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Risorse per l’autismo: le app educative e per le abilità sociali

La tecnologia sta trasformando l’educazione e la terapia dei bambini autistici

Autismo: attraverso l’utilizzo di app educative, molti benefici per bambini, genitori, educatori 

 

Autismo è un termine che racchiude un ampio spettro di disturbi dello sviluppo neurologico e che rappresenta una sfida educativa e comunicativa non indifferente per genitori, insegnanti e terapisti. In questo contesto, la tecnologia si sta rivelando uno strumento prezioso e versatile, offrendo nuove opportunità per favorire l’apprendimento e lo sviluppo di abilità sociali e comunicative.

Le nuove tecnologie, in particolare gli smartphone e i tablet, sono dei validi alleati, insieme alle applicazioni educative, per i bambini autistici. Permettono infatti di usare e personalizzare stimoli visivi e vocali molto più facilmente e velocemente di come si faceva in passato con le card disegnate o stampate su carta, per fare un esempio.

Le app educative rivolte ai bambini autistici stanno diventando sempre più sofisticate, incentrate sull’obiettivo di migliorare l’interazione sociale e la comprensione delle routine quotidiane attraverso un approccio ludico-educativo. Tuttavia, la scelta dell’app giusta per ogni bambino richiede un’attenta valutazione dei suoi bisogni specifici. Nelle diverse edizioni di Maker Faire Rome l’autismo è stato spesso oggetto di progetti tech-based, prevalentemente ad obiettivo educativo. In questo articolo esploreremo il panorama delle applicazioni disponibili, per aiutare a selezionare quelle più adatte e richiamiamo le soluzioni presentate proprio in occasione del nostro evento annuale.

Autismo: una panoramica

Sono passati ormai più di 50 anni da quando il Dott. Leo Kanner, uno psichiatra della Johns Hopkins University, scrisse il primo articolo applicando il termine autismo a un gruppo di bambini che erano chiusi in se stessi e che avevano severi problemi di socializzazione, di comunicazione e comportamentali

I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders) si riconoscono attraverso le loro manifestazioni e il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM 5 ) li suddivide in tre livelli a seconda dei bisogni di supporto: 1) bassi; 2) medi e 3) con alti bisogni di supporto.

L’autismo colpisce tutto il nucleo familiare e i bisogni socio assistenziali non sono automaticamente esigibili attraverso i percorsi delle leggi che tutelano le altre persone con disabilità, per questo essere a conoscenza di risorse multimediali e digitali di supporto, avere un panorama di quanto in essere, in costante aggiornamento, può diventare un supporto importante per persone di ogni età e per le loro famiglie.

Le dimensioni del fenomeno

Negli USA, dove dal 2000 si effettuano vaste indagini cercando attivamente i casi su grandi numeri di popolazione di 8 anni di età, nei giovani adulti si trovano due casi su 100. Applicando queste percentuali alla popolazione italiana da 1 a 64 anni si otterrebbe la prevalenza di 900.000 casi, molti dei quali mai diagnosticati, soprattutto quelli a livello 1. In Australia è stato istituito il Ministero per l’autismo che affianca quello per le Disabilità.

La Francia, invece, nel 2022 ha dichiarato lo Stato di Emergenza su questa patologia. In Europa la diffusione varia da paese a paese: si passa da una prevalenza di 1 su 160 in Danimarca, a una prevalenza di 1 su 86 in Gran Bretagna.

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.

credit: Igor Starkov via Unsplash

App educative per l’autismo: obiettivi e benefici

Nello specifico dei disturbi legati allo spettro dell’autismo, le app e i software favoriscono lo sviluppo e l’implementazione di diverse aree, tra cui quella affettiva ed emozionale, quella cognitiva, quella didattica, che ha che fare con le abilità necessarie allo studio, quella della comunicazione e della socializzazione e quella delle autonomie, promuovendo le abilità visuo-spaziali, nonché l’attenzione e la reattività.

Quello delle app è un universo in evoluzione e pertanto qualsiasi presentazione potrebbe rivelarsi obsoleta sin dal giorno dopo della sua segnalazione. Quello che intendiamo fornire non è un panorama esaustivo ma una indicazione alla quale, chi fosse interessato, dovrà dare il giusto valore e cogliere con l’intenzione, poi, di approfondire a livello individuale. Regolarmente, inoltre, gli esperti creano liste ragionate di app e soluzioni tech-based per l’autismo.

Caratteristiche delle soluzioni tech per l’autismo

Alcune di queste risorse sono specificatamente rivolte alla scuola e  propongono ai docenti e agli educatori strumenti di lavoro che potranno affiancare l’apprendimento scolastico tradizionale.

Si tratta di risorse accessibili da tutti, gratuite o a prezzi assolutamente contenuti, testate da diversi utenti, mirate al potenziamento delle abilità necessarie per l’apprendimento e per quelle socio – relazionali. La scelta si è orientata in questo modo per far si che questo elenco fosse quanto più possibile inclusivo e accesibile al più alto numero di persone possibile.

La selezione che riportiamo è spesso frutto del lavoro di associazioni di settore, che hanno già vagliato queste app e le soluzioni che offrono, e le hanno organizzate per contenuti e obiettivi di apprendimento.

Le migliori app per migliorare le abilità comunicative

Sono principalmente dirette alla fascia di bambini e bambine della scuola primaria e ai ragazzi e alle ragazze più grandi. Si va da giochi di aritmetica, logica matematica a quelli che stimolano la concentrazione, a quelle per l’apprendimento della musica a quelle per allenare la percezione visiva, fino all’educazione motoria e alla coordinazione. Sono disponibili anche raccolte di audio fiabe, giochi di astronomia, immagini da colorare per grandi e piccoli, puzzle, giochi per imparare le lettere dell’alfabeto e di tipo “memory”. Altre app hanno invece un taglio più scientifico, come quelle destinate all’apprendimento del corpo umano. 

Una selezione ben organizzata in base ai temi, ai contenuti e agli obiettivi di apprendimento è stata realizzata dall’associazione Tieniamente, che ha messo insieme un catalogo di app dedicato proprio a bambini e ragazzi autistici.

App per potenziare le abilità sociali dei bambini autistici

Anche Salvatore Aranzulla, notissimo per la sua capacità di spiegare in modo facile la tecnologia in ogni suo aspetto, ha curato un elenco di app per l’autismo. 
Anche in questo caso, sono organizzate per categorie: 

  • giochi educativi di varie tipologie per stimolare l’apprendimento
  • giochi per velocizzare la creazione di agende visive utili per organizzare le routine e creare le strisce sociali dedicate alla CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) che permettono di sfruttare i pittogrammi per comunicare con bambini e/o adulti autistici non verbali. Un esempio è l’app PictogramAgenda, un’agenda visiva basata su 20 pittogrammi, raffiguranti diverse azioni, da ordinare secondo una determinata sequenza

MITA e l’algoritmo adattativo

La selezione non si esaurisce qui: Aranzulla ha anche selezionato MITA, un’app gratuita che offre migliaia di attività di apprendimento strutturate sotto forma di giochi, utili per incrementare le capacità nei settori del linguaggio, dell’attenzione e delle abilità visive. Si basa su un algoritmo adattivo, ovvero capace di adattare i contenuti successivi in base alle risposte, corrette o meno, che il giocatore fornisce nei vari giochi. In questo modo, l’app si adatta alle capacità del bambino autistico e gli propone altri giochi di livello adeguato per far sì che non siano mai troppo semplici o poco stimolanti, ma neppure troppo difficili. Il livello di esercizi e contenuti offerti da MITA è quello della scuola dell’infanzia primaria.

Interessante è anche che, all’interno dell’applicazione, è presente un Angolo dei genitori, che consente ai genitori – ma anche ai caregiver o agli educatori che seguono il bambino, di visualizzare il tasso di successo, il numero di giochi completati e di puzzle risolti, di controllare le statistiche suddivise per giorno, settimana, mese e anno, con la possibilità di esportare i report e, quindi, tenere traccia di tutti i progressi e poterli condividere.

App per abilità sociali

Un’altra selezione interessante di app per l’autismo è quella curata da Altervista, che è stata realizzata prestando particolare attenzione alle app che potenziano la condivisione, propongono storie e fiabe sociali e, comunque, stimolano le abilità relazionali. Alcune lavorano sulla creatività, invitando l’utente a creare storie e fotolibri; altre forniscono vere e proprie lezioni a mo’ di tutorial, ciascuna su una specifica competenza sociale. Altre ancora sono invece di supporto al lavoro di genitori, insegnanti e educatori, per pianificare attività funzionali.

I progetti per l’autismo presentati a Maker Faire Rome

Nelle dieci edizioni di Maker Faire Rome, sono stati molti i progetti a tema autismo che maker, enti e associazioni di ricerca hanno presentato. Anche dalla collaborazione con Sanofi per il contest Make to Care sono emerse soluzioni interessanti su questo tema. Se vuoi scoprire i progetti dedicati all’autismo che hanno avuto spazio a Maker Faire Rome, trovi alcuni articoli a questo link

fonti: AgendaDigitale I Cortivo I ASNOR

immagine di copertina: 

autrice: Barbara Marcotulli:


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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