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Zooming Fashion: a MFR2024 la moda come non l’hai mai vista

Zooming Fashion è il progetto che ti “immerge” nella moda

Una app, tanti archivi della moda: Zooming Fashion è il progetto che permette di scoprire la moda e tutto quello che c’è dietro. A Maker Faire Rome, dal 25 al 27 ottobre

 

La moda rappresenta un settore di grande valenza artistica e di consistente rilevanza economica, grazie all’opera di stilisti, atelier, sartorie, case di moda e di produzione di tessuti e accessori.

Il valore degli archivi storici della moda

Portare alla luce e valorizzare le fonti che documentano la storia ormai pluridecennale della moda italiana è un’operazione di inestimabile valore culturale e di grande valenza civile ed economica. Civile, perché la moda ha dato un rilevante contributo alla formazione dell’identità nazionale. Economica, perché gli archivi della moda – oltre ad essere una inesauribile fonte di ispirazione della creatività – conservano la memoria storica della moda italiana: un patrimonio unico e inimitabile, una miniera di idee a cui attingere per mantenere costantemente vivi quei valori di esclusività e autenticità che sono stati la chiave del successo del Made in Italy.

Per non parlare del valore “economico” degli archivi, sotto il profilo del business: in un settore in perenne evoluzione come quello della moda, e sotto la spinta degli ultimi cambiamenti imposti dal mercato, le aziende del settore hanno l’opportunità di fortificarsi attraverso un profondo ripensamento di se stesse. L’heritage aziendale – rappresentato proprio dagli archivi – può rivelarsi una vincente strategia per differenziarsi dai competitor, obiettivo con cui sempre più maison investono nella costituzione, digitalizzazione e valorizzazione del proprio archivio di moda, alla ricerca di storie per rilanciare un marchio, raccontandone l’identità e l’unicità.

Non è certo un caso che uno dei designer di maggior successo negli ultimi anni, Alessandro Michele, abbia pescato a mani basse dagli archivi di Gucci prima e di Valentino poi, per le collezioni a propria firma, che tanto successo hanno avuto di critica e di mercato.

Il ruolo della tecnologia per un’esperienza culturale di qualità 

Il valore aggiunto che la tecnologia è in grado di offrire alla fruizione dei beni culturali è oggetto da anni di un dibattito serrato e continua a generare una casistica ampia di studi e sperimentazioni. Negli ultimi anni, l’utilizzo della tecnologia ha cominciato ad orientarsi verso la creazione di esperienze sempre più immersive e di condivisione. Una diversa modalità di fruizione dei contenuti, ma anche proprio di ideazione degli stessi, che permette di offrire alternative nella fruizione di oggetti di valore culturale.

La moda non è immune a questo processo, anzi. La moda è un riflesso della nostra società in costante evoluzione, e uno dei catalizzatori principali di questo cambiamento è la tecnologia. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una profonda trasformazione nel modo in cui la moda viene creata, presentata e consumata: moda e tecnologia si intrecciano sempre più frequentemente, in ogni aspetto del processo, dalla creazione del prodotto moda al mercato. 

Ricorrere alla tecnologia, quindi, anche per recuperare la memoria della moda è sembrato un percorso naturale, come dimostra il progetto Zooming Fashion.

Zooming Fashion: la moda a Maker Faire Rome 2024

E sono proprio gli archivi, e le fonti, che documentano la storia della moda italiana, l’elemento caratterizzante e distintivo del progetto Zooming Fashion, voluto e realizzato dal Dipartimento SARAS di Sapienza Università di Roma. Il team di ricerca – composto da Romana Andò, professore associata di sociologia dei processi culturali, direttrice del Master di Fashion Studies di Sapienza e da Samuele Briatore, ricercatore in Sociologia dei Processi Culturali e docente di Sociologia della Moda  –  si è avvalso anche della  collaborazione con l’Archivio Balestra e dello studio creativo digitale Ultravioletto.

Zooming Fashion – che sarà presentato a Maker Faire Rome 2024 – è una app per la fruizione dell’abito nel museo di moda. Una app che nasconde – e apre – un mondo: è una finestra digitale che si apre sul vasto e variegato patrimonio della moda italiana, con un focus particolare su pezzi d’archivio di rilievo: in questo caso, gli abiti di Renato Balestra.

Una app, dicevamo, ma anche una piattaforma che si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione degli archivi e dei musei della moda; un progetto che mira a riportare alla luce collezioni e fondi sommersi e a collegarli tra loro per formare una rete culturale unica e multiforme.

Le caratteristiche dell’app “Zooming Fashion”

La app permette di scoprire cosa c’è dietro e intorno ad ogni abito, dal processo di ideazione al modello alla realizzazione, ma anche alla cultura del momento, alle capacità artigianali e creative, alla fruizione dell’abito stesso. 

  1. Zoom In: Dettagli e lavorazioni diventano protagonisti. Gli utenti possono scoprire ogni filo e tessuto, esplorando gli abiti fino alla loro struttura più intima.
  2. Zoom Out: Questa funzione offre una prospettiva più ampia sull’abito, illustrando non solo la sua storia e il processo di creazione ma anche il contesto socio-culturale e la biografia del designer, arricchiti da immagini d’archivio e aneddoti intriganti.
  3. Zoom Through: L’innovazione tecnologica consente agli utenti di provare virtualmente gli abiti, superando i confini fisici e temporali attraverso una fotografia digitale personalizzata.

I visitatori di Maker Faire Rome potranno provare Zooming Fashion in prima persona e soddisfare ogni curiosità sull’abito, lo stilista, il brand e tutto quanto ne ha influenzato creatività, capacità e successo.

Il progetto “Zooming Fashion” non si limita a offrire una nuova modalità di fruizione, ma sfida le convenzioni museali tradizionali sull’esposizione della moda, proponendo un approccio che compensa la mancanza di vitalità e la fisicità – movimento e tatto – che caratterizza gli oggetti esposti nei musei. La tecnologia digitale di Zooming Fashion diventa lo strumento per interagire attivamente con la storia e l’arte della moda, rendendo l’esperienza più coinvolgente e partecipativa.

Un progetto Sapienza Università di Roma

Zooming Fashion è un progetto del Dipartimento SARAS di Sapienza Università di Roma, in collaborazione con l’Archivio Balestra di Roma e lo studio digitale creativo Ultravioletto, sviluppato nell’ambito delle attività dell’area tematica del PNRR Fondazione Changes Spoke 2, dedicata ai musei e agli archivi di moda. Il coordinamento scientifico del progetto è della prof.ssa Romana Andò) 

L’obiettivo del dipartimento SARAS e della Fondazione Changes è far sì che Zooming Fashion diventi uno strumento diffuso tra i musei italiani, rendendo la moda più accessibile e comprensibile a un pubblico più ampio, e allo stesso tempo preservando l’integrità degli oggetti storici.

Vieni a conoscere e testare Zooming Fashion a Maker Faire Rome 2024, dal 25 al 27 ottobre al Gazometro Ostiense. I biglietti, solo online, sono già in vendita >> https://makerfairerome.eu/it/biglietti/

fonte: SARAS Sapienza Università di Roma

immagine di copertina: rendering dello spazio Zooming Fashion a MFR2024

autrice: Barbara Marcotulli


 

Maker Faire Rome – The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma, si impegna fin dalla sua prima edizione a rendere l’innovazione accessibile e fruibile, offrendo contenuti e informazioni in un blog sempre aggiornato e ricco di opportunità per curiosi, maker, PMI e aziende che vogliono arricchire le proprie conoscenze ed espandere la propria attività, in Italia e all’estero.

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