An event powered by
Cerca
Close this search box.

#ThrowbackMFR18 – Meet the Exhibitors: Green Tech Solution!

sperimentazione, network e innovazione: in  breve green tech solution! A QUALCHE MESE DI DISTANZA DA #MFR18 ECCO LA STARTUP VINCITRICE DEL PRESTIGIOSO MAKER OF MERIT!

 

Tra le protagoniste della passata edizione di Maker Faire Rome, Green Tech Solution è nata dall’idea di Emanuele Della Volpe, Ingegnere Aerospaziale con un forte interesse per le tematiche di innovazione tecnologica e automazione. L’approccio innovativo di questa start-up è stato oggetto di grandissimo interesse da parte del pubblico della Manifestazione ed è stato premiato con l’ambito Blue Ribbon: noi di Maker Faire Rome abbiamo deciso di saperne di più per capire meglio come “innovazione” e “flessibilità” siano armi vincenti!  

 

Green Tech Solution @ MFR18

 

D. Ciao Emanuele, piacere di rivederti! Come forse saprai, siamo sempre molto curiosi e non vediamo l’ora di approfondire un po’ di più la conoscenza di Green Tech Solution e di tutto il team. Rompiamo quindi subito il ghiaccio e… presentati! 

 

R. Ciao a tutti e ben ritrovati! Iniziamo subito col dire che Green Tech Solution nasce con l’obbiettivo di occuparsi di prototipazione e collaudo di unità navali, terrestri e aeree automatiche e autopilotate. Negli ultimi anni, il crescente interesse per l’Intelligenza Artificiale e le applicazioni di pilotaggio autonomo hanno spinto il Dipartimento di Scienze e Tecnologie di base dell’Università Parthenope, nel quale ho ricoperto il ruolo di assegnista di ricerca, verso lo studio di tecnologie Unmanned (cioè senza un pilota a bordo) per esplorare i nuovi potenziali relativi a possibili applicazioni. Da qui è nata una partnership con la nostra start-up, siglata con l’obbiettivo di condividere i risultati ottenuti nel corso degli anni, al fine di intraprendere così un percorso di collaborazione su questi temi.

La confidenza con le tecnologie innovative sfruttate in ambito aerospaziale ha permesso a tutti noi del team di effettuare valutazioni ampie ed approfondite sugli aspetti tecnologici innovativi dell’idea di automazione del monitoraggio. La conoscenza dei criteri di progettazione aeronautica, nonché della sensoristica avanzata per l’acquisizione di dati, e la familiarità con i concetti di impianti e sistemi sono stati strumenti fondamentali per pervenire a valutazioni tecniche sulla fattibilità tecnologica del progetto. A questo si aggiunge che in fase embrionale dell’idea, quindi a partire dal giugno 2015 numerosi e sistematici confronti sono stati effettuati con soggetti di competenze trasversali, da quelle accademiche a quelle imprenditoriali, per agevolare la crescita e lo sviluppo del progetto in conformità alle linee guida che tali soggetti con grandi esperienze consigliavano. Questo ha permesso di riprogrammare ciclicamente le attività sperimentali e di sviluppo in base al know-how acquisito, sempre più focalizzate rispetto all’obiettivo di impresa e di salvaguardia ambientale, così come espresso nei principi del Lean StartUp Method.

 

D. In che cosa consiste esattamente il vostro progetto?

R. L’idea innovativa riguarda una nuova concezione dell’utilizzo di tecnologie automatiche asservita alle necessità dell’essere umano per le applicazioni di salvaguardia ambientale, manutenzioni industriali, e ambiti di sicurezza. Data la crescente esigenza di processi efficienti, le tecnologie automatiche, nel loro senso più ampio, trovano sempre più spazio in tutti quegli ambiti in cui un’operazione viene effettuata in maniera sistematica e ripetitiva. Questo approccio, caratteristico dell’industria 4.0, integra alcune nuove tecnologie sensoristiche e di telecomunicazione nei processi produttivi, per migliorare le condizioni di lavoro, aumentare la produttività e, attraverso una maggiore conoscenza dello stato degli impianti, aumentare la qualità produttiva quindi l’efficienza dei processi. 

L’idea di start-up innovativa è connessa ad una naturale prosecuzione del percorso di studio e ricerca universitario che coinvolge tematiche Aerospaziali e di Automazione applicate ai numerosi ambiti della salvaguardia ambientale, della sicurezza territoriale e delle applicazioni industriali. La confidenza con le tecnologie innovative sfruttate in ambito aerospaziale e dell’automazione ha permesso a tutto il  team di effettuare valutazioni ampie ed approfondite sugli aspetti tecnologici innovativi dell’idea di automazione dei processi. La conoscenza dei criteri di progettazione aeronautica, della sensoristica avanzata per l’acquisizione di dati e la familiarità con i concetti di impianti di bordo sono stati gli strumenti fondamentali per lo sviluppo dei primi sistemi automatici a cui e seguita un approfondita campagna di sperimentazioni che ci ha portato oggi ad avere numerosi prototipi in grado di operare sui tre ambienti fondamentali Terra-Acqua-Aria sia in maniera individuale che collaborativa. La vision della start-up è quella di offrire soluzioni tecnologicamente innovative e rinnovabili seguendo i risultati provenienti da tutto il mondo sulle tecnologie, adattandoli a delle funzionalità specifiche grazie allo sviluppo ed alla programmazione di sistemi ingegneristici innovativi. La mission di Green Tech Solution è quella di sviluppare, produrre e vendere soluzioni tecnologicamente innovative rivolte all’ambito dei servizi ambientali territoriali ed industriali. Lo sviluppo di sistemi automatici, integrati con il contesto territoriale in cui operano sia esso aereo, marino o terrestre, in grado di riconoscere e classificare gli elementi caratteristici dell’area che stanno investigando, capaci in oltre di effettuare operazioni funzionali specifiche, è una valida risposta alle necessità di automazione che garantiscono elevata efficienza dei processi siano essi relativi alla salvaguardia ambientale che agli ambiti industriali e di sicurezza.

 

 

D. Quali sono i materiali, le tecnologie e le macchine utilizzate per realizzarlo?

R. L’idea alla base del piano di impresa è quella di creare know-how sull’integrazione dei sistemi mobili automatici nei processi aziendali e in tutti quegli ambiti, dove il loro utilizzo garantisce un miglioramento in termini di efficienza del processo. Noi crediamo che l’integrazione dei sistemi mobili automatici ed autopilotati con il tempo diventerà sempre più frequente e le applicazioni in cui tali sistemi daranno il loro contributo diventeranno sempre più numerose. In particolar modo le potenzialità di questi sistemi aumentano di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie sensoristiche e di navigazione sempre più prestazionali ed economicamente sostenibili. In tal senso ci siamo specializzati nell’individuazione dei nuovi scenari applicativi che possono essere raggiunti con l’automazione delle unità mobili autopilotate in diverse condizioni esecutive, sia mono-funzionali in cui hanno un’unica missione specifica da effettuare in maniera sistematica, che quelle di collaboratività su più ambienti in cui le unità autopilotate comunicano tra di loro scambiandosi le informazioni necessarie per il raggiungimento di uno obiettivo di missione che può variare in corso d’opera attraverso degli algoritmi di comunicazione real time e di intelligenza artificiale. Tutte le informazioni acquisite durante le missioni sono centralizzate in tempo reale in una stazione di controllo terrestre che consente a chi attiva queste unità di impostare i requisiti di una missione, di tenere costantemente sotto controllo le condizioni operative e di impartire ordini prioritari rispetto agli automatismi programmati.

Lo stato di sviluppo attuale si traduce dal punto di vista hardware nella realizzazione di diversi prototipi di navigazione automatica sperimentati in vari ambiti operativi (terra, aria, mare, fiume, lago, bacino artificiale) e per la parte software nella realizzazione di tools per la pianificazione automatica delle missioni, la gestione delle informazioni dei sensori e la gestione del controllo automatico di attuatori. Oltre a questo, una campagna di sperimentazione è stata già avviata per dimostrare le potenzialità di sistemi con più unità indipendenti che operano in real time e contemporaneamente così come possibile attraverso un’architettura Software Hardware IoT con la connessione in remoto degli oggetti automatici in configurazione collaborativa (comunicanti tra di loro).

 

D. Che cosa ha rappresentato per te partecipare alla VI Edizione di Maker Faire Rome – The European Edition?

R. Sicuramente la partecipazione a Maker Faire Rome è stato un importante momento di incontro con il mercato in cui abbiamo potuto verificare l’interessamento di una platea di estrazione trasversale sulle tematiche proposte di automazione ed intelligenza artificiale. In primis #MFR18  ha rappresentato un momento di divulgazione su alcuni risultati ottenuti dai percorsi di ricerca sull’Industry 4.0 ed Iot. Infatti la  Green Tech Solution ha presentato un sistema automatico progettato per l’ambiente terrestre (ROVER) equipaggiato con sensori per la situation awareness e software per missioni autonome.  L’utente è stato in grado di definire, programmare e memorizzare missioni terra con diverso grado di complessità eseguite automaticamente dal ROVER. I partecipanti al workshop hanno testato passo dopo passo l’intera procedura per eseguire una missione autonoma senza equipaggio nel rispetto delle norme di sicurezza. Abbiamo quindi avuto modo di sottolineare i vantaggi offerti da questo approccio in termini di possibilità di automazione per aumentare l’efficienza dei processi in diversi campi di applicazione. Attraverso il coinvolgimento degli spettatori nell’immaginare nuove e innovative applicazioni per missioni autonome quello di #MFR18  è stato anche un momento di apertura mentale in cui si è dato spazio alla creatività delle persone per immaginare nuove soluzioni avvolte anche futuristiche ma reali e tecnologicamente fattibili.

Infine, posso dire che è stata un’esperienza formativa, sia dal punto di vista organizzativo circa la gestione tecnica di uno stand, che dal punto di vista relazionale, poiché abbiamo messo alla prova le nostre capacità di coinvolgimento e di esposizione chiara, sintetica ed efficace. E’ stato, inoltre, particolarmente stimolante aver avuto la possibilità di conoscere ed apprezzare l’utilità delle molteplici applicazioni proposte ed alcune delle quali in procinto di realizzazione.

 

D. Hai avuto modo di interfacciarti con pubblico, makers e potenziali investitori?

R. Assolutamente sì! Durante tutto il periodo della fiera ci siamo interfacciati con un pubblico trasversale interessato da aspetti anche molto diversi tra loro ma che avevano un unico filo conduttore nell’approccio innovativo di automazione. In particolare, attraverso un questionario iconografico abbiamo potuto verificare in maniera statistica l’interessamento delle persone rispetto alle tecnologie di robotizzazione e automazione dei processi nella loro vita quotidiana nonché nella loro attività professionale. Abbiamo, inoltre, ampliato le nostre conoscenze su alcune tecnologie, attraverso l’incontro con i numerosi vicini di stand che proponevano con altrettanta passione e precisione l’iniziativa che portavano avanti. A tutto questo si aggiunge la creazione di contatti che  ha consentito di rafforzare il network di soggetti coinvolti nell’iniziativa di sviluppo delle tecnologie Green Tech Solution. Infine abbiamo trovato dei possibili partner con cui seguire delle linee di sviluppo congiunte, con l’obiettivo di realizzare un prodotto\servizio scalabile.

 

 

D. Attraverso Maker Faire Rome – The European Edition hai acquisito una visibilità internazionale: quali sono le tue aspettative a questo proposito?

R.Maker Faire Rome è stato per me un vero e proprio trampolino di lancio. Parte del mio lavoro è anche quello di creare reti relazionali e possibilità di crescita, attraverso il confronto ed il network di divulgazione e sensibilizzazione. Nello specifico ho avuto modo di conoscere alcuni soggetti interessati alla nostra tecnologia provenienti da paesi europei come la Germania e l’Inghilterra. Ciò che mi auguro, quindi, è che Green Tech Solution abbia l’opportunità  di interfacciarsi con nuove realtà anche internazionali per  mostrare come l’innovazione tecnologica come automazione dei processi sarà un asset fondamentale della vita di tutti i giorni relativamente agli numerosi ambiti di salvaguardia ambientale, manutenzioni industriali e sicurezza. In quanto evento internazionale quindi, attraverso Maker Faire Rome ho potuto guardare il mondo dell’innovazione da un punto di vista nuovo, entrando a contatto anche con le visioni di innovazione di soggetti di altri paesi europei.

 

D. Negli anni abbiamo potuto vedere con i nostri occhi che la voglia di fare è sempre più forte, anche tra i giovanissimi: quali consigli daresti a chi ha voglia di trasformare la propria idea in un progetto concreto e vivo sul mercato?

R. Il primo consiglio è assolutamente di validare le proprie ipotesi sull’esistenza del mercato, ovvero capire quelli  che sono i volumi reali di mercato, l’interessamento da parte dei soggetti pubblici e privati quindi soprattutto assicurarsi che ci siano persone disposte a pagare per quello che vogliamo realizzare. Fatto questo il consiglio fondamentale è quello di usare un approccio di sviluppo attraverso la realizzazione del Minimum Value Product. Esso è un prototipo caratterizzato dal minimo dispendio di risorse necessarie per realizzarlo e quindi per verificare ciò che si vuole dimostrare. Questo, fatto in maniera iterativa e migliorativa contente di affrontare lo sviluppo di una nuova tecnologia con un dispendio ridotto di risorse ed una profonda acquisizione di know-how.  Ciò che ritengo infatti sia un punto di forza dell’iniziativa imprenditoriale Green tech Solution è proprio il know-how solido e trasversale acquisito negli anni sulla “fast prototipation”.  Essa rappresenta un approccio innovativo alle sperimentazioni che prevede di avere tutte le risorse “In House” per realizzare nel minor tempo possibile un prototipo funzionale che consenta di  dimostrare la fattibilità di un’operazione, nel nostro caso automatica. Dimostrata la fattibilità della propria idea io credo sia fondamentale creare un network di stakeholders, individuando in base al settore i canali promozionali, e programmando delle operazioni specifiche di divulgazione anche attraverso la partecipazione ad eventi come Maker Faire Rome.  Questo è il metodo migliore a mio parere per venire a conoscenza di quali sono i canali giusti per acquisire fondi o più in generale per trovare dei finanziatori.

L’ultimo consiglio che mi sento di dare è legato all’intraprendenza personale. Nulla è regalato a questo mondo ed i risultati anche scientifici necessitano  spesso di essere accompagnati dalla giusta passione e coinvolgimento che contente di intuire quale sia il posto giusto in cui trovarsi per parlare della propria idea, la persona giusta da contattare, la domanda giusta da fare…..

 

 

D. Siamo assolutamente d’accordo su tutto. A questo punto, last but not least…cosa bolle in pentola? Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

R. In primo luogo, mi auguro di ampliare il Network per rendere più veloce la condivisione di opportunità e l’interazione tra gli stakeholders dei vari ambiti applicativi. Inoltre mi piacerebbe continuare a collaborare con enti di ricerca ed università in modo da accrescere il team di sviluppo anche attraverso il coinvolgimento di neo-laureati. Consolidare la collaborazione con le realtà scientifiche del territorio mi auguro che accelererà la realizzazione e lo sviluppo di progetti  che come fattore comune hanno l’innovazione tecnologica ma si diramano in numerose e diversificate aree di interesse, da quello della salvaguardia ambientale, alle manutenzioni industriali, alle applicazioni di sicurezza per i cittadini. Dal punto di vista squisitamente tecnico abbiamo programmato un ampliamento delle esperienze progettuali nell’ambito dell’automazione dell’esplorazione subacquea, della salvaguardia per gli incendi boschivi, nell’ambito delle flotte collaborative di unità mobili e dell’Intelligenza Artificiale.

In aggiunta, desidero ampliare la community Green Tech Solution con la quale condividere i risultati della start-up in termini di innovazione tecnologica e salvaguardia ambientale.

Infine, come vision per il futuro, lavoreremo per avere un ruolo nella riqualificazione del territorio. Il mio obiettivo è quello di proporre soluzioni di automazione dei processi che migliorerebbero la vita lavorativa e sociale delle persone attraverso il confronto con le istituzioni pubbliche e quei soggetti che anche attraverso azioni politiche possano approfittare delle tante opportunità che il progresso sta offrendo.


Grazie Emanuele, siamo certi che Green Tech Solution farà tantissima strada e siamo felici di aver contribuito al vostro successo con Maker Faire Rome. Noi, nel frattempo, continuiamo a seguirvi sui vostri canali social: Facebook, Linkedin e su Instagram con l’hashtag #greentechsolution.

A presto!