Agritech: da ENEA un sistema per selezionare le nocciole ‘buone’ grazie all’IA
Da ENEA, una tecnologia avanzata per selezionare le nocciole prima che entrino nella catena di lavorazione industriale
La coltivazione e la lavorazione delle nocciole è una delle eccellenze del settore agroalimentare italiano, che vede coinvolte nella sua filiera imprese delle più svariate dimensioni, dal piccolo coltivatore alla grande multinazionale.
Si tratta di un settore che richiede di trovare metodi sempre più efficienti per identificare i frutti avariati, che immessi in produzione possono rovinare la qualità di interi lotti di nocciole. Al momento, la procedura di selezione può essere automatizzata solo per frutti sgusciati, in caso contrario è disponibile solo tramite analisi visuale non automatizzata.
Nocciole: una ricchezza Made in Italy
Non solo la coltivazione dei noccioleti è uno dei nostri settori di eccellenza a livello mondiale, ma i produttori italiani
sono anche i più bravi a selezionare e tostare i frutti certificati e di qualità, in un mercato in continua crescita.
L’eccellenza italiana comincia dalla terra e passa anche attraverso tecniche innovative che coniugano produttività e sostenibilità. Qualche esempio? Dalle piante trappola per gli insetti dannosi, che riducono l’uso di pesticidi, a un uso razionale dell’acqua. È proprio grazie alle tecniche sempre più affinate che il noccioleto diventa produttivo già al terzo o quarto anno dall’impianto, giungendo a maturità al settimo anno, per durare decenni mediante potature finalizzate a ringiovanire la chioma.
La soluzione sviluppata da ENEA
E’ anche grazie a raffinate tecniche e tecnologie post-produzione che il nostro paese è in grado di competere con prodotti di alta qualità sui mercati internazionali.
Tra queste tecnologie, quelle che impattano sull’intera filiera e che sono in grado di assicurare proprio il mantenimento di quegli standard di qualità. Individuare i frutti ‘guasti’ in tempo utile a evitare che danneggino un’intera produzione è un’attività chiave, che ha bisogno di tutto il supporto che la tecnologia è in grado di offrire.
Terahertz e rivelatori
Il sistema sviluppato da ENEA per individuare i frutti ‘guasti’ e capaci di danneggiare un’intera filiera è composto da una sorgente Terahertz (THz) ( le stesse radiazioni presenti anche nei forni a micronde) a stato solido e da un rivelatore. Il sistema misura il contenuto di acqua nelle nocciole, parametro qualitativo ritenuto molto importante per la conservazione del prodotto dalle ditte che operano nel settore.
Di fatto, la radiazione elettromagnetica, a frequenze specifiche, è in grado di attraversare facilmente i materiali dielettrici, come il guscio della nocciola, e di rilevare la quantità di acqua all’interno del frutto. Misurando la trasparenza alla radiazione THz di una serie di nocciole, è stato possibile verificare che quelle avariate risultavano molto più trasparenti rispetto a quelle sane e questo anche quando da una analisi visiva esterna il frutto appariva perfettamente sano.
Questo sistema migliora il riconoscimento e permette di definire meglio la soglia di discriminazione tra campioni sani e avariati, sulla base dei requisiti forniti da chi dovrà poi utilizzare le nocciole.
Il ruolo della IA
La tecnologia è stata perfezionata con un sistema di intelligenza artificiale (IA), implementando una rete neurale su un gran numero di campioni.
“La coltivazione e la lavorazione delle nocciole è una delle eccellenze del settore agroalimentare italiano, che vede coinvolte nella sua filiera imprese delle più svariate dimensioni, dal piccolo coltivatore alla grande multinazionale sottolinea Manuel Greco, che sta svolgendo sull’argomento il dottorato di ricerca in una collaborazione tra Enea e Università di Roma, intervistato sul tema dall’Agenzia DIRE.
Il settore- aggiunge- richiede di trovare metodi sempre più efficienti per identificare i frutti avariati, che immessi in produzione possono rovinare la qualità di interi lotti di nocciole. Al momento, la procedura di selezione può essere automatizzata solo per frutti sgusciati, in caso contrario è disponibile solo tramite analisi visuale non automatizzata”.
Selezione a monte, e monitoraggio a valle
Oltre alle applicazioni per identificare i frutti guasti, la tecnologia sviluppata da ENEA può essere utilizzata per monitorare il ciclo completo di accrescimento del frutto, fino alla maturazione, tramite la misura del contenuto di acqua, ottenendo in tal modo informazioni utili alla sua ottimale conservazione dopo la raccolta.
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fonte: DIRE I ENEA
immagine di copertina: ENEA
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