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Rivoluzionare il futuro: innovazioni tecnologiche e sostenibilità nelle startup italiane

Startup

Un viaggio nel mondo delle startup italiane che stanno avendo un impatto significativo in settori chiave per il nostro Paese

 

Dal tech al biomedicale, dall’aerospazio al packaging: i progetti “Made in Italy” per un futuro sempre più green

 

La primavera segna un periodo di crescita e rinnovamento, e per l’Italia questo non potrebbe essere più vero. Con l’esplosione di nuove idee e l’entrata sul mercato di prodotti rivoluzionari, il mondo delle startup italiane sta vivendo un vero e proprio rinascimento, supportato da un’onda crescente di investitori pronti a scommettere su progetti che puntano a rivoluzionare settori cruciali per il nostro Paese, verso un futuro sempre più green e sostenibile.

Un esempio emblematico è rappresentato da Vento, filiale italiana di Exor Ventures, che in soli due anni ha esaminato oltre 2.400 proposte, investendo in 60 promettenti startup con un significativo impegno finanziario iniziale di 150.000 euro. “Rappresentiamo il fondo non governativo più dinamico in Italia, vantando un portafoglio aziendale estremamente variegato. In particolare, Health Tech e Biotech rappresentano insieme un significativo 20% dei nostri investimenti, a dimostrazione della dedizione alle startup che si trovano all’intersezione tra tecnologia, sanità e scienze biologiche”, afferma Diyala D’Aveni, al timone di Vento.

 

Cura della persona e servizi sempre più vicini al cittadino: le startup che “ti ascoltano” 

 

L’ascolto e l’attenzione per la persona come opportunità di crescita:  ne è un esempio il successo di Deeva, il servizio di parrucchieri a domicilio che ha raccolto di recente oltre 400.000 euro. Mission dell’azienda è, infatti, la volontà di portare un servizio di qualità professionale ovunque il cliente lo richieda, uscendo dalle logiche dei saloni tradizionali e sfruttando la tecnologia per offrire un’esperienza di prenotazione e servizio comoda, flessibile e professionale. In questo modo, questa piattaforma innovativa, trasforma completamente il concetto di cura personale partendo dal presupposto che Deeva è, a tutti gli effetti, un modo di essere: è darsi l’occasione di essere la migliore versione di sé in un rapporto di amore con il proprio aspetto, perché ogni persona è unica e ha diritto di sentirsi una “Deeva” in ogni situazione. 

Forniamo accesso a parrucchieri professionisti direttamente a casa del cliente, garantendo un servizio di elevata qualità con semplici click,” spiega Irene Giani, co-founder di Deeva.

E di cruciale importanza è sia il ruolo del consumatore, al quale viene chiesto di fornire un feedback sulle prestazioni ricevute, creando così un rapporto di forte fidelizzazione tra azienda e clientela sia la figura del professionista del settore della bellezza, al quale Deeva offre una nuova e vantaggiosa opportunità di lavoro basata sulla flessibilità.

 

Non è da meno Urbnxpiattaforma digitale che offre spazi di lavoro per svolgere ovunque la propria attività in un ambiente confortevole e adeguato alle esigenze lavorative. “Nei centri città, nelle periferie e in provincia, grazie alla presenza in hotel, dimore storiche, coworking indipendenti, sedi associative, palestre e luoghi privati. Le previsioni dell’Osservatorio del Politecnico di Milano indicano quest’anno 3,6 milioni di persone in smart working e quindi spesso bisognosi di spazi. Perciò puntiamo su una nostra crescita sostenuta”, racconta Gabriele Lunati, CEO e Founder di Urbnx che su CrowdfundMe ha raccolto oltre 100.000€.

 

Una mobilità più smart e attenta all’ambiente

 

Il settore della smart mobility e dei trasporti è pronto a fare “un salto di qualità”. Giorgio Brizzo e il suo team hanno lanciato Movenzia.Com, innovando nel settore del noleggio a lungo termine con un approccio totalmente digitale, che ha già attratto un notevole successo di mercato. “Applichiamo i meccanismi del digital marketing e della vendita online a un mercato come quello del noleggio a lungo termine che usualmente si sviluppa nelle concessionarie. Siamo i primi ad aver progettato un ecosistema web totalmente focalizzato sul noleggio a lungo termine per dare la certezza al cliente di trovare le migliori condizioni sul mercato,” afferma Brizzo. E le risposte positive di chi utilizza il servizio non hanno tardato ad arrivare, facendo crescere sensibilmente il fatturato dell’azienda del 250% rispetto all’anno precedente.

Sempre in questo campo, degna di nota è E-Essence, app che consente di noleggiare barche elettriche di propria produzione.  “È un boat sharing elettrico completamente online, un modello che in Europa esiste solo in Olanda. Il sistema è lo stesso che si usa per i monopattini nelle città, completamente automatizzato. Si sblocca la barca con l’App sul cellulare, si naviga con l’assistenza di un virtual skipper che suggerisce itinerari e punti d’interesse da visitare, poi si ormeggia e si blocca. Ma non prima di averla messa in carica: questo è l’unico obbligo per l’utente prima di tornare a terra“, spiegano Michele Lauriola, 34 anni, di Manfredonia, e Leonardo Caizza, 35 anni, di Parma, founder della piattaforma. 

 

La rivoluzione del settore delle telecomunicazioni 

 

Un approccio più sostenibile è pronto a cambiare drasticamente il mondo delle telecomunicazioni. Ne è un esempio Towerlan, azienda della provincia senesi che sviluppa antenne innovative pronte per il futuro 6G, pensate per le smart cities. “La nostra T-Light è una soluzione all’avanguardia per le infrastrutture urbane, combinando estetica e funzionalità tecnologica avanzata pronta a fare da apripista anche in Europa. È pensata per le città, un palo elegante che forse potrebbe ricordare dei lampioni ma che in realtà custodisce sulla propria cima e nella propria anima tutto il tech che i centri abitati chiedono: telecamere per controllare i passaggi, reti di connessione ai massimi livelli, sistemi per rilevare i cambiamenti climatici, domotica che garantisce coi pannelli solari il funzionamento di un impianto di illuminazione, il tutto con dei circuiti capaci di mantenere la continuità elettrica ed evitare disservizi in caso di sovraccarichi”, spiega Alvaro Gjeci, founder dell’azienda

 

Le startup da tenere d’occhio in ambito medicale 

 

Da sempre l’Italia è in prima linea per le innovazioni in ambito medicale e questo trend è destinato a crescere. Tante le startup impegnate a migliorare la qualità della vita dei pazienti, ottimizzando l’erogazione di servizi e prestazioni sanitarie grazie all’ausilio di tecnologie di ultime generazione. La startup marchigiana Tepy ha realizzato una app fisioterapica con Intelligenza Artificiale integrata che dà accesso a una grande quantità di video riabilitativi, offrendo soluzioni per vincere i dolori muscolari.

Spiega il CEO, Luca Squadroni: “Grazie all’IA, una volta compilato il questionario in cui vengono inseriti i parametri iniziali e gli eventuali sintomi, Tepy seleziona i video più adatti alla condizione dell’utente tra i 3000 in libreria, consentendo così di avviare e gestire in autonomia il percorso di fisioterapia o di fitness selezionato. Man mano che l’utente aggiorna i propri sintomi tutte le sezioni specifiche vengono automaticamente adeguate alla nuova situazione clinica“.

I friulani Alessandro Englaro, ingegnere aerospaziale, e Mattiarmando Chiavegato, designer, sono gli animatori di Akuis, costituita per produrre attrezzature connesse al digitale nel settore del fitness dedicato ai personal trainer, all’home e al medical. Lo strumento di punta si chiama Sintesi, interamente Made in Italy. Dicono i due fondatori: “Con questa macchina abbiamo unito il meglio della tecnologia robotica alla capacità di assecondare la massima libertà di movimento della persona. È per questo che strizziamo l’occhio anche al mondo medicale, perché a chi fa riabilitazione si cerca di far svolgere un movimento naturale, ma sempre in una dimensione di misura e controllo“.

 

Idee virtuose contro l’inquinamento ambientale e spaziale

 

Anche il settore aerospaziale continua a far parlare di sé. Secondo l’Agenzia Spaziale Europea dal primo lancio di un satellite nel 1957 sono stati inviati nell’orbita terrestre più di 15mila satelliti e sono avvenute oltre 600 collisioni, esplosioni e incidenti nello spazio che hanno ridotto in pezzi molti di questi veicoli spaziali.

L’Agenzia stima che più di 36.500 oggetti di dimensioni superiori a 10 cm stiano sfrecciando intorno alla Terra. Per far fronte a questo problema, Luca Rossettini ha dato vita a D-Orbit,  piccolo rotore indipendente e intelligente collegato a un satellite che porta fuori dall’orbita terreste, in caso di malfunzionamento o di fine del ciclo di vita.

Infine, sul filone del problema legato all’inquinamento, è doveroso uno sguardo a Relicta, startup co-fondata da Andrea Farina all’interno del Contamination lab dell’Università di Sassari, che recupera gli scarti della lavorazione del pesce per ottenere un film plastico, trasparente e inodore per il packaging. Il risultato finale è un materiale compostabile, biodegradabile e solubile in acqua che fornisce al mercato alternative ecocompatibili per ridurre l’inquinamento ambientale, in particolare quello oceanico. 

 

 

L’Italia, esempio di innovazione in continua crescita e diffusa anche oltreoceano

 

 

Tante storie di innovazione e crescita che dimostrano come le startup italiane stiano non solo rispondendo alle sfide attuali ma anche plasmando il futuro del business globale, un’impresa alla volta. E anche all’estero l’Italia continua a far parlare di sé, conquistando grandi consensi grazie a progetti virtuosi che abbracciano tutti i settori economici e produttivi del Paese: nel corso dell’ultima edizione del CES di Las Vegas sono state 50 le idee innovative presentate, di cui 12 dedicate al tema della sostenibilità: leggi l’articolo .

 

 

 

Autrice: Francesca Rosati

Fonte: Italia Oggi I La Stampa

Credits foto copertina: Testalize.me via Unsplash

 


 

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