An event powered by
Cerca
Close this search box.

Un caffè senza il chicco: arriva la miscela fatta con ingredienti riciclati

Il nuovo caffè arriverà a breve sul mercato come alternativa sostenibile alle piantagioni minacciate dalla crisi climatica

 
Atomo Coffee di Seattle è riuscita a riprodurre le caratteristiche di un delizioso caffè con ingredienti “di seconda mano”, riciclati.
Nel suo laboratorio per la produzione di caffè, in realtà, di caffè non ce n’è.

Si trova a Seattle: è li che un team di ricercatori e scienziati ha analizzato i chicchi di caffè dal punto di vista chimico e ha individuato i composti da cui derivano colore, aroma e gusto della bevanda che ne viene estratta.

Il look e il gusto del caffè, senza il caffè

Ebbene, i composti da cui derivano colore, aroma e gusto del caffè estratto dai chicchi dell’omonima pianta sono presenti anche in altri elementi naturali. Così, dopo più di due anni di lavoro, i ricercatori sono riusciti a creare una “miscela molecolare” praticamente identica (o, almeno, cosi assicurano) al caffè: si utilizzano ingredienti riciclati, come gusci di semi di girasole e semi di anguria, che subiscono un processo ora brevettato, fino a riprodurre le tipiche caratteristiche del caffè, caffeina compresa, molto più simile al caffè autentico di quanto non siano le altre bevande attualmente in commercio (dal “caffè d’orzo” a quello alla cicoria, etc).

La ricerca, molto attenta agli aspetti organolettici, afferma si tratti di un caffè delizioso!

image: Atomo Coffee

Tra sostenibilità ambientale ed economia circolare

Sono molte le alternative al caffè già presenti sul mercato ma questa ricetta di Atomo Coffee è la prima ed unica che sembra riprodurre davvero fedelmente l’esperienza di degustazione che il vero caffè sa regalare. ll tutto, con uno slancio forte verso la sostenibilità e i principi di economia circolare: l’attenzione al recupero degli scarti, l’interesse alla tutela dell’ambiente naturale, la lotta alle conseguenze del cambiamento climatico sono tutti elementi che concorrono alla motivazione di Atomo Coffee di individuare una bevanda di alta qualità capace di “rimpiazzare” il caffè naturale – la cui coltivazione avviene prevalentemente in paesi complessi, in contesti ambientali a forte rischio, secondo filiere troppo spesso ancora non pienamente rispettose delle persone e delle risorse.

photo: Atomo Coffee
L’intenzione è di anticipare una tendenza.
L’industria del caffè, infatti, vale 100 miliardi di dollari, ma è una delle più vulnerabili rispetto al cambiamento climatico. Le piante da cui nascono i chicchi di Arabica prosperano in regioni fredde, con stagioni piovose e secche separate, che il riscaldamento globale sta cancellando.
Secondo un rapporto del 2019 del Royal Botanic Gardens di Kew, nel Regno Unito, l’Arabica – una delle varietà di caffè più apprezzate – perderà almeno il 50% del suo habitat nei prossimi settant’anni ma se i coltivatori sposteranno le piantagioni, alla ricerca di temperature più fresche e più adeguate alle coltivazioni, questo finirà con l’aumentare la deforestazione. Un circolo tutt’altro che virtuoso, insomma, che Atomo Coffee vuole impegnarsi a spezzare.
 
Presto sugli scaffali
Andy Kleitsch Jarret Stopforth, fondatori di Atomo Coffee, hanno annunciano che il loro prodotto arriverà sul mercato entro l’anno come bevanda pronta. Il primo prodotto che sarà lanciato sarà un caffè freddo in lattina. A breve, comunque, hanno in programma di espandersi al “caffè” macinato e a quello in chicchi, per assicurare ai consumatori un’esperienza il più possibile affine a quella alla quale sono abituati con il caffè “naturale”.
 
I fondatori di Atomo Coffee I photo: Atomo Coffee
 Il trend inarrestabile dei cibi a base vegetale
Dall’inizio della sua campagna di crowdfunding, nel 2019, Atomo Coffee ha già raggiungo finanziamenti che superano gli 11.5 mln di dollari.  
Tra i suoi finanziatori ci sono Horizons Ventures – che ha investito già anche in Impossible Foods, e S2G Ventures – il cui portafogli include Beyond Meat, cioè i nuovi colossi degli alimenti a base vegetale. 
 
Quello degli alimenti a base vegetale e sostenibili è un trend che hanno già cavalcato anche multinazionali come Nestlé, McDonald’s e Tyson Foods, che hanno già presentato o stanno sperimentando prodotti 100% vegani.
I cibi vegetali hanno già accumulato una quota di mercato importante, ma devono affrontare la sfida dei produttori tradizionali e qualche resistenza culturale.
Resta, infatti, che in molti paesi ci si confronta con una tradizione radicata e con abitudini molto diverse. Forse noi italiani faremo un po’ di fatica a lasciarci conquistare da una miscela a base di semi di anguria – ma abbiamo comunque ottime ragioni per provare, almeno!
 

Scopri di più sull’importanza del cibo e su come può aiutare le persone e l’ambiente su Buono! l’evento a cura di Maker Faire Rome che esplora l’innovazione nella produzione e nel consumo degli alimenti chiave della Dieta Mediterranea. Trovi tutti i video qui.

fonti: Greenme I Atomo Coffee I Green & Blue I Horizons Venture

foto di copertina: Atomo Coffee


Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera, si impegna da ben otto edizioni a rendere l’innovazione accessibile e fruibile con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, startup e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere il proprio business, in Italia e all’estero.

Seguici, iscriviti alla nostra newsletter:ti forniremo solo le informazioni giuste per approfondire i temi di tuo interesse