realistiche e in una vasta gamma di usi dell’edificio in oggetto. La ricerca sta esplorando anche altre applicazioni di questa tecnologia, come l’impiego di Perovskite in ambito aerospaziale.
fonti: Swansea University I Theengineer.co.uk
foto di copertina: Swansea University
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