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Una delle meteoriti più rare al mondo è in Italia

  • Febbraio 16, 2024
  • Agenzia Spaziale Italiana, ASI, Astrofisica, extraterrestre, meteorite, Micrometeorite, mineralogia, quasicristalli, Spazio, Univerisità di Firenze, Università di Bari

Scoperta in Italia una micrometeorite tra le più rare del mondo: contiene un materiale “impossibile” 

La micrometeorite potrebbe fornire nuovi elementi per comprendere i meccanismi di formazione del sistema solare

 

Una nuova e importante scoperta nell’ambito delle scienze planetarie è stata messa a segno da un gruppo di ricerca tutto italiano. Si tratta del rinvenimento di una meteorite estremamente rara, in quanto contiene rarissime leghe metalliche di alluminio e rame e che presenta al suo interno materiali con una simmetria proibita, i “quasicristalli”.

La scoperta è descritta in un articolo pubblicato dalla rivista Communications Earth & Environment appartenente al gruppo editoriale di Nature.

La meteorite

Si tratta di una microsferula allungata, di circa 500 micrometri di diametro massimo, di colore grigio scuro e con porzioni visibili che mostrano la lucentezza metallica. Le analisi sono state effettuate in modo non distruttivo sul campione integro, mediante microtomografia a raggi X computerizzata, miscroscopia elettronica e diffrazione di retrodiffusione di elettroni.

I risultati indicano che la maggior parte delle porzioni metalliche corrispondono a leghe di alluminio e rame, disseminate in una matrice di vetro silicato contenente cristalli di olivina, di ferro e nichel, di solfuri di ferro-nichel e ossidi.

Foto e rendering volumetrico della micrometeorite I Foto: Agrosi et al 2024

Il ritrovamento si è rivelato immediatamente eccezionale: si tratta del terzo caso al mondo di materiale extraterrestre contenente leghe metalliche di questo tipo e il secondo rinvenimento di una micrometeorite contenente un “quasicristallo” di origine naturale, dopo il ritrovamento della meteorite di Khatyrka, avvenuto nel 2011, grazie ad una costosissima e avventurosa spedizione internazionale che si era spinta fino ai confini dell’estremo Oriente russo, in Chukotka, luogo del ritrovamento della meteorite che le ha dato il nome.

Un caso di “citizen science”

La scoperta fatta rappresenta un tipico caso di citizen science; infatti, la micrometeorite, avente la forma di una piccola sferula, è stata trovata sul Monte Gariglione in Calabria da un collezionista che, notando una strana e inusuale lucentezza metallica, ha deciso di spedirla agli studiosi dell’Università di Bari per indagare sulla natura di questo oggetto apparentemente inspiegabile.

Le analisi effettuate hanno prontamente messo in luce un’incredibile scoperta: la sferula era extraterrestre. La sua singolare lucentezza metallica, dovuta alla presenza di una lega metallica di rame e alluminio, conta rarissimi ritrovamenti precedenti. Gli studiosi sono rimasti impressionati nel constatare di avere tra le mani un elemento mai trovato in natura: un nuovo e rarissimo “quasicristallo” presente nella meteorite.

I “quasicristalli”

I quasicristalli” sono materiali in cui gli atomi sono disposti come in un mosaico, in modelli regolari ma che non si ripetono mai nello stesso modo, diversamente da quello che succede nei cristalli ordinari. Fu Dan Shechtman, poi premiato nel 2011 con un Nobel per le sue scoperte, a studiarne negli anni ’80 la struttura, che li rende preziosi anche per applicazioni in vari settori industriali.

Queste strutture hanno proprietà fisiche uniche, come una bassa conducibilità termica e una durezza insolita, che le rendono interessanti per diverse applicazioni, tra cui rivestimenti resistenti all’usura, catalizzatori e materiali per tecnologie avanzate.

Quindici anni fa il primo ritrovamento

Quindici anni fa si scoprì che il materiale esisteva anche in natura, quando fu scoperto dal team di Luca Bindi dell’Università di Firenze il primo quasicristallo in un campione appartenente alla meteorite Khatyrka. Il risultato rappresentò l’evidenza sperimentale che i quasicristalli si possono formare anche in natura, sotto opportune condizioni geologiche.

L’eccezionalità della nuova scoperta

La scoperta di oggi è decisamente eccezionale per il fatto che si tratta del secondo rinvenimento di una micrometeorite contenete quasicristalli, ma anche per il fatto che la piccola sferula è stata scoperta in Italia meridionale, a migliaia di chilometri dal primo ritrovamento.

“La scoperta – ha affermato Giuseppe Mastronuzzi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari, a capo del gruppo di ricerca italiano che studia la meteorite – è importantissima non solo per le scienze mineralogiche e planetarie ma anche per la fisica e la chimica dello stato solido; essa dimostra ancora una volta che i quasicristalli possono formarsi spontaneamente in natura e, soprattutto, rimanere stabili per tempi geologici”.

a) L’area luminosa corrisponde a stolperite l’area scura al quasicristallo nella micrometeorite FB-A1 del Monte Gariglione. b) Modello con tipica simmetria icosaedrica con assi 5, 3, 2. foto: Agrosì et al 2024

Il team di ricerca che la sta studiando

La strana meteorite è stata studiata da un gruppo di ricercatori dell’Università degli Studi di Bari (Giovanna Agrosì, Daniela Mele, Gioacchino Tempesta e Floriana Rizzo del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali), in collaborazione con l’Università di Firenze (Luca Bindi e Tiziano Catelani del Dipartimento di Scienze della Terra) e l’Agenzia Spaziale Italiana (Paola Manzari).

“Lo sviluppo delle Scienze Planetarie in Italia meridionale è un punto su cui abbiamo sempre creduto e questa scoperta dimostra come il contributo degli studi geologico-mineralogici siano essenziali per il progresso delle conoscenze sul nostro Sistema Solare”, afferma Giovanna Agrosì, docente di Mineralogia dell’Università di Bari e coordinatrice dello studio.

Un aiuto alla comprensione del sistema solare

“I risultati di questa ricerca – commenta Paola Manzari dell’Unità di Coordinamento Ricerca e Alta Formazione (UCR) del Centro Spaziale ASI di Matera – mostrano che esiste un universo ancora ignoto di fasi mineralogiche alla nanoscala nei materiali di origine extraterrestre, che riesce ancora a sorprenderci. La scoperta di questa lega anomala in una matrice condritica insieme alla presenza dei quasicristalli, apre nuovi scenari sulle origini del materiale originario da cui si è staccato il frammentino e fornisce nuovi elementi per comprendere i meccanismi di formazione del Sistema Solare”.

Dove vedere la meteorite

La preziosissima micrometeorite è attualmente custodita nel Museo di Scienze della Terra dell’Università di Bari, luogo nel quale si è in procinto di allestire una sezione dedicata a campioni extraterrestri.

fonte: ASI

immagine di copertina: ASI

autrice: Barbara Marcotulli


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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Maker Faire è sempre una grande opportunità per un’azienda come Arrow Electronics. Offre la possibilità di conoscere una vasta rete di professionisti del settore e appassionati del mondo delle tecnologie elettroniche. E’ anche occasione di business perchè abbiamo la possibilità di aiutare start up innovative con tutti i nostri servizi di engineering, convertendo un’idea brillante in un prodotto finito pronto per essere immerso sul mercato.

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Maker Faire Rome è stata l’inizio di tutto per TERRAVIONICS: è lì che ci siamo conosciuti tra co-founders ed è sempre lì che, in occasione dell’11° edizione del 2023, abbiamo volutamente ricercato e trovato altri membri che si sono aggiunti al nostro team. È uno dei pochi “luoghi” realmente “ideali” per confrontarsi, migliorarsi e… innescare le idee!

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Il potere del Maker Faire Rome. Anche per noi docenti Maker Faire è un momento di incontro, confronto e formazione. L’interazione con le realtà scolastiche di tutta Europa ci consente di avere un feedback costruttivo sulle nostre attività.

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L’innovazione è protagonista indiscussa di Maker Faire Rome e per questo è il nostro perfetto elemento. Il successo straordinario della nostra partecipazione è il frutto del suo essere un’esperienza ad ampio raggio, fatta di conoscenza e scoperta per il pubblico ma anche per gli espositori, che aiuta a focalizzare al meglio verso il proprio mercato di riferimento. 

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Maker Faire Rome ha sempre la capacità di stupire: creatività, tecnologia, innovazione e il prezioso contatto con persone curiose e avide di conoscere e toccare con mano nuovi prodotti e soluzioni.

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Maker Faire Rome for me is innovative and creative. Congratulations!

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Maker Faire Rome has always been one of my favorite shows. It brings makers, hobbyists and enthusiasts of all ages and genres together in one place. The ability to show the newest technology and the coolest STEM products is something that can’t be done to this caliber anywhere else. We at DigiKey are lucky to be a part of this great maker event.

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A very strong event of the year for every maker. A place that inspires and teaches me something new and gives me the opportunity to share my knowledge and experience with a huge number of people in one space. MFR helps develop my project through meeting new clients and makers. 

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Esperienza imperdibile per espositori e visitatori! Maker Faire Rome è un’esperienza da vivere come un viaggio nel mondo delle nuove idee e delle nuove tecnologie; dove grandi progetti di aziende, scuole e ricercatori permettono di immaginare quello che sarà il nostro futuro.

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What we already thought would be a fun trip turned out to be so much more: the love and enthusiasm of the exhibitors, attendees and Maker Faire Rome’s team for innovation, education, and general celebration of the maker movement was awe-inspiring. There is so much to see that a single year in attendance is not enough, so if you ever get the opportunity, head to this show, soak in the sea of inventions, and make some great friends along the way.

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Maker Faire Rome è la mia vetrina di innovazione e passione, un luogo dove il mio progetto “ANGELO” ha preso forma grazie alla condivisione di idee, feedback e connessioni con altri maker, permettendomi di portarlo avanti con successo.

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Da oltre 10 anni il futuro si costruisce qui! Evento unico nel suo genere, a livello internazionale. Da MFR si torna sempre a casa con qualcosa in più!

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Fabulous, l’aggettivo migliore per descrivere questa esperienza di tre anni con Maker Faire Rome. Avvicinare la tecnologia al grande pubblico attraverso i prototipi e la ricerca e i makers.

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Make to Care è nato nel 2016 proprio dalla collaborazione con Maker Faire Rome che da subito ha accolto con entusiasmo la nostra volontà di raccogliere idee che potessero migliorare il quotidiano di chi con coraggio affronta una qualche forma di disabilità. Idee che nascono fuori dai contesti classici dell’innovazione. Negli anni, insieme, abbiamo raccolto centinaia di progetti e prototipi, abbiamo dato voce a spunti davvero rivoluzionari, intercettando, mappando e alimentando l’ecosistema della Patient-driven-Innovation.

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Maker Faire Rome è un’esperienza straordinaria che arricchisce profondamente il significato della creatività e dell’innovazione. La visibilità ottenuta ha contribuito notevolmente a valorizzare i progetti degli studenti della nostra scuola, mettendo in luce il loro talento e impegno ed aggiungendo autenticità e riconoscimento al lavoro della scuola, evidenziando il nostro impegno nella formazione di menti creative e innovative. 

Paolo Cortese, Dirigente Scolastico dell’IIS G. Vallauri di Fossano (CN)

L’innovazione non è solo una questione tecnologica ma un cambiamento sociale e culturale. Maker Faire Rome rende l’innovazione accessibile e fruibile a tutti. Per questo Joule, la scuola di Eni per l’impresa crede fortemente nell’evento e partecipa ogni anno anche al suo hackathon, proponendo sfide diverse finalizzate a stimolare soluzioni insolite e innovative. Quello che auspichiamo con la nostra presenza è di alimentare un virtuoso scambio di idee, producendo un positivo effetto di “osmosi” in termini di sviluppo tecnologico e di mindset imprenditoriale.

Mattia Voltaggio, Head of Joule, la scuola di Eni per l’impresa

Un viaggio stimolante nell’ecosistema della trasformazione digitale. Maker Faire Rome concentra in tre giorni una panoramica delle tendenze emergenti e delle dinamiche che stanno guidando l’innovazione e la trasformazione digitale del Paese. Osservare la risposta dei visitatori alle proposte degli espositori è un’iniezione di ottimismo.

Niccolò De Carlo, CEO & Co-founder, Sensoworks

Come rappresentante Automotive per ST ho avuto l’occasione di presentare dei casi reali nell’ambito automobilistico, dove siamo presenti con i nostri prodotti: ho conosciuto i maker e gli appassionati di tecnologia che li usano, ma soprattutto ho avuto modo di consolidare e tessere nuovi rapporti e collaborazioni con le diverse Squadre Corse universitarie presenti, ed ingaggiare nuovi partner interessati al loro utilizzo. Un’esperienza di grande valore da ripetere.

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For me, Maker Faire Rome means a magical adventure that made me realize the true meaning of creativity and innovation. And, it helped me to gain a new perspective on my projects and creative journey, which pushed me in more innovative and bold directions.

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Participating in Maker Faire Rome 2023 was a rewarding experience for Team HULKs. Collaborating with fellow robotics enthusiasts and showcasing our soccer-playing robots allowed us to exchange ideas and explore the latest advancements in the field. Maker Faire serves as a valuable platform for us to share our passion for robotics and engage with a diverse community of makers. We look forward to future Maker Faire events as opportunities to continue learning and innovating in the realm of humanoid robotics. 

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Maker Faire Rome: a firing of minds and a launch of innovation.

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Maker Faire Rome is the most exciting and the biggest fair in the World.

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Quarta e consecutiva partecipazione, stimolante per gli studenti ed i docenti. Conferma della valenza delle scelte fatte dall’Istituto Pacinotti sulla via dell’innovazione e della sostenibilità, occasione per l’aggiornamento continuo della struttura innovativa della didattica.

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